ex e. crrccoTOT forse fabbricati nel luogo; mentre poi, nel seno stesso della regione, si va sempre più fissando — riflessa negli oggetti d’uso e perfino ne’ tipi delle abitazioni — una differenza quasi stratificata ne’ ceti della popolazione, con una tendenza rispettivamente conservatrice o innovatrice. Già, pel tempo più antico — premessa sempre l’insufficienza e la scarsezza del materiale — si poteva riscontrare un maggiore influsso dell’ambiente posto a sud del Tevere, anzicehè di quello settentrionale; influsso che nella seconda età del ferro andò crescendo col crescere delle infiltrazioni greche. Dopo i vasi di carattere myceneo e submyceneo, compariscono quelli che sono conosciuti come protocorinzi; una importazione progressivamente aumentata con le emigrazioni determinate dalle vicende politiche di Corintho e di cui si ha un’eco anche nella tradizione di Demando, fondatore a Caere della famiglia che indi dovea dare sovrani a’ Eomani. Al tempo stesso si riscontrano lavori in oro e poi in argento foggiati in parte su precedenti lavorazioni di metallo non nobili, in parte anche di notevole fattura. Tutte queste importazioni, che talvolta sono della provenienza piu lontana, avevano ora dato luogo ad industrie locali ora vi si erano innestate; e Praeneste, ad esempio, era divenuta un centro di lavorazioni in metallo, sopra tutto di cistae in vari" casi giunte sino a noi, di notevole importanza. Al tempo stesso la posizione centrale del Lazio con le sue uscite al mare, con l’adiacenza all’Appennino e a’ suoi contrafforti, ne aveva fatto un luogo di transito; specie quando l’inclemenza della stagione, la pirateria ed altri ostacoli del commercio marittimo, inducevano ad usare, parzialmente almeno, le vie terrestri, indispensabili d’altronde per rifornire le popolazioni dell’interno ! Manufatti provenienti dal bacino orientale del Mediterraneo, talvolta anche da’ punti più lontani, spesso non direttamente ma attraverso scali intermediari, giungevano nel Lazio mediante una navigazione di cabotaggio che talvolta contornava la Sicilia; indi, allorché Carthagynesi ed Etruschi potettero moltiplicare gli ostacoli, prese le vie del Jonio e dell’Adriatico. Le valli del Tevere, del Telino, del Tronto erano un tramite, specie pel commercio che veniva dal Tyrreno e dalla Campania, avendo per una notevole parte come punto di partenza le isole, dove affluivano le merci, da’ punti più lontani, come ad uno