Problematiche ed indicazioni
propositive
Il fondamentale rilievo che scaturi­
sce dall'inchiesta riguarda la constata­
zione che, salvo rare eccezioni, la
zootecnia del territorio in esame (e
quindi delle altre realtà montane ad
esso assimilabili) è una zootecnia con­
tadina a carattere familiare, operante
in aziende di ampiezza per la maggior
parte molto modesta, spessissimo an­
che frazionate, che raramente consen­
tono il conseguimento di soddisfacenti
redditi.
I punti di «strozzatura» e di «debo­
lezza» (spesso sommantisi) dell’atti­
vità zootecnico-pastorale di tali terri­
tori montani, più frequenti apparsi dal­
l'inchiesta sono:
— la sopracitata preponderante modestia dell’ampiezza aziendale;
— la precarietà di molti degli estendimenti avvenuti con l’utilizzazione dei
terreni abbandonati per esodo, non re­
golati da contratti di affitto ma solo
da accordi verbali;
— la modestia della consistenza de­
gli allevamenti, spesso indipendente an­
che dalla disponibilità delle risorse;
— una larga presenza di famiglie
agricole con insufficienza di manodo­
pera, soprattutto di quella giovanile,
frequentemente anche del tutto man­
cante;

— la mancanza di un minimo di li­
quidità finanziaria e quindi la estrema
difficoltà (o impossibilità) del ricorso
al credito da parte degli allevatori;
— la inadeguatezza e la antigienicità
delle «strutture» sia destinate all'uomo

che al bestiame (case di abitazione,
stalle, ovili, e relativi servizi);
— la carenza conoscitiva — da parte
degli allevatori — delle moderne tecni­
che di allevamento, soprattutto nel set­
tore dell'alimentazione;
— l’assoluta mancanza di conoscenza
delle moderne tecniche di pascolamelito (basate, come noto, sull’alternanza
di ben definiti periodi di utilizzazione
e di riposo dei terreni pascolivi);

— la scarsa produttività dei sopracennati terreni per mancato o insuffi­
ciente loro governo e quale conseguen­
za del loro «sfruttamento» anziché del­
la loro razionale «utilizzazione» nei
modi sopra indicati;
— la mancanza, o comunque l’asso­
luta insufficienza, di strutture c infra­
strutture nei terreni pascolativi, indi­
spensabili per una loro efficiente uti­
lizzazione;

— le obiettive situazioni di maggiori
costi e minori redditi in cui operano
gli allevatori in tali territori rispetto
a quelli della pianura o della bassa col­
lina, che ne diminuiscono in misura
sensibile le possibilità competitive.

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Comunque, tenuto presente che raf­
fermarsi dell’attività zootecnica e le
sue possibilità di rivitalizzazione e svi­
luppo è condizionata dall’univoca o
concomitante presenza dei seguenti due
fattori:

/) di una classe di allevatori dotata
di forze giovanili propensa ad allargare
e/o ad affermare la propria attività;

2) di una base fisica (terreni pasco­
lativi e coltivi) sufficientemente vasta
e rispondente all’espletamento di tale
attività.

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