.204 parte seconda - il volume del dividendo nazionale, ecc. § 5. Quanto si è detto delle difficoltà incontrate e dei raggiri immaginati per arrivare ad un controllo dei prezzi, suggerisce un problema di un certo interesse teorico. È abbastanza evidente cbe nei primi stadi del controllo, considerazioni pratiche suggeriscono di iniziare il controllo a partire dal produttore piuttosto che dal rivenditore al minuto, perchè i prezzi locali a cui si deve ricorrere per forza nelle tariffe al minuto, richiedono una conoscenza molto maggiore per riuscire equi. Si è visto, tuttavia, che con la maggior esperienza acquistata dalle autorità di controllo e colla maggiore possibilità di sorveglianza delle industrie, la tendenza fu di stabilire elenchi di prezzi dal produttore sino all'ultimo rivenditore. Così, infine, si stabilirono spesso prezzi massimi di vendita al minuto. Sorge il dubbio a questo riguardo se, una volta fatto ciò, vi sia ancora la necessità effettiva di continuare a controllare i prezzi anche negli stadi anteriori della produzione. La fissazione di prezzi massimi di vendita al minuto non eserciterà automaticamente una influenza sui prezzi all'ingrosso, facendo così cessare di per sè ogni forma di sopraprofitti? Questa opinione pare abbia guidato l'opera del controllore degli approvvigionamenti in qualche caso. Ad esempio, si regolò il prezzo delle barbabietole mediante un'ordinanza che ne impediva la vendita a più di 1/4 denari per libbra, e il prezzo del cioccolato e dolci mediante un'ordinanza che ne impediva la vendita a più di 3 denari e 2 denari per oncia rispettivamente. In generale, tuttavia, si ritenne miglior cosa mantenere una tariffa di prezzi anche all'origine, separata dai prezzi massimi di rivendita al minuto. In un regime di concorrenza pura la cosa non sarebbe stata a stretto rigore necessaria, poiché se i prezzi massimi al minuto fossero stati stabiliti correttamente, tutte le persone interessate alla vendita di quei prodotti sarebbero state costrette a stabibre prezzi che dessero loro il saggio ordinario di profitto. La limitazione artificiale dei prezzi di vendita al minuto avrebbe agito nel medesimo modo di una diminuzione nella domanda della merce da parte del pubblico, sufficiente a controbilanciarne la limitazione dell'offerta. Tuttavia, è probabile che in realtà questo adattamento non avrebbe potuto compiersi senza una certa misura di contrasti dovuti al fatto che alcuni dei commercianti colpiti avrebbe potuto essere in una posizione tale da esercitare una pressione quasi monopolistica contro i singoli negozianti o contro quelle altre persone quasi interamente dipendenti da essi. Quindi, una volta fissate le tariffe dei prezzi massimi per i primi stadi della produzione, sarebbe stato probabilmente errato il lasciarle cadere nella speranza che le tariffe di prezzi al minuto stabiliti in seguito, avrebbero potuto esse sole raggiungere gli scopi desiderati. § 6. Dobbiamo ora considerare il problema analitico che ci viene suggerito da questi espedienti bellici. Che cosa si può dire con esattezza del rapporto fra la regolamentazione dei prezzi che si cercò allora di raggiungere ed il volume del dividendo nazionale? Il gran commovimento della guerra aveva