c) la qualità e la completezza del servizio viene ridotta per consentire, a parità di prezzi, margini di redditività maggiori; d) vengono raramente effettuati investimenti migliorativi o innovativi, mantenendo le strutture in parziale obsolescenza. Queste modalità di conduzione dell'impresa alberghiera locale, ampiamente presenti nella regione, rischiano di restringere e non allargare la propria base di clientela soprattutto nei periodi non di punta, creando le condizioni per un ulteriore aggravamento del fenomeno della stagionalità e per una complessiva perdita di competitività del prodotto-servizio offerto a tutto vantaggio delle principali aree concorrenti. Per questo settore, la politica regionale di promozione turistica assume un ruolo particolarmente significativo. Una rilevante quota della spesa regionale destinata ad interventi per lo sviluppo economico è stata indirizzata al settore turistico (561 miliardi di lire nel periodo 1980-89), per finanziare nuove strutture, campagne di promozione in Italia e all'estero, manifestazioni in Valle a favore del turismo, interventi ad integrazione dei redditi degli operatori turistici in annate particolarmente sfavorevoli. Inoltre, a favore del settore, non vanno dimenticati i rilevanti interventi attuati dal governo regionale in materia di infrastrutture per gli sport invernali, primi fra tutti gli impianti di risalita. Attraverso interventi in forma diretta, finanziamenti in conto capitale alle società che gestiscono gli impianti a fune e partecipazioni al capitale di rischio delle imprese stesse, la mano pubblica ha dotato i diversi comprensori della Valle di moderne infrastrutture, anche nelle località più piccole ove, da qualche anno a questa parte, si sta cominciando a valutare assai criticamente l'opportunità di tali scelte di investimento. Questa serie di interventi, dell'ordine di decine di miliardi, sono a tutti gli effetti da considerarsi come elementi di forte sostegno, ancorché indiretto, all'industria turistico-alberghiera locale che, malgrado tutto questo, stenta sia a darsi una veste organizzativa e di prodotto moderna, sia ad ampliare il ventaglio della propria clientela, sempre meno straniera e sempre più concentrata, oltre che sui fine settimana, su dieci-dodici settimane all'anno. La categoria degli albergatori può essere inclusa fra quelle i cui risultati economico-gestionali dipendono, seppur in misura parziale, 118