— 86 —



Lo scopo viene proiettato dalla struttura, così come un cannone proietta la palla in una sola, Ira le tante direzioni possibili. Se consideriamo i cultori di una scienza, potremo dire che, a qualunque tempo essi appartengano, sono sempre concorrenti: Marshall, Edgeworth... sono concorrenti di Smith e di Ricardo. Mirano, per così dire, allo stesso bersaglio. Questo vale anche per i grandi conflitti etnico-economici. Devesi però avvertire che quanto è più grande il lasso di tempo considerato, tanto più per un certo riguardo diventa inconsapevole lo scopo; e tanto più, per un altro riguardo, esso si confonde con finalità biologica (o sociologica). Lo scopo può infine sussistere come mera entità logica, estrinseca o ad alcuni dei concorrenti o anche a tutti, localizzata quindi nella consapevolezza o nella funzione altrui, come vedremo trattando di esso (vedi Sez. Ili, pp, 193-6).
Titolo IL

        Si procede dal concetto di identità.

     28.      — Procediamo ora logicamente prendendo le mosse dal concetto di identità, che ci condurrà a definire la portata delle condizioni interne ed esterne che condizionano la gara.
Historismus in der deutschen Nationalökonomie, Wien, Holder, 1884) e da Schmolleb, Lesee, Ditzel, ece. Senonchè io nego che all’economia teorica basti la generica nozione di utilità. La teorica mengeriana è una fase di una più comprensiva teorica morfologica; senonchè questa è più difficile da costruirsi, e da questa difficoltà scaturisce la « confusione » che il Mengeb lamenta. Le vedute di questi economisti « confusionari ri sono certamente “ ristrette ma la veduta stessa del Mengeb è parziale, limitata e ristretta di fronte al vero compito dell’economia politica. Si tenga inoltre presente che non vi ha un dissidio fondamentale fra i termini utilità e direzione funzionale. Utilità è un termine molto generico. Sono utili le cose più dispa-ì ate che conducono gli organismi a mète diversissime. La direzione funzionale si presenta soggettivamente come l’utilità specifica di essa determinata direzione funzionale. Questa nozione di direzione include quella del grado gerarchico di utilità correlativamennte ai vari gradi d’individualità, già da me analizzati nella Vita della Ricchezza. Per questo la. morfologia economica non nega la teorica dell’equilibrio, costruita con o senza l’esplicita considerazione dei rapporti edonistici (vedi Parte i, Capo iv).