che deve collegare strutture tutte egualmente importanti per lo
sviluppo del sistema democratico.
« L’Italia ora è uno Stato che ha decentrato vasta parte di
attività, di poteri, di funzioni prima esercitate dal Governo cen­
trale; il discorso cominciato con l’emanazione dei decreti dele­
gati deve necessariamente andare avanti in collaborazione con le
Regioni, con le quali si stabiliranno le priorità nei provvedimenti
da apportare tenendo ben presente quanto è emerso dall’esperien­
za legislativa ed amministrativa di quei primi tre anni ».
Il ministro Toros ha poi esposto il metodo di lavoro che in­
tende seguire ricordando, fra l’altro, il prossimo incontro dei Pre­
sidenti delle Regioni con il Presidente del Consiglio.
Per quanto riguarda i problemi concreti da trattare nel bre­
ve e nel medio periodo Toros ha ricordato: il completamento del
trasferimento delle funzioni statali nelle materie di competenza
regionale e le eventuali deleghe di funzioni; la ripartizione tra Sta­
to e Regioni delle attività di attuazione di regolamenti e direttive
delle comunità europee; la legislazione di principio e di cornice
(identificando i settori materiali per i quali appare più urgente
predisporre leggi quadro); la revisione delle disposizioni della
legge Sceiba in materia di controlli statali sugli atti delle Regioni
e di controlli regionali sugli atti delle Province, dei Comuni e de­
gli altri enti locali; le modifiche alla legge comunale e provinciale;
i problemi dell’organizzazione amministrativa periferica nelle ma­
terie di competenza regionale e della estensione e dei limiti della
potestà legislativa delle Regioni in argomento; le forme e gli
strumenti di raccordo e di coordinamento tra attività statali e
attività regionali, nel pieno rispetto delle rispettive competenze
e dell’autonomia regionale; gli indirizzi ed i criteri seguiti dal
Governo nell'attività di controllo sugli atti legislativi regionali e
nell’attività di indirizzo e coordinamento; il completamento dei
trasferimenti di funzionari alle Regioni a statuto speciale, l’ema­
nazione delle norme di attuazione degli statuti stessi per i settori
per i quali non si è ancora provveduto e la soluzione di taluni
problemi di carattere finanziario connessi con l’applicazione della
legge finanziaria regionale.

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