legge in merito ai finanziamenti, e pertanto l'incertezza della copertura degli impegni. 1» Riprendendo i lavori nel pomeriggio il Presidente del Consorzio Forestale Centro Cadore, Cav. Giuseppe Da Rin Vidal ha sottolineato la necessità di maggiori aiuti alla montagna ai fini di un più razionale sfruttamento delle sue risorse. Dopo aver sollecitato un maggior impe gno da parte dei tecnici della montagna, ha chiesto la revisione dell’art. 34 della legge sul Piano Verde e una maggiore garanzia di stabi lità a favore dei tecnici dei Consorzi. Il Cav. Gaetano Polzotto, Presidente del Consorzio Forestale del Comelico e Sappada, ha sostenuto la necessità di rendere obbligatoria la costituzione dei Consorzi e l'istituzione di scuole agricolo-forestali di grado superiore. L’On. Coleselli ha assicurato i convegnisti che il tema dibattuto a Santo Stefano di Cadore è stato portato più volte all'attenzione del potere legislativo e lo sarà anche in futuro con una maggiore accen tuazione sul fattore autonomia dei Consorzi. Dopo aver sostenuto la necessità di una visione globale dei pro blemi della montagna, ivi incluso il delicato ed importante settore del turismo, l'Oratore ha ribadito l'urgenza della istituzione di apposite scuole forestali ad ogni livello accademico. Tale proposta del parla mentare ha incontrato, naturalmente, l’entusiasmo degli studenti dell’Università di Padova, i quali lo hanno ringraziato vivamente. Dopo un breve intervento del Cav. Giovanni Sartori, Presidente del Consorzio Forestale di Mei, che intrattiene il Convegno sulle col ture forestali e del Cav. Basilio Ghedina, Presidente dell'Azienda Spe ciale Boschi e Pascoli Ampezzani (ASCOBA) di Cortina, che invita l’UNCEM a chiedere un maggiore impegno finanziario da parte dello Stato per la manutenzione delle strade forestali e la regolamentazione della circolazione automobilistica in tali strade, ha preso la parola il Direttore tecnico del Consorzio Forestale Valle del Boite, Dott. Gio vanni Zanetti, il quale ha chiesto adeguati risarcimenti dei danni pro vocati dalle alluvioni e dalle massicce importazioni di legname dal l’estero. Successivamente sono saliti sulla pedana degli oratori: il Dott. Dal Vit — Ispettore compartimentale dell’Agricoltura del Veneto — il qua le ha rilevato il fattivo apporto dei Consorzi per il risanamento del bestiame, componente fondamentale dell’economia montana ed ha concluso auspicando un maggiore coordinamento fra i vari Enti che agiscono in montagna; il Dott. Famiglietti — dell’università di Padova — il quale ha rilevato la grande funzione igienico-ricreativa del turi smo in relazione alle aree boschive; il Geom. Grilli del Consorzio della Garfagnana che ha svolto una analisi critica in ordine alle provvidenze finanziarie a favore dei Consorzi e delle Aziende Speciali; il Comm. Bortolini, Presidente del Consorzio agordino e Sindaco di Agordo, il quale, dopo aver evidenziato l’insostituibile funzione turistica del bo sco, ha sostenuto la necessità degli insediamenti industriali in mon- 255 «