operative?" a cui hanno partecipato Nicola Tranfaglia (docente di Storia contemporanea presso l'Università di Torino, coordinatore della tavola rotonda). Guido Gentile (Sovrintendente archivistico per il Piemonte e la Valle d'Aosta), Alberto Vanelli (direttore del settore Beni e sistemi culturali. Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte), Ezio Ponte (direttore dell'Amma di Torino), Alessandro Lombardo (direttore dell'Archivio storico Ansaldo), Giovanni Avonto (segretario regionale della Fim- òsi Piemonte), Valerio Castronovo (docente di storia contemporanea presso l'Università di Torino), Duccio Bigazzi (direttore della rivista "Archivi e imprese"). Molto rilievo ha avuto il messaggio che questo convegno intendeva lanciare, un'avvenimento nuovo per il nostro paese: mettere in relazione fra di loro le tre tipologie archivistiche, e quindi i loro operatori (superando così steccati ideologici, che, pur rappresentando differenze oggettive, non devono impedire un dialogo culturale), per rispondere alle esigenze dei fruitori degli archivi economici i quali richiedono un miglioramento del servizio di informazione sulla loro presenza e consistenza e la possibilità di consultarli in modo integrato; conseguentemente, è auspicabile che i centri e gli operatori avviino rapporti e azioni comuni finalizzate alla salvaguardia e alla valorizzazione di questi archivi, espressione della multiforme realtà del mondo del lavoro e della produzione. ^^ pprofondito è stato il MJy dibattito sulla situazione e sulle politiche archivistiche, svolte talvolta in modo sporadico e casuale, da associazioni imprenditoriali e sindacali, dalle aziende (in misura maggiore dalle grandi imprese e decisamente meno da quelle piccole e medie, con gravi rischi di dispersione) e dalle pubbliche amministrazioni, spesso sollecitate a ciò dagli studiosi, a cui va il merito di aver posto per primi il problema della salvaguardia e della consultazione di queste fonti. Tali temi sono stati ben focalizzati dalla tavola rotonda, invitata a discutere un documento (predisposto dagli enti privati componenti il Comitato promotore del convegno) che individuava nella costituzione di centri locali per gli archivi del mondo del lavoro e della produzione (regionali e/o subregionali) un luogo di collaborazione tra pubblico e privato per analizzare le situazioni locali, proporre soluzioni e eventualmente predisporre interventi che necessitassero di più sinergie. Il documento in particolare proponeva di affrontare la questione con la massima considerazione per le singole realtà locali (non era esplicito nel documento, ma si intendeva parlare di decentramento e non di centralizzazione degli interventi), di rispetto delle competenze pubbliche in materia e delle realtà archivistiche già costituite e funzionanti, secondo uno spirito ampiamente democratico, elastico e pragmatico, necessario nel momento in cui si cerca la collaborazione tra più forze. ^ e linee di fondo del M documento sono state ^ pienamente accolte dai partecipanti alla tavola rotonda, in particolare la collaborazione finalizzata alla promozione di studi e servizi (rete informatica, normalizzazione delle descrizioni archivistiche, promozione di studi storici, consulenze per l'ordinamento e la gestione di archivi correnti e storici, ecc.), mentre più perplessità ha sollevato la proposta di concentrare in luoghi ben definiti di ogni singola realtà locale quegli archivi, siano essi di parte sindacale o imprenditoriale, bisognosi di ricovero perchè in pericolo o di spazi per il loro deposito, pur non essendo a rischio. Il Comitato promotore del convegno - Fondazione Istituto piemontese "A. Gramsci", Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, Anai nazionale e sua sezione Piemonte e Valle d'Aosta, Archivio di Stato di Torino, Sovrintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta, Centro archivio e documentazione Cgil Piemonte e Torino, Fondazione Nocentini-archivio storico Cisl Torino, Centro di documentazione Uil Torino, Fondazione Assi, rivista "Archivi e imprese" - ritenendo promettente il dibattito avviato e le sue convergenze, sta considerando la possibilità di proseguire l'attività con la costituzione di un gruppo di lavoro, aperto anche ad altri enti, che analizzi la situazione degli archivi del mondo del lavoro e della produzione in Piemonte, fornisca proposte e soprattutto attui i primi passi verso l'attuazione della rete informatica, non perdendo di vista obiettivi più ambiziosi. Le relazioni e gli interventi del convegno sono stati raccolti in un voluminoso Preprint che può essere richiesto alla Fondazione Istituto Gramsci. Responsabile scientifico del convegno è stata Renata Yedid Levi. SEMINARI SUL LAVORO E LO STATO SOCIALE ^ urante il 1994-95 si fM sono svolti e verranno gjjy organizzati incontri ■ sulle problematiche più attuali e future del lavoro e dello stato sociale: - Ciclo di tre seminari in collaborazione col C.I.E. sul lavoro flessibile nelle figure contrattuali atipiche (lavoro a termine, interinale, part time, ecc) proposte da recenti disegni di legge governativi e nelle politiche attive del lavoro e dell'imprenditoria giovanile, con esperti e operatori del settore tra cui B. Contini, A. Luciano, S. Raffone, T. Treu, A. Villani; - Seminari sulla partecipazione sindacale alla gestione della fabbrica integrata, con C. Annibaldi, L. Gallino, P. Marcenaro, B. Manghi, G. Neppi Modona; - Le già citate lezioni per insegnanti e studenti su Lavoro e Tecnologie tenute da L. Gallino; - Seminari sulla riforma delle pensioni, discussa da O. Castellino, B. Contini, L. Pennacchi (con l'Ires L. Morosini), sull' equità sanitaria e sulle questioni bioetiche con la partecipazione di esperti e operatori del settore, sull'offerta privata di beni pubblici. Le ricerche in corso - L'Ossen'atorio sul pregiudizio, diretto da F. Ferraresi, raccoglie ed elabora dati su episodi di razzismo e atteggiamenti dell'opinione pubblica mediante lo spoglio dei principali quotidiani italiani; - La ricerca sulle Riforme istituzionali, diretta da A. Di Giovine, esamina nella sua seconda fase i problemi e le proposte della riforma regionale e del federalismo: il già citato Sisifo 29 pubblicherà i risultati degli studi compiuti; - E' in preparazione l'edizione definitiva del catalogo di scritti editi e inediti del Fondo C. Napoleoni, con introduzione e a cura di G. Berta, R. Bellofiore, G. Vaccarino; - E' stato presentato a possibili finanziatori un progetto di Ossen'atorio sulle Relazioni Industriali in Piemonte, opera di I. Regalia. 4