VI) di incaricare il Bureau di stu­
dio e di documentazione per la coope­
razione transfrontaliera di elaborare
un accordo-tipo per la lotta contro l’in­
quinamento dell’ambiente nelle regioni
transfrontaliere, inserito nella Conven­
zione-quadro europea sulla cooperazio­
ne transfrontaliera delle collettività o
autorità territoriali e sulla base del
lavoro condotto nell’ambito del CDSN,
del CDCJ (Comitato europeo della
cooperazione giuridica) e del CDRM
(Comitato direttivo per i problemi re­
gionali e municipali) nel 1975;
VII) di sollecitare gli organismi di
ricerca e l’industria nei paesi membri
a rafforzare e ad accelerare gli sforzi
per sviluppare le energie alternative
e i motori per veicoli non inquinanti;
13. Auspica che il Consiglio dei Mi­
nistri delle Comunità Europee:
I) adotti al più presto la proposta
di direttiva della Commissione che fis­
sa, a livello comunitario, i valori-limite
di emissione per il diossido di zolfo,
le polveri e l'ossido di azoto;
II) fissi dei limiti obbligatori per
l’inquinamento dell’aria, in particolare
per gli scarichi dei veicoli a motore;
14. Sostiene i lavori della Commis­
sione delle Comunità Europee per una
rapida adozione, da parte del Consi­
glio, delle proposte di direttive che fis­
sino norme in materia di inquinamen­
to atmosferico, in particolare volte
a ridurre gli scarichi dei veicoli a mo­
tore, e per fissare delle norme che non
si contentino di congelare il livello at­
tuale di inquinamento, ma abbiano per
risultato la sua sensibile riduzione, ol­
tre che norme per la qualità dell’aria;
e raccomanda infine alla Commissione
di perseguire questi obiettivi con de­
terminazione;
15. Incarica la sua Commissione dell’Ambiente e dell’urbanistica:
I) di accogliere e attuare pronta­
mente la proposta della Risoluzione
107 (1979), punto 8, per l'organizzazione
di una riunione delle collettività regio­
nali renane, per discutere i loro prin­
cipali problemi sull’ambiente; o alme­
no riunire quelle tra loro che hanno
comuni situazioni ambientali, per esem­
pio nel Reno superiore;
II) di organizzare o di collaborare
all’organizzazione di uno scambio di
esperienze o di incontri con gli orga­
nismi responsabili delle reti di stazioni
di misurazione dell'inquinamento del­
l’aria (v. parag. l.a dell’allegato);
16. Chiede al suo Bureau di far co­
noscere, secondo lo spirito della Riso­
luzione 138 (1983) sulla politica di infor­
mazione della Conferenza permanente
dei poteri locali e regionali d’Europa,
l’allegato alla presente risoluzione alle
Associazioni nazionali dei poteri locali
e regionali, chiedendo loro di assicu­
rarsi della realizzazione da parte dei

membri delle proposte che li riguar­
dano;
17. Considerando i rapporti allarman­
ti relativi alla morte delle foreste e
l'estensione del fenomeno in Europa,
e sapendo che il suolo, la falda freati­
ca, le costruzioni storiche e moderne,
la vita degli animali e la salute del­
l'uomo sono ugualmente minacciati da­
gli effetti dell’inquinamento atmosferi­
co, i rappresentanti delle amministra­
zioni locali e regionali che partecipano
alla 19--* Sessione plenaria della CPLRE

ne facciano appello agli organi ministe­
riali della Comunità Europea e del
Consiglio d'Europa perché contribui­
scano ad assicurare ai nostri figli un
ambiente abitabile, accordandosi sulla
immediata imposizione per l’introdu­
zione dei veicoli a motore non inqui­
nanti, in ogni caso ben prima del
1° gennaio 1989. Per parte loro, le auto­
rità locali e regionali si impegnino a
prendere al più presto tutti i provve­
dimenti di loro competenza per pro­
teggere l’ambiente.

ALLEGATO

Proposte pratiche per i Comuni e le Regioni
per la lotta contro l’inquinamento atmosferico
La natura delle competenze e delle
possibilità delle Regioni e dei Comuni
in Europa è molto diversa da un paese
all’altro, quindi i provvedimenti qui
proposti potranno essere adottati solo
se la collettività considerata ha le com­
petenze e i mezzi per attuarli. Le com­
petenze ai vari livelli decisionali do­
vranno essere chiaramente definite da
ogni paese. Dove è possibile, dovrà
essere competente il livello inferiore.
In alcuni casi Regioni e Comuni pos­
sono anche essere di supporto per azio­
ni già intraprese a livelli nazionali ed
europei.

1. Misure che permettono di valutare
i tassi di inquinamento e di consta­
tare i danni
a) Creazione di una rete di stazioni
di misurazione deH’inquinamento del­
l’aria per analizzare i fattori dell'inqui­
namento atmosferico in quartieri e in
luoghi particolarmente esposti nelle
zone interessate; questa rete permet­
terà di identificare i contaminatori e
di far scattare un piano d’urgenza con­
tro lo smog in una situazione critica;
sarà utile che Comuni e quartieri sta­
biliscano regolari statistiche ed un
atlante deH’inquinamento atmosferico;
il dipartimento interessato dovrà di­
sporre di una équipe mobile per agire
dovunque venga segnalato un grave in­
quinamento;
b) Compilazione di quartieri e di Co­
muni di statistiche di alcune malattie
legate all'inquinamento, specie quelle
delle vie respiratorie;
c) Messa a punto di un bilancio pe­
riodico della salute delle foreste sulla
base di una rete sistematica di punti
di osservazione, o degli alberi urbani
sul territorio della collettività interes­
sata;
d) Messa a punto di un bilancio pe­
riodico dei danni causati dall’inquina­
mento atmosferico al partimonio arti­
stico.

2. Azione per la sensibilizzazione, l’edu­
cazione e l’informazione del pubblico
a) Messa a punto di un servizio mu­
nicipale o regionale dell’ambiente aper­
to ai visitatori e agli utenti telefonici,
se possibile 24 ore su 24, comprese do­
meniche e giorni festivi, capace di agi­
re rapidamente su segnalazione di in­
quinamento e di impedirne il diffon­
dersi; questo servizio dovrà essere in
grado di dare ai cittadini tutte le in­
formazioni e le raccomandazioni pos­
sibili sulla lotta contro l’inquinamento,
l'eliminazione dei rifiuti, i danni rile­
vati, la regolamentazione esistente ed
i provvedimenti presi;
b) Azione educativa in collaborazione
con le scuole, le università e gli orga­
nismi di formazione continua; visite
organizzate per mostrare i danni più
significativi nelle foreste o nelle aree
urbane;
c) Continua diffusione tra il pubblico,
con ogni mezzo, di precise informazio­
ni sull’inquinamento e sui danni verifi­
catisi, i provvedimenti presi o proposti;
ri) Discussione aperta e permanente
con le associazioni per la difesa del­
l'ambiente e la lotta contro l’inquina­
mento;
e) Assegnazione di premi (tipo «vil­
laggio fiorito») alle collettività e ai pri­
vati per ogni attività o proposta in gra­
do di ridurre in modo significativo l’in­
quinamento atmosferico;
f) Azioni per incentivare l’uso di mez­
zi di trasporto in comune, di biciclette
e. per le brevi distanze, anche il cam­
minare;
g) Azione di Comuni e Regioni fore­
stali per informare i turisti della sorte
delle foreste;
li) Cooperazione intensiva con i mass
media per diffondere attività di ridu­
zione del tasso di inquinamento.

3. Misure urbanistiche
«) Mantenimento o introduzione nel
tessuto urbano di corridoi di areazione
per la dispersione deU'aria inquinata.

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