55 della pretesa reazione spagnola viamo ad accettarla, perché i nostri princìpi ci han fatti immutabili nell'opinione abbracciata di preferire la forza del governo, la tranquillità dell'esistenza privata, il rispetto per la religione dei nostri padri, alla violenza, alle rapine, all'anarchia e al dispregio d'ogni principio religioso8. 8. In calce all'articolo del Petitti («L'Amico d'Italia» cit., p. 140) si legge il seguente nota-bene: «N.B. Osservazione pel compilatore del giornale. I decreti del re di Spagna sono oggetto della censura di molti. Non pochi buoni fanno eco ai cattivi, e gridano com'essi; è importante illuminare in proposito l'opinione, ragionare pacatamente sulla materia e dimostrare l'errore degli uni, la calunnia degli altri: ecco il motivo, che ha dettato lo scritto che precede e che sarà utile il far inserire in uno dei prossimi articoli dell'" Amico d'Italia " ».