animale e vegetale), perché il rendimento lordo ed il reddito si
abbasserebbero di più che la somma risparmiata.
Le spese elevate per ettaro, sostenute per i mezzi di produzio­
ne, sono alla base del successo delle piccole aziende e spiegano
perché in montagna dove vi sono un po’ di terreni disponibili si
produce latte migliore e non nelle aziende agricole che possiedono
dei terreni estesi.
Delle economie sono possibili allorché si tratta di fabbricati,
macchine e strumenti, purché il montanaro si decida a collaborare
con le altre aziende.
Per ciò che concerne, infine, l'accrescimento dei redditi attra­
verso i prezzi non vi è — se si vuole prendere in considerazione le
esperienze fatte in Austria fino ad oggi — molto da sperare.
Mentre nell’industria, nel commercio, nell'artigianato i salari ed
i trattamenti aumentano in modo continuo, gli agricoltori quanto
ai loro redditi, sono alla mercè dello Stato e della politica. I
prezzi alla produzione sono sottoposti al suo controllo e a quello
dei consumatori, di modo che l’aumento dei prezzi, anche di quelli
relativi a prodotti che hanno un mercato di vendita (carne di
bue e vitello), è tenuto entro limiti assai ristretti. Se i prezzi del
1958 sono uguali a 100, la media dell'indice dei mezzi agricoli di
produzione, alla primavera del 1971, è salita a 179, mentre quella
dei prodotti non arriva che a 132, cioè che il potere di acquisto dei
prodotti agricoli è diminuito, nel corso di 13 anni, del 35,6 °/o,
ossia del 2,74 % per anno. Facendo un confronto con i prezzi del
1958, il nitro ammoniacale è aumentato del 33 %, le scorie di defo­
sforazione del 48 %, la soia grossolanamente macinata del 39 °/o,
la farina di pesce del 46 %, i trattori del 50 %, i costi delle mac­
chine del 70 °/o & quelli delle costruzioni nuove del 97 %. Alle spese
necessarie, sostenute per gli animali condotti in alta montagna,
appartengono le spese veterinarie e la mano d’opera salariata,
che sono più che triplicate. Il potere di acquisto del latte — per
quanto riguarda i mezzi di esercizio ed il lavoro salariato — si
è abbassato in modo particolare, non avendo raggiunto che un
indice di 122. Il ventaglio dei prezzi agricoli si è aperto anche in
Svizzera, ma dal 1958 al 1970 del 19,5 °/o solamente, ossia del1'1,48 % per anno, perché in conseguenza del rialzo generale dei
prezzi si sono aumentati anche i prezzi dei prodotti agricoli.
Nessun Paese accorda altrettanta importanza alla politica dei
prezzi per la formazione dei redditi di lavoro agricolo come la
Svizzera.
Bisogna riconoscere che tali condizioni pongono agli agri­
coltori dei problemi di adattamento insolubili ed atti a ridurre
355