CONVEGNI In Valboite il X Festival nazionale del cinema di montagna In Valboite, la valle dolomitica in provincia di Trento che comprende i centri di San Vito di Cadore, Borea e Vodo di Cadore, si è svolta dal 17 al 23 luglio scorso la decima edizione del Festival nazionale del cinema di mon tagna, riservato ad opere non profes sionali di formato ridotto. La manifestazione prevedeva la pre sentazione di tredici opere in concorso — risultanti dalla selezione di trentadue pellicole inviate al Festival — oltre alla proiezione di sette film della Ger mania Federale, in rappresentanza dei la produzione straniera secondo una consolidata tradizione, e alla retrospet tiva dei film che hanno conquistato il primo premio nelle passate edizioni. La pellicola vincitrice il concorso «Valboite» per il 1983 è risultata il film «Namaste», realizzato da Aldo Doliana di Bolzano. La Giuria, composta da Piero Zanotto, Francesco Biamonti, Virgilio Boccardi, Dusan Fortic, Tullio Mainardi e Mario De Nard (Presidente della Co munità montana Valle del Boite), ha motivato tale scelta: « per l’attenta do cumentazione dì una Comunità mon tana extraeuropea, vista anche attra verso l’uso di un montaggio descrittivo nelle sue componenti religiose e spi rituali ». Altri premi erano in palio alla ras segna e tra questi quello messo a di sposizione dalla Comunità montana Valle del Boite e dall’UNCEM è stato assegnato al documentario di Carlo Grenzi di Bolzano intitolato appunto «Valboite». Il disinquinamento negli ambienti di alta montagna Con la partecipazione di quattrocento tecnici ed amministratori di sei Paesi europei (Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Jugoslavia), si è svolto nei giorni 3 e 4 giugno u.s. a Riva del Garda il convegno su «Il disin quinamento negli ambienti di alta mon tagna» promosso dalla Provincia auto noma di Trento in collaborazione con il Cai-Sat e l’Alpe Adria e con il patro cinio dell’Arge Alp. Nei due giorni di lavoro sono state presentate oltre venti relazioni che han no messo a fuoco i vari aspetti del pro blema, ed alcune ditte di livello inter nazionale hanno illustrato interventi ed impianti per la depurazione già in stallati in alta quota. Nel corso del convegno sono stati ampiamente sottolineati gli effetti ne gativi che in determinate zone dell’ar co alpino (ma il discorso vale anche per l’Appennino dove numerosi comuni si possono considerare ad alta quota) sono provocati dal proliferare di inse diamenti turistici e dal boom dello sci invernale, che porta in alta montagna migliaia di persone. Il prof. Paolo Berbenni, delI’Università di Pavia, ha ricordato a questo 46/X proposito che in alta quota, cioè al di sopra della vegetazione arborea, 1'86 % delle presenze (il dato si riferisce alle regioni dell’arco alpino) è determinato dalle stazioni turistiche, c solo il 14% a residenze stabili. Questo assalto all’alta montagna, spesso avvenuto al di fuori di ogni pia nificazione e quindi senza adeguati con trolli per quanto riguarda l’appresta mento di servizi ed infrastrutture, com porta, tra l’altro, una serie di proble mi per l’approvvigionamento idrico ed energetico e lo smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi. “IL MONTANARO D’ITALIA” Un periodico nazionale a grande diffusione che sa calarsi nelle diverse realtà regionali del Paese ed aprirsi a dimensioni europee. Indispensabile agli operatori montani, perché consente un con tinuo aggiornamento politico, legislativo, amministrativo e tecnico. Utile per le aziende, perché insostituibile veicolo mensile per far conoscere i loro prodotti agli amministratori di oltre 4.000 Comuni montani e delle 350 Comunità montane d’Italia. Per abbonamenti e pubblicità: STIGRA - Corso San Maurizio. 14 10124 Torino - Tel. (011) 88.56.22 - Conto Corrente Postale 23843105.