— 183 —
                     1932    1933            1934              1935              
Giappone   101,0 % | 1 104,4 87,5 %  i 134.4 75,4 % '  ( 170,0 7i,5 %    ( 192,6 
                     1 105,5         1 117,6           ( 127,7           1 137,8 
Norvegia   109,7 % | I 88,3  101,7 % 1 93,2  94,4 % '  ( 102,5 99,8 % ■  ( 105,3 
                     1 96,9          1 94,8            ( 96,8            I 105,1 
Olanda ,   180,8 % | ( 45,9  155,6 % 1 55,2  154,3 % • 1 55,8  189,8 % - f 47,2  
                     1 83,0          ( 85,9            ( 86,1            I 89,6  
Polonia .. 151,2 % | [ 42,4  i37,9 % ( 46,6  129,4 % ' 1 55,4  120,4 %   ( 62,2  
                     l 64,1          t 64,3            1 7i,7            ( 79,9  
Kumania    80,6 % •  ( 100,9 107,2 % ( 104,1 107,8 % • ( 121,5     ?     ! !     
                     1 81,3          ( in,6            I 131.0                   
Svezia ... 140,0 % | [ 68,7  130,4 % 1 73,0  123,3 % ' ( 91,3      ?     ! !     
                     ! 96,2          1 95,2            1 112,5                   
U.R.S.S.   71.1 % ;  ( 214,6 68,7 %  1 237.1 64,6 %    1 287,8 58,4 % '  ( 350,4 
                     1 152,6         ( 162,9           ( 185,9           ( 204,7 
     La Rumania ed il Giappone rappresentano gli esempi più caratteristici della rapida industrializzazione di paesi agricoli. La Russia costituisce un po’ un caso a sè, per le note ragioni dovute all’esecuzione dei due piani quinquennali: ma, in linea generale, si può dire che la produzione di beni strumentali è stata continuamente incrementata, sia presa a sè stante, sia in confronto alla produzione dei beni di consumo, in tutti i paesi considerati.
                                                                                       Pietro Balbi.