Arend Lij ph art, Consociation and Federation: Conceptual and Empirical LinksNic I. Rhodie, a cura di. Conflict Resolution in South Africa: the Quest for Accomodation Policiess in a Plural Society, Pretoria: Institute for Plural, Societies, University of Pretoria, 1980. ArendLijphart,M?/7-Mfly'0rA7a/7£7/i Democracy: a Comparison of Federal and Consociai ional Theories, in «Publius»Vol. 15. aprile 1985 Maurizio Maggi & Stefano Piperno, Le basi economiche del dibattito sul federalismo. Meridiana 1994. Dennis C. Muller, Constitutional Democracy: An Interpretation, relazione presentata al Villa Colombella Group's Seminar, Digione, 1994. Wallace Oates, Fiscal Federalism, New York, Harcourt Brace Iovanovich Inc., 1972. Claudio Pavone, Amministrazione centrale e amministrazione perife- rica, da Rattazzi a Rica so li ( 1859- 1866), Milano, Giuffré, 1964. Robert D. Putnam, La tradizione civica nelle regioni italiane, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1993. Ernesto Ragionieri, Accentra-mento e autonomie nella storia dell'Italia unita. Politica e amministrazione nella storia dell'Italia unita. Bari, Laterza, 1967. pp. 71-104. Pierre Salmon, Decentralization as an Incentive Scheme, in Oxford Review of Economic Policy, Vol.3 n. 2,1987a, pp. 24-43. Pierre Salmon, The Logic of Pressure Groups and the Structure of the Public Sector, in «European Journal of Political Economy», Vol. 3. n. 1-2, 1987b, pp.55-86. Aléxis Tocqueville, Voyage en Angleterre de 1833. Carnet Alphabétique, Oeuvres, Parigi, Gallimard, 1991. Michael Walzer, Spheres of Justice, A Defense of Pluralism and Justice, Basic Books, Inc. New York, 1983, traduzione italiana dal titolo Sfere di Giusti-zia, Feltrinelli, 1987. Michael Walzer, Liberalism and the Art of Separation, in «Politicai Dissent», agosto 1984. Michael Walzer, Che cosa significa essere americani. Marsi-lio, Venezia 1992. Michael Walzer. Le nouveau tribalisme, in «Esprit», novembre 1992. La versione originale è comparsa su «Dissent», primave-ra, 1992. Barry Weingast, Constitutions as Governance Structures: the Political Foundations of Secure Markets, Journal of Institutional and Theoretical Economics. Vol. 149, n. 1, 1993. Kenneth C. Wheare, Federal Government, Oxford University Press, 4a edizione, 1967. 'Fra i più importanti contributi allo studio del federalismo tout court degli ultimi due decenni vi sono quelli di Breton (1982) e di Breton e Scott (1978). Questi due economisti non si sono limitati agli aspetti fiscali dei sistemi federali, ma hanno invece mo-strato le potenzialità dell'ana-lisi economica per lo studio delle costituzioni e dei sistemi federali. 2Rinvio al mio lavoro sui sistemi federali (Brosio, 1994) per una discussione più estesa di questi aspetti -'Soluzioni alternative sono il consociativismo, oppure la ricon- duzione nella sfera privata dell'esercizio di queste diversità. La soluzione consociativa chiara: essa si compone di maggioranze molto ampie, del diritto di veto dato alle minoranze, dell'applica-zione del sistema delle quote nella riparti- zione delle cariche e degli impieghi pubblici, ecc. Essa è stata applicata in combinazione con uno stato unitario in Olanda, in combinazione con uno stato federale in Svizzera e in combi-nazione con uno stato regionale nell'attuale Sud Africa. Le opere classiche in argomento sono quelle di Duchaceck (1977) e Lijphart (1985). La seconda soluzione è stata applicata ai problemi linguistico/religiosi negli Stati Uniti. Il sistema federale americano non è infatti basato su alcuna diversità di questo tipo. Sul punto, cfr. Nathan Glazer (1982) 4La qualifica di «quasi federale» è data al sistema tedesco da Kenneth Wheare (1967) l'autore dell'opera, a mio parere, più importante per comprendere i sistemi federali, che sia stata scritta negli ultimi cinquant'anni. -sVedi ad esempio, Benz (1989). 6Boldrin e Rustichini (1994) forniscono una rassegna di questa letteratura per la quale mostrano grande simpatia. 7C'è un enorme letteratura empirica, iniziata da Oates nel suo libro sul federalismo fiscale (1972), che cerca di verificare la tesi che il decentramento del governo porta ad un contenimento delle dimensioni del settore pubblico, con risultati non decisivi data la difficoltà di disporre di misure attendibili del decentra-mento. sLa regolamentazione locale delle attività economiche era in realtà piuttosto intensa. Secondo Weingast sono stati però gli Enti locali del nord dell'Inghilterra, che hanno deciso di non applicare la rego- lamentazione esistente, a stimolare 10 sviluppo industriale sul loro territorio. 9Questo meccanismo è stato descritto recentemente da Cam- melli (1994). Io stesso, ma non sono 11 solo, ne avevo fornito alcune descrizioni qualche anno fa. Ad esempio, Brosio (1985 e 1988). l0Si osservi quanto sta avvenendo nel settore dello spettacolo dopo l'abolizione per referendum del ministero competente. "Ho disegnato, insieme a G. Pola, un simile sistema in un recente rapporto della Fondazione Agnelli (1994). QON KV K OA Alfredo De San tis 34