Signorina Maria Tinaci, Domando scusa di non aver risposto prima alla vostra lettera. Sono contento di sapervi bene a Villa Gioia e la Croce Rossa Americana fa tutto quello che può per i bambini italiani per renderli confortevoli come se fossero a casa loro. Vi vogliamo bene e vogliamo avere per voi le migliori cure. Alando la vostra lettera alla mia figlia e nipote in America, perchè riceviate in risposta una lettera di là da una bambina della vostra età. Essendo scritta in inglese dovrete farla tradurre. Vostro Major I. Taylor. È bello e significativo mi pare, questo tratto di gentilezza, di premura di un Major che sta a capo della Croce Rossa Americana del Piemonte verso i suoi piccoli beneficati. Essi hanno espresso la loro riconoscenza, egli esprime loro la sua amicizia. Quest' articolo diventa lungo e io so che 10 spazio è prezioso, eppure ancor ho da comunicarvi la mia ideina. Poiché la gratitudine è un sentimento raro, civile, che onora chi lo prova come chi ne è l'oggetto, pensavo, leggendo le risposte del Major, ai bambiui, se non si potesse significare in qualche modo sensibile, apprezzabile alla Croce Rossa Americana che a Torino e in tutta l'Italia compie tanta opera di conforto e di altruismo, la nostra riconoscenza. Ho a Torino una quantità di amici, artisti, giovinette, Scuole che già mi hanno aiutata altra volta con grandissimo slancio e buon gusto: vorrei con l'aiuto di queste persone preparare qualche centinaio d'oggetti che non avessero altro valore intrinseco che quello della mano d'opera e dell'originalità artistica e offrirli in dono alla Croce Rossa Americana, perchè ne faccia laggiù a New Jork, in una sede della Croce Rossa in America, una vendita, una lotteria, quello che essa insomma crederà meglio. Su ognuno di questi oggetti si potrebbe appendere un cartellino col nome, cognome e indirizzo di chi l'ha eseguito ed offerto e una frase inglese che indicasse il significato del dono. Segno di omaggio e di gratitudine di cittadini torinesi che hanno sperimentato 11 beneficio e l'aiuto arrecato dalla Croce Rossa Americana alla loro città. Questa offerta spontanea e realistica, io credo riuscirebbe gradita agli Americani e non avrebbe nessuna pretesa — sappiamo benissimo che la Croce Rossa Americana è mille volte più ricca e potente di noi — ma non vuol dire che anche a un milionario un povero diavolo può offrire una bracciata di fiori e il milionario la gradisce come una attestazione della simpatia, della devozione suscitata dal benefizio ricevuto. Nello stesso tempo questa offerta, che si tradurrà laggiù in una Mostra-vendita potrà essere occasione a mostrare in qualche centro di laggiù, oltre il nostro animo grato, l'abilità, l'originalità, la finezza di tanti nostri artisti e scolaresche e lavoratrici. Uno dei vantaggi di questa guerra, in mezzo a tanti orrori, sarà quello che i Popoli Alleati — americani, inglesi, francesi, italiani si sono intimamente veduti e conosciuti. — L'America non conosceva di noi, che la nostra povera ignorante turba di emigrati, ora gli americani sono venuti e hanno veduto le nostre belle città, sperimentato i nostri buovi vini, buona cucina, la nostra vivacità d'intelligenza e la facilità di umore. Sarà un altro bene . eh' essi vedano, per esempio, come san lavorare con metodo, precisione, ingegnosità, buon gusto le ragazzine delle nostre Scuole, le giovinette, della borghesia : lavori a sbalzo in pelle, a margheritine, ricami, pizzi. Tutti quelli che vogliono aderire a questa iniziativa, aver informazioni, schiarimenti, consigli e anche modellli e materiale di la voro, possono rivolgersi a Paola Carrara-Lombroso, Corso Peschiera, N 10, telefono 82-51. I lavori o gli oggetti, di cui si farà una piccola Mostra nell'atto in cui verranno consegnati alla Croce Rossa Americana, dovranno essere portati a Villa Gioia (tram, n. 3, Tesoriera, penultima fermata). Dell'aiuto dei miei amici particolari sono sicura, ma vorrei che anche le persone ch'io non conosco personalmente e pure han potuto apprezzare l'opera della Croce Rossa Ameri cana si associassero a questa iniziativa. Ricordate la maledizione intercalare dei tedeschi (ora si morderanno la lingua!): <• Dio punisca l'Inghilterra ! » Noi possiamo ben inventare una benedizione e non stancarci mai di ripeterla e proclamarla : Dio premi l'America, perchè è l'America che III