Comunità possono riconoscersi potestà che sono la estrinseca­
zione dell’autonomia; in altre parole è la Comunità un Ente
autonomo?
Invero dichiarare — come può leggersi nella relazione che ac­
compagna il progetto di legge nazionale — che le comunità sono
Enti di programmazione di base ed in tale concetto esaurire tutte
le funzioni delle Comunità non soddisfa.
Non soddisfa perché, in effetti, alla Comunità è affidato anche
il compito di eseguire il « suo » piano economico-sociale, con tutte
le implicazioni che ne derivano (es. gestione del patrimonio che
verrà a costituirsi) e non soddisfa perché la Comunità può « as­
sumere » funzioni proprie degli Enti che la costituiscono, quando
sia dagli stessi delegata a svolgerle ».
A parte l'interesse che può suscitare l’approfondire un tale
tipo di delega, quello che forse va chiarito è se la Comunità per
esercitare le funzioni che è chiamata a svolgere, ivi comprese quel­
le delegate dai comuni, debba essere anche titolare di potestà, che
fino ad oggi appaiono attribuite solo agli Enti Territoriali Locali
tradizionali, le Regioni, le Province ed i Comuni, salvo che alla
Comunità Montana non si voglia riconoscere un potere di coordi­
namento e di indirizzo rivolto ai Comuni partecipanti.
Quale che sia la soluzione, sembrerebbe in ogni caso urgente
che il problema venga esaminato e risolto, non fosse che per sod­
disfare la necessità che le Comunità inizino il loro lavoro nella
certezza dei diritti e nella consapevolezza delle loro competenze.

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