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RICCARDO MAYR
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commoda per Amburgo sino alla foce dell’ Elba e al Baltico. Molte specie di merci erano regolarmente sbarcate a Imbecca e trasportate ad Amburgo per risparmiare cosi la via lunga e non sempre commoda attraverso il Sund. Ancor oggi vi sono articoli che percorrono la stessa scorciatoia-. il canale tra il mare del Nord e il Baltico semplificherà ancor più la cosa. Una congiunzione tra 1’ Elba inferiore e la Trave si aveva anche col canale di Stecknitz, che si è chiamato una seconda foce dell’Elba sboccante al Baltico. Per questa strada d’acqua, generalmente, Imbecca riceveva i prodotti delle sue regioni di rifornimento, per. es, il sale dalle saline di Lunenburg. La stessa città di Trave non era una vera città industriale. I suoi sforzi mettevano capo alla politica commerciale, il cui scopo era rendere la città, per quanto si potesse, mediatrice esclusiva tra il mare del Nord e il Baltico. La politica federale anseatica di Lubecca servi, spesso, solo di orpello alle sue tendenze locali.
     Zona d’influenza commerciale e fattorie della Hansa. — Le zone principali del commercio esterno della Hansa erano: l.° Inghilterra, 2.° Fiandra (insieme alla Francia del nord-ovest); 3.“ Norvegia, 4.“ Skania (insieme alla Danimarca), 5.° Gothland e Svezia, (i.0 Russia. Per il commercio con Londra, il comptoir londinese, il mercato dell’ acciaio ( steel-yard ), costituiva il punto centrale. In Fiandra, Bruges era la sede principale del commercio anseatico. Il traffico norvegese vi si concentrava ne’ comptoirs in Bergen. In Skania si trovavano i Vitten (luoghi di pesca). Wisby rimase, sino al secolo XV, un centro per lo scambio delle merci del Nord. Per il commercio russo serviva di centro N. Petershof in Nowgorod-grande.
     Comptoirs e corti. — I comptoirs e le corti della « Hansa » all’estero erano depositi fissi e locali per la trattazione degli affari, dove, sotto un rigoroso controllo, si conchiudevano vendite e compere, agenzie e luoghi di trattenimento, in cui il commerciante tedesco tra concittadini poteva vivere secondo gli usi e i costumi della patria. Estraterritoriale per sè stesso, godeva di privilegi di protezione e di favore, di cui i signori territoriali stranieri del XIII e XIV secolo non erano punto avari.
     Il diritto in formazione. — 11 commercio con 1’ estero mostrò anche la necessità della funzione di uno speciale diritto; ma i numerosi diritti locali non potettero tener testa alla posteriore recezione del diritto commerciale sud-europeo. Nelle fattorie [102] si svolse un rigoroso diritto concernente i rapporti con la gente adoperata ne’ servizi (Dienstreeht). Perciò che riguarda il diritto marittimo, quello dell’isola Oléron ebbe una grande diffusione. Esso costituisce anche un elemento del diritto marittimo (Waterrecht ) di Wisby del 1505, che vale come norma esclusiva.
       1.       Inghilterra. — In Inghilterra, i Tedeschi possedevano la loro stazione commerciale più antica, la Gildhalle de' Coloniati, a Londra. Accanto ad essi, a partire dal secolo XII, si ebbe anche una Hansa di Fiandra (fiamminga), una lega di 17 città, a cui presero parte, più tardi comuni della Francia settentrionale, per es., Parigi. I banchieri italiani, che erano presenti in Inghilterra o vi avevano rappresentanti, non costituivano nessuna unione del genere
     — Fusione delle singole gilde e stazioni. Quando, nel secolo XIII, Lubecca ed Amburgo ebbero ottenuto il permesso di avere una stazione propria e istituire una corporazione < gilde), cacciarono Colonia in seconda linea, determinarono la fusione delle società di mercanti tedeschi esistenti in Londra e in altre città ed ebbero il primo posto tra i commercianti « del-l’Impero di Alemannia » ovvero tra la « Gente dell’ Imperatore ». Dalla Gildhalle di Colonia si svolse il comptoir comune della Hansa, il Mercato dell’ acciaio, un esteso corpo di edifizii sulla sponda del Tamigi. Ivi, i Tedeschi vivevano sotto la sorveglianza di un consiglio annualmente e-