Bibl. N. 200 - Scuola elem. di Riva di Sotto (Bergamo) - Offerta da Italo Gheza.
Bibl. N. 201 - Scuola elem. di Buffolari di S. Felice del Molise - In memoria del prof. Ugo Lombroso.
Bibl. N. 202 - Scuola elem. di Plesso Umber-tiano (Rovigo) - In memoria del prof. Ugo Lombroso.
Bibl. N. 203 - Scuola elem. di Pastina di Verbi-caro (Cosenza) - In memoria del prof. Ugo Lombroso.
Bibl. N. 204 - Scuola elem. di Mamojada (Nuoro) - In memoria del prof. Ugo Lombroso.
Bibl. N. 205 - Scuola elem. di Nicotera Plesso Purgatorio (Catanzaro) - In memoria del prof. Ugo Lombroso.
Bibl. N. 206 - Scuola elem. di Campofontana Selva di Prigno (Verona) - In memoria del prof. Ugo Lombroso.
Bibl. N. 207 - Oratorio di Mathi Canavese -Offerta da Laura Beria Revel, in memoria di Luisa Beria Caranti.
Bibl. N. 208 - Consegnata per collocazione alla signora Bertocchi.
Bibl. N. 209 - Consegnata per collocazione alla signora Bertocchi.
Bibl. N. 210 - Consegnata per collocazione alla signora Bertocchi.
A questo elenco bisogna aggiungere le nove bibliotechine spedite dalla Sezione Bibliotechine Rurali di Firenze ( vedi elenco, della signora Bianca Giselda Bartoli).
* Il segno di un asterisco indica che la Scuola ha già aumentato la Bibliotechina offerta dal Centro Studi col ricavato della vendita cartoline.
** Bue asterischi indicano che la Bibliotechina è stata formata col ricavo delle cartoline.
lime vicende alla Casa del Sole
Tutti gli alluvionati del Polesine sono partiti il 25 giugno appena terminati gli esami. Sono partiti tutti rivestiti di nuovo dalle scarpe al berretto e quel che è meglio inciviliti, dirozzati, educati nei sei mesi di soggiorno alla « Casa del Sole ». Sono arrivati selvaggi, litigiosi, scontrosi, indisciplinati. Erano poi ignoranti senza loro colpa. Venivano da scuole dove un'insegnante aveva una scolaresca di 50-60 bambini, di tre e qualche volta di quattro classi. Non sapevano, anche quelli che dicevano di aver frequentato la terza e la quarta elementare, la moltiplicazione e la divisione : leggevano appena sillabando. Si son dovuti prendere uno per uno (questo facevano la signorina de] doposcuola e la direttrice) e incominciar per ciascuno dall'abbici, dalla addizione e sottrazione ; insegnar la calligrafia, l'ortografia, le declinazioni dei verbi. Insomma batti e ribatti, con piccoli premi e incoraggiamenti e mai impazientirsi ha ino finito per seguire il programma, per stare attenti alle lezioni e sono stati tutti promossi meno due.
Ma cosa più importante sono diventati, come i nostri, educati e volonterosi : era un piacere la doccia, e mangiare senza far chiasso e ridomandar un secondo piatto di quella pasta asciutta che i primi giorni buttavan sotto la tavola. E hanno dimostrato con le espressioni più ingenue la loro riconoscenza. Al momento di partire ripetevano tutti : « Ma vogliam tornare a trovarvi. Ritorneremo ».
E noi con tutto il cuore auguriamo che la vita del loro paese dopo il disastro che l'ha devastato, ma ha attirato l'attenzione amica e solidale di tutta l'Italia (l'esempio della S.I.P. insegni!), possa riprendere vigorosa, sostanziata di aiuti e dar al Polesine le case, le strade, le scuole, gli insegnanti, i mezzi di lavoro e di trasporto di cui ha tanto bisogno...
Pellirosse verdi ecc.
Appena siamo arrivate alla u Casa del Sole » l'Emma Sacerdote ed io, i bambini sono accorsi tumultuanti: « Abbiamo costruito il villaggio dei Pellirosse. Vengano a vedere, Vabbiam costruito noi » e ci han trascinate a vederlo: molto ingegnoso davvero quel salgariano villaggio! Strappando dalla siepe di bosso dei rami robusti e fitti di foglie li hanno piantati solidamente in terra, lasciando un'apertura, li hanno riuniti e legati in cima e dentro hanno introdotto due mattoni su cui uno o due bambini possono comodamente sedersi. L'accampamento è formato da una diecina di queste capannuccie; una capannuccia più grande è della sentinella che vigila in piedi. Baranti ad ogni capannuccia son preparati gli stecchi per fare il fuoco.
« Signora, facciamo anche la rappresentazione dei pettirossi, noi! Vuol vederla? »
(( Ma chissà, quanto tempo ci vorrà per i preparativi... ».
« No, no, facciamo prestissimo, vedrà ».
Infatti non son passati neppur dieci minuti e un formidabile tam-tam, una cassa di petrolio tempestata di colpi, accompagnato da urla e canti selvaggi, ci chiama ad assistere allo spettacolo dei pettirossi... verdi, ma di un bellissimo effetto: intorno alla testa invece di penne di aquila, trattenute da un elastico, foglie verdi dritte. E virgulti di foglie verdi al collo e alla cintura e ai polsi e atte caviglie; la siepe ha fatto tutte le spese di questo travestimento! Di colorato non ci son che i fazzoletti su delle alte canne che i pettirossi verdi brandiscono e sventolano nei loro salti vorticosi: girano come trottole, saltano, strisciano, si minacciano, si affrontano, si schermiscono, cantano, urlano e infine si radunano in processione finale salutati dai nostri battimani e da quelli di tutti gli spettatori: bambini e personale !
Ah! davvero i ragazzi della « Casa del Sole » godono e apprezzano le condizioni in cui vivono un'infanzia gioconda e attiva! Si senton liberi e nello stesso tempo retti da una regola saggia. Possono inventar di essere pellirosse verdi, ma poi tante altre cose svariano le ore della loro giornata: il giardino e l'orto da liberar dalle erbacce insidiose, i pomodori da sfoltire, l'insalata da trapiantare, i viali da rastrellare, le aiuole da inaf-fiare e in premio — quando han ben lavorato sotto la guida di Paolo, il giardiniere —- con Paolo, proprio con lui, una partita alle bocce!
Dopo la colazione ci son due ore di siesta, si dorme o si può leggere i libri di una bibliotechina ben fornita! Dopo la merenda i pettirossi verdi diventano con gran gusto rilegatori. Un ex colono detta (( Casa del Sole » è venuto a insegnar come si fa a cucire i fogli, a incollarli e fissarli su una copertina di cartone. Tutti i volumi scolastici che erano in brossura sono già, ben rinforzati e potranno servire per l'anno prossimo, e ora anche i volumi della biblioteca saranno rilegati.