dalle Pubbliche amministrazioni ed anche dai privati, specificatamente nel settore agro-silvo-pastoralc.
Nel 1968 l’Ente ha preso un’interessante iniziativa nel settore
agricolo e più propriamente zootecnico. E’ noto che l’attività
agricola della zona ha subito impressionanti flessioni nell’ultimo
decennio; e se dal punto di vista economico-sociale non si sono re­
gistrati gravi squilibri in quanto le forze del lavoro sono state
assorbite da altre attività, restano ben evidenti le conseguenze
connesse con l’abbandono dei terreni agrari e le gravi ripercus­
sioni nel settore idrogeologico estetico e anche finanziario. Le ver­
di vallate stanno progressivamente trasformandosi in sterpaglie.
Al fine di ricercare cd attuare ogni possibile soluzione per ri­
portare a coltura almeno le zone di fondovalle, il Consorzio Fore­
stale ha preso l’iniziativa, d’intesa con gli altri enti analoghi del
Cadore intero, l’intervento dell’Ente Nazionale per le Tre Venezie
cui sono stati demandati dallo Stato anche i compiti propri di
Ente di sviluppo in agricoltura. A detto Ente è stata inoltrata do­
manda affinchè venga redatto e presentato uno studio approfon­
dito di tutti gli aspetti del problema con l’indicazione precisa delle
caratteristiche di eventuali strutture agricole attuabili nella zona
e che possano inserirsi validamente nella economia agricola del
Mec. In un secondo tempo, l’Ente delle Tre Venezie avrà la possi­
bilità di intervenire direttamente anche per stabilire modi e tempi
nella realizzazione pratica di intervento. Si è ritenuto opportuno
ricorrere all’Ente Tre Venezie, poiché esso nella veste di Ente di
sviluppo, rappresenta l’organismo più idoneo per formulare i
programmi richiesti su basi sicure, con la garanzia che non saran­
no ripetuti quegli insuccessi che hanno concluso talune iniziative
nel campo zootecnico in Cadore. La richiesta è stata accolta e
l’Ente Tre Venezie ha iniziato, pur con una certa lentezza, i rilievi
necessari in collaborazione con i tecnici dei consorzi ed i funzio­
nari dello Stato che hanno appoggiato l’iniziativa.
Un’altra interessante azione sul piano organizzativo di vallata
è stata intrapresa dal Consorzio Forestale: la costituzione del Con­
siglio di Valle o Comunità Montana per la Valle del Boite, ai sensi
dell’articolo 13 del D.P.R. 10 giugno 1955, n. 987.
Come è noto, la Commissione Censuaria Provinciale ha sta­
bilito che il Consiglio di Valle per la Valboite comprenda i Co­
muni di Cortina, San Vito, Borea, Vodo, Valle e Cibiana.
Dal 1957 numerose sono state le riunioni tra le pubbliche am­
ministrazioni per pervenire ad un risultato, ma vari motivi hanno
impedito di concretizzare la proposta. Il Consorzio Forestale, tra­
mite il suo vicepresidente dott. Gianni Belli, ha recentemente ri­
preso le trattative e dopo alcune riunioni è stato ottenuto il parere

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