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collegamento con gli interventi per la ristrutturazione dell’econo­
mia agricola, con quelli per lo sviluppo delle attività turistiche,
con le azioni volte al miglioramento delle infrastrutture civili, con
la politica assistenziale e previdenziale, in modo che, valutate le
interrelazioni ricorrenti tra le citate componenti, ogni intervento
venga ad operare in modo armonico in vista di un effettivo mi­
glioramento dei redditi e delle condizioni di vita delle popola­
zioni montane ».

3) Per assicurare efficacia all’azione a favore delle zone mon­
tane, rivolta anche alla difesa e conservazione del suolo, si con­
sidera pregiudiziale l’esatta conoscenza dell’ambiente nei suoi
aspetti geologici, orografici, fisici, agronomici, demografici e socio­
economici ad evitare che si disperdano mezzi finanziari con ri­
sultati a volte addirittura dannosi.
4) Si ritiene conseguentemente urgente la necessità che la
Amministrazione dello Stato rediga la « Carta della montagna ita­
liana » quale mezzo più idoneo per delimitare « zone » aventi ca­
ratteristiche omogenee in cui gli interventi pubblici e privati, pre­
disposti a breve ed a lungo termine, offrano garanzia di successo.
Lo studio delle « zone » delimitate nella « Carta della monta­
gna italiana » dovrebbe essere urgentemente realizzato in sede di
programmazione regionale nel quadro dei criteri generali sopra
esposti al line di stabilire su dati concreti le varie possibilità e
convenienze degli interventi.

I

5) I criteri fondamentali, cui occorrerà ispirarsi, nella reda­
zione della « Carta » per una graduatoria delle « zone », anche al
fine di scaglionare nel tempo l'impiego delle disponibilità finan­
ziarie per la realizzazione dei piani di sviluppo, dovrebbero essere
i seguenti:
a) stabilità geologica del sottosuolo;
b) stato di erosione del terreno e degradazione strutturale;
c) grado di incidenza della « zona » ai fini della difesa idrica
e del miglioramento delle condizioni idrauliche della stessa zona
e dei terreni sottostanti di collina e di pianura;
d) suscettività di sviluppo economico settoriale e generale.

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6) Il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni
montane si ritiene fattore essenziale per la valorizzazione della
montagna essendo l’elemento umano alla base di tale valorizza­
zione.

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