(G. De Ambrosio, C. Profumo, S. Scamuzzi, R, Sciarrone); - L'azione dello slato contro la mafia (G. Neppi Modona e un folto gruppo di magistrati e giuristi torinesi). COMITATO PER LA COSTITUZIONE stato costituito con personalità giuridica autonoma e sedi presso la Fondazione Gramsci e l'A.N.P.I. Comitato Provinciale di Torino l'Associazione "Comitato per la costituzione", con l'adesione di 40 associazioni e gruppi, che offrono alla città iniziative coordinate, rivolte alla formazione di un'opinione pubblica consapevole e informata su tematiche di rilievo costituzionale (dall'Articolo 3 dello Statuto) "Eselusa ogni finalità soggettiva dì lucro, l'Associazione persegue lo scopo di fare maturare e diffondere nella coscienza collettiva il comune patrimonio di civiltà e di democrazia, nato dall'antifascismo e dalla resistenza ed espresso dalla Costituzione della Repubblica Italiana. A tale fine, l'Associazione si propone, in particolare, di promuovere la conoscenza, la divulgazione e l'attuazione dei fondamentali valori civili, etici, politici e di solidarietà sociale della Costituzione, di potenziare e difendere il libero funzionamento degli organi costituzionali di garanzia e di controllo, di partecipare anche mediante l'elaborazione di proprie proposte al dibattito culturale e politico sulle riforme istituzionali". Alcune attività della Fondazione precedentemente citate vengono organizzate nell'ambito di tale Comitato. E' in preparazione altresì presso il Comitato il programma di una 'Scuola di formazione civile e politica', per iniziativa di un comitato scientifico formato da N. Tranfaglia (Direttore), A. Bagnasco, M. Bovero, B. Contini, G. Neppi Modona, F. Pizzetti, G. E. Rusconi e S. Scamuzzi. Esso offrirà nei mesi di marzo aprile e in autunno due cicli di lezioni, destinate in particolare ad operatori sociali, quadri politici e sindacali, insegnanti, professionisti, studenti. Tra i temi che verranno trattati: le istituzioni politiche, sociali ed economiche e il loro funzionamento, le dottrine politiche nella loro attualità, i principali problemi della democrazia e della società italiana, le tecniche di comunicazione e di gestione dei conflitti. COMITATO OLTRE IL RAZZISMO iunto al secondo anno di vita con W l'adesione di 73 associazioni, coordina oltre 30 attività formative e iniziative per le scuole e la città (sul razzismo e per la tolleranza), presentate in un Manifesto-Programma, a cura dì F. Scapìn e G. Torri, diffuso nelle scuole elementari e medie di Torino e Provincia dal Provveditorato agli Studi; - Viene distribuita nelle scuole per il secondo anno la mostra didattica "Uguali e diversi. Razze e razzismo, scienza e pregiudizio", a cura di A. Pannocchia, S. Treves, S. Losilo, A. Schiavon, G. Torri - Nel suo ambito la Fondazione organizza a giugno, insieme con il C.l.E. e il Gruppo Abele, un convegno sulle politiche culturali per una società multiculturale che vedrà la partecipazione di associazioni italiane e straniere e offrirà occasione di scambio di idee e strumenti agli operatori e al pubblico. Parteciperemo così alla Campagna della Commissione europea per l'uguaglianza e la diversità e alle giornate di 'Identità e differenza' dell'Assessorato alle Risorse Culturali della Città di Torino. - In autunno un corso di formazione per insegnanti, a cura di L. Ottolenghi, fornirà occasione di approfondimento con metodo interattivo dei problemi dell' educazione contro il pregiudizio, con la guida di un'equipe di psicologi e psicoanalistì. LA FONDAZIONE GRAMSCI E IL MONDO DEL LAVORO Convegno "Industria, lavoro, memoria" (7-8 novembre 1994): inìzio di una collaborazione tra archivisti del mondo del lavoro, della produzione e delle pubbliche amministrazioni. 0 1 convegno(cui hanno partecipato 120 archivisti ^y e storici di tutta Italia) si prefiggeva di mettere a confronto gli archivisti dei sindacati dei lavoratori, delle associazioni imprenditoriali e delle imprese in Italia e in Europa secondo due filoni tematici; il primo, "Gli archivi storici sindacali e imprenditoriali: natura, storia, riordino e inventariazione" (dal titolo della sezione che ha occupato l'intera giornata del 7 novembre), intendeva verificare le omogeneità e le differenze tra le tre tipologie archivistiche (fonti relativamente recenti) sulla base delle esperienze teoriche e pratiche effettivamente condotte presso i vari centri archivistici. I lavori della prima giornata sono stali introdotti da tre relazioni di sintesi sulla situazione italiana, una per ogni tipologia archivistica, tenute da Maurizio Magri, Oreste Bazzichi, Anna Cantaluppi e Mauro Pedemonte. Sono poi seguite le relazioni sulla situazione all'estero, tenute da Jaap Kloosterman (panoramica sull'Europa), Anna Christina Ulfsparre (il caso svedese, poco noto nel nostro paese), e su esperienze di centri di concentrazione per archivi del mondo del lavoro e della produzione, esposte da Armelle Desplanque (Centre des archives du monde du travail di Roubaix in Francia) e da Richard A. Storey (Modem Records Centre, presso l'Università di Warwick in Inghilterra). Interessanti sono stati anche gli interventi di Kiril Anderson sull'attuale situazione degli archivi in Russia e di Alexander Kraus sugli archivi sindacali in Grecia. Il secondo filone del convegno, discusso il giorno seguente, dal titolo "Archivi del mondo del lavoro: situazione, problemi aperti e prospettive", si prefiggeva di analizzare la situazione di stasi in cui oggi versano i tre tipi di archìvio, dopo i non trascurabili sviluppi avutisi nel decennio appena trascorso, con seri rischi dì dispersione di archivi e di riduzione delle attività fin qui attuate. 0 temi affrontati hanno ym riguardato la legislazione archivistica e gli interventi delle pubbliche amministrazioni (Stato e Regioni) nel settore, aspetti introdotti dalle relazioni di Irma Paola Tascini e Micaela Procaccia (Ufficio centrale per i beni archivistici del Ministero per i Beni culturali e ambientali), da Diego Robotti (Sovrintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta), da Marina Messina (Sovrintendenza della Lombardia, che non essendo riuscita a raggiungere Torino ha fatto pervenire la sua relazione via fax) e da Gabriella Serratrice (Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte). Sono poi state esposte le problematiche riguardanti la creazione dì reti informatiche per far comunicare fra loro archivi storici, operatori e fruitori; su questi aspetti hanno parlato Fabio Metitieri (Csi Piemonte) e Giovanni Bruno (progetto archivio storico elettronico Iri), con particolare riguardo all'uso della già esistente rete Internet. Il convegno è stato concluso da una tavola rotonda dal titolo "A rischi crescenti di dispersione degli archivi del mondo del lavoro, quali risposte 3