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costi e ricavi, perchè il loro sviluppo trova più adatta sede nel corso di Tecnica. Infatti uno svolgimento adeguato dell'argomento richiede nozioni vaste e conoscenza di concetti elaborati da altre discipline, non ancora studiate dagli allievi del primo Corso Commerciale.
Non ci pare invece opportuno l'avere conservato in nota i Cenni pratici sulla cambiale e sull'assegno perchè pur non essendo questo un argomento di Computisteria, è voluto dal programma, e le ragioni addotte dall'Autore per lo svolgimento parallelo di tale argomento con quello dello Sconto, non ci persuadono.
Complessivamente il libro, nella nuova edizione, come già nella prima, è un ottimo testo, poiché sviluppa i vari argomenti prescritti dal programma, in modo adeguato richiamando l'attenzione dello studente sui punti fondamentali. Numerosi esercizi risolti e da risolvere completano il volume.
S. G. Grandi.
A. Renzi, Tecnica degli scambi con l'estero, 2.a edizione rifatta, Hoepii, Milano, 1937,
L. 28.
In questa seconda edizione l'autore si è posto per obbiettivo « l'attuale commercio estero tanto del regno quanto delle nuove regioni d'Africa »; mentre nella prima aveva avuto di mira le sanzioni e le controsanzioni. Con una esposizione chiara e precisa l'autore tratta dell'organizzazione corporativa degli scambi con l'estero, esaminando la struttura e il funzionamento del sottosegretariato per gli scambi e le valute e in particolare l'Istituto Nazionale per i cambi con l'estero (Istcambi) e l'Istituto Nazionale Fascista per il Commercio estero (I.C.E.). Spiega la necessità e le modalità dell'intervento dello Stato nel commercio estero.
Dopo aver trattato delle Dogane, delle quali espone le norme, le tariffe e i dazi nonché i particolari regimi dell'Importazione e dell'Esportazione, sviluppa gli argomenti delle valute, della loro cessione, e in particolare della funzione delle banche, specie in rapporto ai « conti loro » vecchi e nuovi.
Delle compensazioni private semplici e triangolari, con intervento delle banche non come intermediarie, ma delegate dell'I.C.E. per cui devono procedere all'autorizzazione definitiva della compensazione; e delle compensazioni generali o clearing, degli scambi bilanciati che si hanno quando la compensazione è fatta fra due governi, fa una notevole esposizione esaminando dettagliatamente la genesi, il funzionamento, i difetti, i vantaggi, le varie forme e i diversi impieghi nei varii paesi.
I capitoli sugli scambi e valute nell'Impero, nelle Colonie e nei possedimenti italiani e sull'allineamento della lira sono quelli che danno la nuova fisionomia a questa edizione.
La trattazione accurata, i moduli autentici, e una serie di esemplificazioni cronologiche complete, rendono l'opera ottima guida per la conoscenza di questa materia nuova e continuamente rinnovantesi.
Questo suo continuo evolversi rende difficile la formulazione di principi di Tecnica, e ulteriori elaborazioni saranno certamente necessarie prima di poter giungere a dare a detta materia, per la parte che avrà carattere permanente, una struttura organica, e dalle norme dettagliate risalire a direttive generali, a principi, come si è potuto fare per altre « tecniche ».
Mentre si riconosce il proficuo lavoro compiuto dal Renzi, ci si accomuna a lui nell'auspicare che altri lo seguano, poiché « il perfezionamento nasce dalla diffusione delle idee e della critica ».
S. G. Grandi.
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Alberto Giovannini, Fatti e principi nel mondo economico, Bologna, Nicola Zanichelli.
È una raccolta di studi pubblicati dal 1904 al 1926 quasi tutti nella rivista La Libertà Economica.
Nel primo decennio del ventesimo secolo la generale ammirazione degli istituti e delle dottrine tedesche, combattuta e confutata solo da pochi, aveva generato con l'imitazione di detti istituti e dottrine confusioni ed errori nella scienza economica.
Questi errori furono funesti per l'economia del paese la cui situazione, peggiorata durante la guerra anche per una politica economica sempre più empirica, fu aggravata nel dopoguerra per il passaggio dal periodo bellico al periodo post-bellico.