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fra imprese producenti al minimo costo, in guisa che ciascuna di esse produca una certa quantità corrispondente al limite dei costi decrescenti » (Barone, op. cit. ; p. 191).
     Ora dato un diagramma (1, b) ne consegue che la teorica del profitto nullo va rimaneggiata per intero (vedi Voi. I, pp. 42-52). Intatti se ci riferiamo ad imprese della stessa industria il diagramma dice che solo alcune possono avere dimensioni ...,L, M, N massime ; e sorgono i problemi da noi trattati (Voi. I, pp. 418-430) di ricercare perchè altre non lo possano. Se poi ci riferiamo a imprese di industrie diverse si ragiona analogamente.

     L’incremento (l,b) può determinare un incremento (l,a) all’intento di determinare un nuovo incremento (l,b). Inoltre l’incremento (l,b) differenzia (2, b) sempre più l’imprenditore (capitalista) dagli operai. L’incremento (l, b) determina pure l’incremento (2) e cioè quello demografico.

     92.     — III) Il diagramma (fìg. 14) vale se riferito ai massimi (l,c), supposta un’attitudine delle imprese o delle industrie a favorire o ad ostacolare il conseguimento di un optimum politico dello Stato (valutabile con la matematica del pensiero); e allora le imprese e le industrie più congrue attirano a sè la protezione dello Stato (e le collere dei liberisti), e quindi se ne deduce un riordinamento delle loro posizioni iniziali tale da dare una graduazione analoga alle precedenti.
     Quindi le imprese od industrie ....L, M. N sono le protette; le ....LI, F, G (intermedie) le non protette; le ....C, B, A quelle ostacolate (protezionismo negativo per esse e quindi positivo per altre).

     Per queste ultime c’è sempre un divieto totale o parziale di produrre: a) sia in quanto lo Stato le avoca a sè (p. es. monetazione; monopoli di Stato; ecc.); b) sia in quanto senz’altro le proibisca (p. es. bische; stampa immorale, ecc.); c) sia in quanto le ostacoli. Nel