164 il metodo nella scienza economica che, di fronte alle ricerche sopra ricordate circa la natura di queste scienze, presenta certamente un interesse secondario, terminologico, ma che pur tuttavia non è senza una qualche importanza per la posizione di principio che hanno i problemi oggettivi che ne stanno alla hase. Lo sforzo di stabilire in modo soddisfacente la terminologia di una scienza, particolarmente rispetto alle sue principali categorie, e di mettere d'accordo la natura e la definizione di queste, ossia le cose ed i concetti nelle scienze, ci sembra sotto ogni riguardo altamente lodevole; infatti, una esatta terminologia evita non soltanto innumerevoli oscurità nella indagine e nella recezione delle conoscenze scientifiche, bensì forma anche un punto di orientamento per quei tanti enitori delle scienze (che l'esperienza anzi ci insegna esser la grande maggioranza) che in realtà badano piuttosto alle parole anziché alle cose. Il problema terminologico di cui ora ci occupiamo presenta inoltre delle difficoltà tutte particolari, le quali ci spiegano i molteplici e sin oggi sempre rinnovantisi tentativi di trasformare la terminologia dominante, relativa alla definizione della economia politica e delle sue parti (1), difficoltà la cui ragione ultima è invero da ricercarsi massimamente nel fatto che l'economia politica, secondo la concezione attuale, abbraccia scienze di natura affatto diversa, e pertanto il problema di definire in modo assolutamente preciso queste scienze presenta di per sè delle difficoltà formali non facilmente superabili. Qui sopratutto ci sembra meriti attenzione una questione, perchè tocca la natura stessa della economia politica e delle sue parti; la questione cioè se l'economia politica sia da noverarsi tra le scienze politiche o fra le scienze sociali, e noi non vorremmo evitare di affrontarla, perchè notoriamente essa è diventata di fondamentale importanza per questi tentativi cui ho accennato. Se la società, come vuole la massima parte di coloro che definiscono la economia politica una scienza sociale, è concepita in opposizione allo Stato, e non pertanto l'economia vien definita come economia sociale (économie sociale, ecc.), non si bada al fatto che la politica economica e la scienza delle finanze sono scienze pubbliche nel senso più stretto della parola; è sicuro pertanto che quella definizione è inadatta per quelle trattazioni della nostra scienza che appunto comprendono anche le altre parti sopra mentovate. Se d'altro canto si usa l'espressione ohe di preferenza adoperavano per l'economia politica i più antichi scrittori tedeschi (ancora Lötz, Hermann e lo stesso Roscher nei suoi primi scritti), vale a dire di « scienza economica dello Stato » (Staats-Wirthschaftslehre), si dà adito a molteplici obie- (1) Una rassegna di questi tentativi ci offre J. Kautz, Theorie und Geschichte der Nationalökonomie, I, pag. 285 e seg.; cfr. anche ibid., pag. 288 e seguenti.