situazione — ha detto Bucci — il
tasso di inflazione diventa un “da­
to”. La vita degli Enti locali è
sempre più dominata da elementi
esterni che giungono a noi come
dati indipendenti dalla volontà e
dal comportamento degli enti e
della popolazione ». Bucci ha det­
to quindi di non aspettarsi gran­
ché dall’apertura generalizzata
del credito poiché — a suo avvi­
so — le necessità degli enti sono
tali e tante e la situazione del
mercato finanziario è così scorag­
giante, che è difficile che il mer­
cato possa fronteggiare tutte le
richieste potenziali: mentre gli
enti chiedono capitali a lunga sca­
denza (per opere pubbliche e per
i disavanzi) il mercato dispone
per lo più di « moneta calda » a
breve.
Circa le iniziative del Ministero
degli Interni e le posizioni del Mi­
nistero delle Finanze, ancorato —
ha osservato Bucci — al « fondo
di risanamento », l’assessore di
Viareggio si è detto convinto che
entrambe siano incapaci di avvia­
re a soluzione definitiva il proble­
ma di risanamento del deficit. Do­
po aver osservato che la situazio­
ne congiunturale impone un ri­
pensamento sui rapporti tra po­
tere centrale, potere regionale e
locale. Bucci ha detto che per ten­
tare di uscire dal caos attuale « è
necessario un indirizzo che pre­
suppone senz'altro una politica fi­
scale differente, una politica cre­
ditizia che superi l’attuale mo­
mento patologico, una politica
monetaria e dei cambi, una spesa
pubblica statale. Per far ciò, può
darsi che sia necessaria anche una
nuova aggregazione tra le forze
politiche: poniamo questo proble­

ma sul tappeto — ha concluso —
con l’intento di chiarire le ragioni
di un nuovo accostamento poli­
tico ».
La discussione è stata ampia e
vivace.
Il geom. Piazzi, Vice presidente
della Commissione Tecnico legi­
slativa dell’UNCEM e Presidente
del gruppo « finanza locale », dopo
aver ricordato che gli Enti Loca­
li montani sono proprio quelli che
hanno maggiori necessità, ha af­
fermato che i Comuni, come fos­
sero aziende, debbono essere mes­
si nelle condizioni di operare con
il minor dispendio possibile.
Piazzi ha concluso con un invito
ai suoi colleglli amministratori di
abbandonare la demagogia, rim­
boccarsi le maniche e cercare, con
il contributo di tutti, di riportare
la situazione ad uno stato di nor­
malità.
Alla conclusione dei lavori del
Convegno il Presidente dell’ANCI,
avv. Guglielmo Boazzelli, facendo
il punto sul dibattito ha sottoli­
neato la stretta connessione esi­
stente tra la situazione economica
generale del Paese, le misure anti­
congiunturali e gli aspetti riguar­
danti la Finanza Locale.
Una politica capace di determi­
nare il superamento dell’attuale
crisi — ha detto l’oratore — ri­
chiede che si affrontino, in una
visione organica e in armonia con
il dettato costituzionale, i proble­
mi connessi alla distribuzione del­
le risorse e al funzionamento delle
istituzioni.
Due aspetti negativi caratteriz­
zano l'attuale stato dei bilanci dei
Comuni e delle Provincie. Il primo
è rappresentato dalla non ancora
avviata riforma generale della fì-

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