il numero esiguo di alunni ha costretto le Autorità competenti alla chiusura di alcune scuole e il loro accentramento in scuole vicine anch'esse non molto popolate. Prescindendo dalle considerazioni rela tive al disagio dello spostamento di questi bambini con mezzi propri; si pone il problema in termini generali per l’intera popolazione sco lastica in quanto lo spopolamento montano tuttora in atto (e per con tenere il quale occorrono interventi concreti da parte dello Stato al fine di consentire un sufficiente reddito anche al lavoratore della montagna) sta creando problemi notevoli anche per il centrovalle sprovveduto a ricevere queste unità sparse ma cumulative che ne cessariamente devono riversarsi su di esso. Perciò, stante all’attuale situazione, è necessario preparare il centrovalle ad accogliere anche la popolazione scolastica dislocata, dal punto di vista edilizio e dei trasporti. È ovvio poi che debba funzionare anche un servizio di refezione a meno che si ritenga di adottare l’orario unico. In altre vallate invece, il forte movimento immigratorio soprat tutto dal meridione dovuto alla possibilità di lavoro in zona e oltre frontiera, ha creato un notevole aumento della popolazione scola stica con la conseguente necessità di ampliamento degli edifici sco lastici che è ora in parte risolta. Resta comunque ancora aperto il problema della refezione scolastica che per mancanza di fondi non è attuata mentre sarebbe molto utile in quanto la maggior parte degli alunni non è assistita dalle famiglie nell’intervallo del mezzogiorno essendo entrambi i genitori impegnati in attività lavorative fuori zona. Un altro problema importante ci sembra quello dell’assistenza medico-scolastica. Attualmente il servizio medico-scolastico, demandato in linea di massima all'ufficiale Sanitario, non funziona in modo sistematico o comunque non è tale da garantire una efficiente assistenza medica e un controllo periodico agli scolari. Gli Amministratori comunali di una vallata si sono resi conto della situazione e hanno pensato di affrontare il problema ritenendolo di notevole importanza e di necessaria soluzione. È comunque an cora in fase di studio e sarà esaminato in sede di Comunità montana in quanto non è pensabile, anche se sarebbe opportuno, che ogni comune riesca a risolverlo da solo per mancanza di disponibilità finanziarie. Possiamo anticipare in linea di massima, che per la rea lizzazione di tale iniziativa, saranno tenuti presenti alcuni elementi fondamentali, quali il reperimento di uno o più medici generici di sponibili in rapporto al totale della popolazione scolastica, la ste sura di un regolamento da approvare in sede di Consiglio, l’allesti mento e l’arredamento di un piccolo gabinetto medico possibilmente in ogni scuola, le modalità e il numero minimo indispensabile delle visite da effettuare, la stampa delle schede sanitarie relative ad ogni alunno. Si è pensato di utilizzare il medico generico in quanto un’équipe medica comporterebbe una spesa superiore alle disponibilità in quan- 151