Il contenuto della Carta dell’autonomia locale La Carta europea dell'autonomia lo cale, adottata dal Comitato dei Mini stri del Consiglio d’Europa il 27 giu gno 1985 come convenzione multilate rale, costituisce il risultato di un pro cesso avviato nell’ambito della Confe renza Permanente dei Poteri Locali e Regionali d'Europa (CPLRE), l’assem blea rappresentativa delle collettività locali e regionali dei 21 paesi membri del Consiglio d’Europa. La CPLRE aveva reclamato da molto tempo uno strumento giuridico che po tesse sopperire all’assenza di criteri europei comuni che permettessero di misurare e di salvaguardare l’autono mia delle collettività di base che sono le più vicine al cittadino e che gli of frono la possibilità di una partecipa zione effettiva alle decisioni suscetti bili di modificare il suo modello di vita quotidiano. 0 I 21 Stati membri del Consiglio d'Europa Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Francia, Germania (Repubblica Federale), Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia. La nuova Carta impegna le parti con traenti ad applicare le norme fonda mentali che garantiscano l’autonomia politica, amministrativa e finanziaria delle collettività locali. Essa costitui sce così la manifestazione, a livello europeo, della volontà politica di tra durre, a tutti i livelli dell'amministrazione territoriale, i principi difesi dal momento della fondazione del Consi glio d’Europa, che vuole essere garante della coscienza democratica dell’Euro pa e difensore dei diritti dell'uomo nel la loro più vasta accezione. Il grado di autonomia delle collettività locali può essere considerato come la pietra di paragone di una vera democrazia. È la CPLRE che ha elaborato un pri mo progetto di Carta e l'ha sottoposto al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa nel 1982; quest’ultimo l'ha rinviato per un riesame al comitato permanente di cooperazione intergover nativo competente, il Comitato Diret tivo per le Questioni Regionali e Muni cipali (CDRM). Il testo così riesami nato ha ottenuto l'appoggio della se sta Conferenza dei Ministri europei responsabili delle collettività locali che si è tenuta a Roma dal 6 all’8 novem bre 1984 e che ha raccomandato la sua adozione sotto forma di convenzio ne dal Comitato dei Ministri del Con siglio d’Europa, ciò che è avvenuto il 27 giugno 1985. La Convenzione è suddivisa in due parti. La prima tratta del fondamento costituzionale e legale dell'autonomia locale, del concetto che la regge e che poggia sul suffragio universale; della portata dell’autonomia locale, fondata sul «principio di sussidiarietà», che vuole che l'esercizio delle responsabi lità pubbliche debba spettare, di pre ferenza, alle autorità più vicine ai cit tadini, poiché il livello superiore non è preso in considerazione se non quan do la coordinazione o l’esecuzione del le funzioni non è più possibile, o è me no efficace, al livello immediatamente inferiore; della protezione dei limiti territoriali delle collettività locali; del l’adeguamento delle strutture e dei mezzi amministrativi alle missioni del le collettività locali; delle condizioni dell’esercizio delle responsabilità a li vello locale; del controllo amministra tivo degli atti delle collettività locali che deve essere normalmente di legit timità e non di opportunità; delle ri sorse finanziarie delle collettività lo cali e della protezione legale dell’auto nomia locale. La seconda parte contiene delle di sposizioni diverse che concernono se gnatamente gli impegni degli Stati che aderiscono alla convenzione, le entità territoriali alle quali la Carta si appli ca, le modalità relative alla firma, alla ratificazione e all’entrata in vigore del la Carta, ecc. Un rapporto esplicativo è allegato alla Carta. X/17