/£ MNTÁNÁHOd’Italia
                                 Sotto gli auspici del Ministero dell’Agricoltura
UN GRANDE CONCORSO PER ESPERTI E TECNICI
   Pubblichiamo le parti essenziali del bando del Concorso « Agricoltura Nuova » aggiungendovi, oltre a qualche sotto-tolo, un interessante brano del Ministro Rumor sugli scopi del Concorso stesso.
   L’Ente Autonomo per le Fiere Internazionali di Verona bandisce il Premio Giornalistico Nazionale « Agricoltura Nuova », istituito dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, con la collaborazione del Consiglio Nazionale delTEconomia e del Lavoro, della Cassa per il Mezzogiorno, del Comitato Nazionale per la Produttività, della Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti della Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana, della Federazione Nazionale dei Consorzi Agrari, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, della Federazione Nazionale
dei Dottori in Scienze Agrarie e della Federazione Nazionale dei Periti Agrari.
                                                                                                                               IL TEMA
   Il Premio, a carattere annuale, ha lo scopo di contribuire alla
conoscenza e divulgazione, nella opinione pubblica e tra le categorie interessate, dei problemi più attuali dell’agricoltura italiana.
   Per l’anno 1961, il tema del
concorso è il seguente:
   « LA CONFERENZA NAZIONALE DEL MONDO RURALE E DELL’AGRICOLTURA NEI SUOI RISULTATI E NELLE SUE PROSPETTIVE DT SVILUPPO ».
                                                                                                                               I PREMI
   IL PREMIO DI LIRE 5 MILIONI COMPRENDE LE SEGUENTI CATEGORIE.
   Per gli iscritti all’Albo Professionale dei Giornalisti :
    a)     Un premio di L. 1.000.000 da assegnare al giornalista, professionista o pubblicista, che —■ su quotidiani o periodici non specializzati a larga diffusione — abbia dato il più efficace contributo di divulgazione e di critica al tema del concorso.
    b)     Un premio di L. 500.000 da assegnare al giornalista, professionista o pubblicista che, attraverso inchieste nel mondo agricolo, abbia dato il più efficace contributo alla divulgazione dei problemi dell’agricoltura in relazione alle necessità e alle attese dei produttori.
    c)     Un premio di L. 500.000 da assegnare al giornalista, professionista o pubblicista, che abbia trattato il tema del concorso in riferimento all’agricoltura del Mezzogiorno e delle Isole.
   Per i resocontisti della Conferenza Nazionale del Mondo Rurale e dell’Agricoltura:
    d)  Un premio di L. 300.000
ed uno di L. 200.000 ai giornalisti, professionisti o pubblicisti, che abbiano redatto i migliori resoconti firmati de: lavori della Conferenza, sui quotidiani o periodici di larga diffusione nazionale.
   Per gli iscritti all’Associazione Nazionale della Stampa Agricola :
    e)     Un premio di L. 300.000 da assegnare al Socio corrispondente dell’Associazione Nazionale della Stampa Agricola, che — attraverso articoli o inchieste nei giornali e periodici di informazione o specializzati — si sia particolarmente segnalato nell’opera di divulgazione del tema del concorso.
    /) Un premio di L. 200.000 da assegnare al Socio corrispondente dell’Associazione Nazionale della Stampa Agricola, che abbia redatto il migliore resoconto
firmato dei lavori della Conferenza Nazionale del Mondo Rurale e delTAgricoltura, sulla stampa tecnica e specializzata.
   (« O.E.P. » rileva che i premi riservati agli iscritti all’Associazione Nazionale Stampa Agricola sono destinati ai soli « soci corrispondenti » in quanto i soci effettivi, quale iscritti all’Albo Professionale dei Giornalisti possono partecipare alle due categorie riservate ai giornalisti professionisti e pubblicisti).
   Per i giornalisti ed i registi della Radio-Televisione:
    g)  Un premio di L. 500.000
all’autore o al compilatore del miglior testo di trasmssione radiotelevisiva che — fuori delle rubriche specializzate per l’agricoltura — abbia illustrato gli aspetti ed i problemi della vita rurale.
   Per i Dottori in Scienze Agrarie e Forestali, per i Periti A-grari, per gli studiosi ed i cultori di problemi tecnici economici e. sociali dell’agricoltura.
    h)     Tre premi di L. 500.000 ciascuno da assegnarsi rispettivamente agli autori che abbiano illustrato con uno o più articoli, pubblicati anche su periodici tecnici specializzati, nell’ambito
dei tema del concorso, i seguenti specifici argomenti:
   1)  l’ambiente civile con particolare riguardo alla casa rurale ed ai servizi;
   2)  i rapporti ed : redditi di lavoro;
   3)  le industrie agrarie e la commercializzazione dei prodotti.
   I concorrenti a questa categoria del Premio, all’atto della presentazione dei lavori, dovranno specificare a quale delle tre sezioni di cui sopra intendono essere iscritti. I concorrenti non potranno partecipare a più di una sezione.
   MODALITÀ’ E TERMINI Gli articoli concorrenti al Premio dovranno essere firmati e pubblicati sulla stampa quotidiana o periodica italiana.
   I    singoli premi saranno assegnati da una Giuria nominata dal Ministro delTAgricoltura e delle Foreste. La Giuria prendere in esame gli articoli pubblicati e : servizi diffusi dal 1° aprile
1961 al 31 gennaio 1962.
   Gli articoli dovranno pervenire in 10 esemplari del giornale e del periodico in cui è avvenuta la pubblicazione alla Segreteria
del Premio « AGRICOLTURA NUOVA » — Via Tomacelli, 146 — Roma, entro e non olire il 15 febbraio 1962.
   II    testo delle trasmissioni radiofoniche in lingua italiana dovrà essere inviato in 10 copie,
una delle quali recante il visto della Stazione che l’ha messa in onda. Le copie del testo dovranno essere accompagnate dalla registrazione del programma su un nastro magnetico da 7 pollici e 1/2. I servizi televisivi, filmati
o registrati in vidigrafo in formato 16 min,, dovranno pervenire alla Segreteria del Premio entro il 15 febbraio 1962. Nel caso di
invio per posta la data valida per l’ammissione al concorso è quella del timbro postale di partenza.
    La partecipazione al Premio implica l’accettazione delle modalità del concorso da parte degli autori e degli editori.
    I premi sono indivisibili. La Giuria, a suo giudizio insindacabile, può non assegnare uno o più
premi di qualsiasi categoria. Lo ammontare dei premi non assegnati verrà accantonato per il Premio dell’anno successivo.
    La Giuria assegnerà, a suo giu-
dizio insindacabile, in giorno da stabilirsi, i premi, che saranno consegnati a Verona, nel marzo 1962 durante la 64“ edizione della Fiera Intemazionale della Agricoltura.
                                                                                                       GLI SCOPI
   « Questa iniziativa amplia gli schemi tradizionali dei concorsi giornalistici, che di consueto si rivolgono a temi di divulgazione tecnico-scientifica, i quali sono di regola limitati alla stampa specializzata. Il premio « Agricoltura Nuova » vuole sollecitare anche la collaborazione dei quotidiani di grande informazione e di tutti quegli altri mezzi di divulgazione che concorrono a formare la pubblica opinione ».
   « Rivolgo quindi un cordiale invito al giornalismo italiano a collaborare con la sua potente e diffusa capacità penetrativa non solo ad illuminare il mondo agricolo sugli sviluppi tecnico economici e sugli strumenti che li possono realizzare, non solo a dare un intelligente e cortese contributo alla conoscenza delle provvidenze e degli indirizzi generali dello Stato presso imprenditori e lavoratori agricoli, ma anche a porre costantemente nel giusto posto di rilievo i problemi della realtà e dell’economia agricola che rappresenta tanta e cosi viva parte della comunità sociale italiana .La stampa sa che le direttrici lungo le quali ci muoviamo sono delle costanti di ogni bene ordinata società democratica, nella quale ogni problemi si
inserisce in un quadro organico di sviluppo e di equità sociale. Esse mirano a potenziare le strutture tecniche e giuridiche della agricoltura, così da consolidarle nella certezza del diritto e da
adeguarle sempre più al progresso tecnico e a finalità economico sociali: a fare dell’agricoltura un ambito nel quale possa espandersi liberamente la dignità, la forza e la partecipazione attiva dell’operatore e del lavoratore agricolo alla vita della comunità cui appartiene; a inserire la nostra agricoltura nel più vasto spazio dell’economia agricola europea, respiro indispensabile in un mondo nel quale lo sviluppo produttivo richiede sempre più ampi mercati ».
                                                                                                    A Torino
                                                                                                 VACCINAZIONE
                                                                                                    GRATUITA
   La Giunta Provinciale dell’ultima seduta ha approvato la proposta deH’avv. Gianni Oberto, Assessore alla Montagna della Provincia, in merito alFintervento dell’Amministrazione Provinciale per la fornitura gratuita del vaccino antiepizootico e delle prestazioni veterinarie per le vaccinazioni ai bovini recati all’alpeggio.
   Anche per il 1961 quindi, Le spese per le vaccinazioni del bestiame che verrà portato all’alpeggio nelle zone montane regolarmente costituite in Consiglio di Valle verranno assunte a totale carico della Provincia sia per la fornitura del vaccino come per le prestazioni sanitarie.
   Per il prossimo anno l’Assessorato alla Montagna in accordo con gli Assessorati all’Agricoltura ed all’Igiene e Sanità, esaminerà la possibilità di estendere queste iacilitazioni anche alle zone di pianura della Provincia.
                                                                                                                                                                                            L’intervento deciso dalla Giunta viene a soddisfare le
numerose istanze degli allevatori della montagna, giustamente preoccupati della difesa sanitaria del patrimonio zootecnico.
15 Giugno 1961 • Pag.4
                                                                                         II
   Nota economica
ontanaro al mercato

1\T el mese di maggio, il ^ mercato agricolo ha registrati un favorevole andamento per i prodotti zoo. tecnici, mentre per quelli di origine vegetale ha presentato contrasti.
   Segnatamente per il frumento tenero, si è accer tuata, generalizzandosi in tutte le piazze, la discesa dei prezzi, con perdite di 5°/100 lire il quintale nei confronti delle quotazioni del mese precedente. Hanno influito a determinare questa tendenza gli approvvigionamenti dall’esteri, che assicurano la completa copertura del fabbisogno, e le previsioni meno pessimisti-che che si fanno sul prossimo raccolto, dopo il più favorevole decorso stagionale.
   Anche il mercato dei cereali minori è stato caratte. ridzato da scambi limitati e da prezzi tendenzialmente flessivi, specialmente per l’orzo e l’avena. Piu resistenti i prezzi del granoturco per il quale l’attività di scambio e stata discreta, alimentando l’industria dei mangimi composti per il pollame.
   Soddisfacente il mercato della patata, sia per il prodotto della decirsa campagna, la cui buona qualità ha consentito la facile conservazione, sia per il prodotto del nuovo raccolto, la cui offerta appare piuttosto limitata.
   Nel settore dei prodotti irtofrutticoli, l’andamento mercantile è stato prevalen, temente caratterizzato da una buona attivtà e danche i prezzi si sono mantenuti discreti dato che la disponibilità, malgrado abbon. danti, sono state collocate senza particolare difficoltà, mettendo con ciò in rilievo un sempre crescente aumento del consumo.
   Per le mele, in particola, re, sono state effettuate notevoli spedizioni verso la Germania e la Francia, il che ha alleggerito sensibilmente le scorte prezzo i
magazzini di conservazione. Le prospettive di rapido smaltimento sono favorevoli in quanto anche l’Austria ha riaperto le frontiere alla importazione di qualsiasi varietà di mele da tavola.
   Con l’inizio del mese si è aperta la nuova campagna delle frutta primaverili, fra-gole, ciliege e nespole; la esportazione di tali prodot. ti è avvenuto a ritmo normale, soprattutto per le fra. gole, particolarmente richieste dalla Svizzera e dalla Germania.
   Calmo il comparto della frutta secca, specialmente per le mandorle, scarsamen. te richieste in previsione di un’abbondante produzione.
   Il settore vinicolo risulta tuttora improntato alla pesantezza, in particolar modo per quanto riguarda i tipi comuni e di minore gradazione alcoolica. La richiesta da parte degli operatori è stata molto limitata e circoscritta a modesti quantitativi per l’immediato fabbisogno; ne è derivato un ulteriore indebolimento delle quotazioni; si può calcolare che nel giro degli ul. timi due mesi le diminuzioni abbiano raggiunto in media le 5° lire ad ettogra-do. Per i vini pregiati l’attività è stata invece discretamente soddisfacente ed i prezzi abbastanza fermi. I produttori attendono una ri-
presa mercantile nelle pros. sime settimane in concomitanza con il maggiore movimento turistico che interesserà tutto il Paese. Frattanto, la cacciata delle viti si presenta in genere soddisfacente e notevolmente migliorata, specie nelle regioni meridionali in seguito alle abbondanti precipitazioni.
                                                                                                                                                                                                Fra i prodotti zootecnici, il mercato del bestiame bo.
parto da allevamento e da vita: in modo particolare, i vitelli da allevo hanno registrato un limitato interesse essendi ormai quasi ovunque ultimata la stagio. naie rimonta delle stalle.
    Il settore suincolo, sia pure con oscillazioni nei due sensi, ha registrato un anda. mento prevalentemente favorevole di prezzi, causa la progressiva riduzione della offerta dovuta alle mortalità provocate dall’afta.
                   PREZZI DI MERCATO                      
CEREALI E SOTTOPRODOTTI DELLA LORO LAVORA-                
ZIONE, in lire per q.le:                                  
Bologna : .grano tenero fino                  6.900-7.000 
Foggia: avena                                 3.800-4.200 
Nuoro: orzo vestito                           5.500-6.000 
Siena : segale                                4.200-4.300 
Treviso : granoturco nostrano giallo          4.150-4.300 
Firenze : crusca di frumento                  2.900-3.000 
LEGUMI E PATATE, in lire per q.le:                        
I,’Aquila: fagioli bianchi comuni           15.000-16.000 
L’Aquila: lenticchia di montagna            18.000-19.000 
Teramo: ceci comuni cottoi                    7.800-8.200 
Teramo: fave secche da foraggio               7.200-7.400 
Teramo: patata comune                         3.900-4.100 
Alessandria: patata Bintjie, precoce          5.000-6.500 
FRUTTA FRESCA E SECCA, in lire per q.le:                  
Ferrara: mele abbondanza la qualità           6.000-9.000 
Avellino : nocciole tonde in guscio         ' 2.800-2.900 
Catania: mandorle sgusciate                   5.800-5.900 
Bari: mandorle sgusciate                      5.900-5.950 
PRDOTTI DELLA LAVORAZIONE DEL LATTE, in lire              
per chilo :                                               
L’Aquila: provolone produzione locale             400-600 
L’Aquila: formaggio pecorino stagionato       1.100-1.200 
Avellino: formaggio pecorino tipo esport          680-720 
Firenze : pecorino toscano secco                950-1.020 
Thiene: burro 1° affiorarci.                      710-730 
Vicenza: formaggio Asiago d’allievo               430-470 
Nuoro: formaggio pecorino «fiore sardo          » 850-900 
BESTIAME DA MACELLO, in lire per chilo   p.v.:            
Avellino: agnelli da latte                        400-440 
Avellino: pecore                                  210-250 
Perugia : agnelloni 1‘ qualità                    290-320 
Cremona: suini da kg. 80-100                      390-420 
Perugia : subii lattonzoli bianchi                430-490 
Perugia: suini grassi neri                        280-300 
Firenze : vitelloni 1“ qualità                    345-365 
Firenze: vitelli lattanti                         480-540 
Siena: vitelloni 1‘ qualità                       360-390 
L’Aquila: vacche di 1“ qualità                    250-260 
Chivasso: vitelli 1“ qualità                      430-500 
Chivasso : vacche 2“ qualità                      190-250 
MIELE, in lire per chilo :                                
L’Aquila : centrifugato                           500-520 
Avellino : centrifugato                           490-510 
Teramo : grezzo                                   170-190 
BESTIAME DA VITA, in lire per capo:                       
Treviso: vacche da frutto                 150.000-220.000 
Belluno: vitelli da latte                                 
                     (peso medio 60 kg.)    31.000-34.000 
            Udine: vacche da allevamento  180.000-200.000 
Nuoro: puledri                              70.000-80.000 
Nuoro : capre                                 6.000-7.000 
Lugo : cavalli da lavoro 1“ qualit à      200.000-220.000 
Foggia : asini                             50.000-160.000 
Chivasso: muli da lavoro                  180.000-230.000 
L’Aquila: pecore da vita                     8.000-13.000 
Reggio Calabria: pecore da vita               7.400-7.600 
Belluno: faggio tombante al me.             27.000-30.500 
Belluno: noce in tronchi al q.le              1.600-3.200 
PELLI GREZZE E LANA:                                      
L’AQUILA: lana sudicia, in lire per chilo 420-520         
 Teramo: lana saltata, in lire per chilo          730-770 
Teramo: pelli bovine salate, in lire ciascuna 260-280     
Nuoro: pelli lanute salate, in lire ciascuna 700-800      
LEGNAME DA LAVORO E DA COSTRUZIONE:                       
 Cremona: pioppo in piedi, canadense, al q.le 1.025-1.150 
 Cremona : pioppo in piedi, nostrano, al     q.le 750-850 
     Belluno: abete tombante al me.         31.000-34.500 
    Belluno: larice tombante al me.         30.000-34.000 
   Belluno: larice in tronchi al me.        18.000-23.000 
Belluno: pino silvestre in tronchi al me     8.000-10.000 
    Belluno: piante in piedi al me.         12.000-22.500 
vino da macello ha manifestato una maggiore attività di scambio e prezzi in netta ripresa. Il provvedimento sulle ulteriori limitazioni delle importazioni, nonché il migliorato andamento ve. delle abbondanti piogge cadute su quasi tutta la Pe^ nisola, sono stati i fattori principali che hanno determinato la nuova tendenza.
Calmo, invece, ed alquanto trascurato il com-
   Scambi discreti, con prezzi resistenti, si sono avuti anche per i capi da allievo, segnatamente per i lattonzoli.
   La congiuntura dei mercati caseari ha confermato un andamento discretamen. te attivo per il burro, calmo e tendenzialmente riflessivo per i formaggi. In particolare, il comparto burriera è stato interessato an. cora ad un buon volume di
scambi realizzati sulla base dei prezzi massimi dei precedenti listini, nonostante le abbondanti disponibilità in relazione all’incremento della produzione in tutte le provincie e particolarmente in quelle emiliane; in diverse piazze si è registrata una sensibile rivalutazione delle quote. Tale positivo andamento va in buona parte attribuito alla disposizio. ne governativa che ha fissato il prezzo minimo del burro, agli effetti del blocco delle importazioni, in lire 750 a kg. anche pre il periodo estivo, nonché alla annunciata messa a punto del. l’ammasso volontario.
    Gli scambi nel settore dei formaggi sono invece proseguiti su un fondo alquan. to debole e riflessivo, in seguito ad una offerta prevalente che non trova sempre adeguato assorbimento; ciò in particolare per il grana della produzione 1960. Su quote abbastankza sostenute è stato invece facilmente trattato il pecorino stagionato, mentre per quello fresco si è manifestata una tendenza leggermente flessiva. Normali le contrattazioni per l’Asiago, il Mon-tasio e la Fontina, mentre per il Gorogonzola e i tipi a pasta molle in genere la domanda va gradatamente riducendosi con l’avanzarsi della stagione calda, il che ha negativa ripercussione sui prezzi.
    Nel settore del legname da opera, ha predominato una buona tendenza mercantile.
    Nel Bolzanese i prezzi al. la produzione si sono mantenuti sempre sostenuti, spe. cialmente per la merce stagionata. Accentuata attività anche in Piemonte, dove la richiesta nel settore delle resinose è stata molto attiva, tanto che l’offerta non sempre è stata in grado di soddisfare. Gli affari sono stati pertanto conclusi sui massimi del listino con tendenza ad ulteriore aumento.
    Normali contrattazioni hanno caratterizzato il mer. cato in provincia di Udine, dove l’afflusso di operatori è stato sufficiente ed i prezzi sono risultati quasi invariati su fondo leggermente sostenuto.
    A Cremona, attività notevole per il legname di pioppo.
    Fra i prodotti di acquisto da parte degli agricoltori, si sono verificate alcune facilitazioni di prezzo per i concimi azotati. Ha proseguito il ribasso del fie. no, che ha perduto oltre 500 lire il q.le in alcune piazze. Oscillanti i prezzi della paglia.
    Debole la crusca di grano ed i sottoprodotti della lavorazione del riso. Al con. trario, i panelli e le farine d’estrazione sono stati contrattati più attivamente. Ad eccezione del panello di granoturco tutti gli altri tipi hanno realizzato discreti aumenti. Sostenute le fa-vette da foraggio, per le quali si prevede scarso raccolto, causa la siccità del periodo marzo-aprile.
                                                                                            Direttore
GIOVANNI GIRAUDÍ
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