La famiglia e lo spazio domestico. Gruppo sociale minimo a composizione eterosessuale; se scendiamo, però, nel dettaglio delle sue componenti medie, troviamo: un maschio, una femmina adulti ed uno o due figli in età minore.
Analizziamo ora in dettaglio ogni personaggio:
Donna: individuo adulto; svolge ruoli tradizionali (o meglio crede di svolgere) di moglie e madre, nonché di personaggio chiave della casa; opinione comune è che la donna ami la casa e sia la responsabile principale della sua buona conservazione e funzionamento.
Oggi nella maggioranza dei casi la donna svolge un lavoro fuori casa che l'impegna per l'intero arco della giornata. La casa non è più dunque un luogo d'«economia domestica», di produzione o di lavoro per la donna e la famiglia in genere, ma è essenzialmente solo il luogo in cui si dorme, si passano ore di tempo libero (poche per la verità), si mangia (una volta al giorno), si conservano gli effetti personali.
Passando in rassegna uomo e bambini, si avrà la sensazione, anzi la certezza che le funzioni sopraindicate siano comuni anche a questi componenti della famiglia, e che quindi anche i ruoli all'interno della casa si equivalgono; nessuno ne è più il vero responsabile e neppure è possibile delegare ad altri il suo funzionamento.
Esiste dunque una tipologia residenziale die veramente si adatta a questa situazione (l'estrema mobilità della famiglia; esigenze di spazi personalizzati per il proprio tempo libero; affrancamento del quotidiano riordino degli ambienti, etc.)?
Alla famiglia, sia che viva nella famigerata periferia, sia in «confortevoli» vecchi palazzi, mancano, sostanzialmente, flessibilità ed attrezzature all'interno dello spazio domestico e servizi che lo rendono agibile.
Si assiste nella totalità dei casi a rappresentazioni di case borghesi fine Ottocento con interpreti che hanno scordato il copione, o che per mancanza di comprimari devono sostenere tutti i ruoli non conoscendo la parte.
Se seguiamo ora la nostra famiglia all'esterno dello spazio domestico troviamo pressoché generalizzata la difficoltà di collegamento con gli altri luoghi della città, siano essi di lavoro o di svago.
31