ATTUALITÀ L’attività del Comitato consultivo delle regioni dei Paesi membri della CEE Dott. GIANFRANCO MARTINI Segretario gen. aggiunto Sez. italiana Consiglio dei comuni d'Europa La costruzione di un’Europa politicamente ed eco nomicamente unita non significa soltanto l’instaurazione di nuovi e più stretti legami tra gli Stati e i loro governi, ma la creazione di una comunità di popoli e l’integra zione delle società nazionali, pur rispettandone le insop primibili diversità, frutto della storia e della cultura. e 11 processo di unificazione investe sempre più direttamente — non solo l'economia, ma tutta la com plessa articolazione dell’ordinamento politico e giuridico dei paesi membri della Comunità, i poteri e le ammini strazioni centrali accanto alle varie sedi che, in una de mocrazia, elaborano decisioni e assicurano la legìttima rappresentanza delle popolazioni e delle loro esigenze: comuni e province, regioni ed altri enti radicati nel terri torio. Se ciò è vero, ne deriva la necessità di trovare delle procedure e degli strumenti capaci di favorire — nel rispetto delle norme fondamentali dell’ordinamento della Comunità europea e di quello costituzionale degli Stati membri — un dialogo tra gli enti territoriali auto nomi e le istituzioni europee e la loro collaborazione. In tal modo si potranno meglio garantire sia una maggiore aderenza dell’azione comunitaria alle reali attese delle popolazioni, sia un’attività legislativa ed amministrativa più coerente con le norme della Comunità, sia un più soddisfacente utilizzo di tutte quelle possibilità che essa offre con le sue varie politiche (regionale, industriale, sociale, agricola, di protezione deH’ambiente. ecc.), spe cie se esse hanno una loro diretta incidenza sul territorio. È necessario dunque ricercare queste forme di colla borazione tra enti territoriali, a livello regionale e locale, e le istituzioni della Comunità: il Comitato consultivo delle istituzioni regionali e locali dei Paesi membri della Comunità — al quale è dedicato questo articolo — ne è un esempio quanto mai interessante. Il Comitato Consultivo delle istituzioni regionali e locali dei Paesi membri della Comunità europea è sorto V/42 su iniziativa del CCE allo scopo di fornire alla Comunità europea (Parlamento e Commissione e, più recentemen te, allo stesso Comitato economico e sociale) un interlo cutore unitario, sufficientemente rappresentativo della realtà regionale e locale dei nove paesi membri. Esso ha come compito lo studio di problemi di interesse regionale e locale nel contesto e nella prospettiva europea, il con fronto di esperienze e l’elaborazione di proposte sulle diverse politiche comunitarie (in primo luogo, ovvia mente, quella di riequilibrio regionale) da sottoporre agli organi comunitari. Il Comitato consultivo è dunque una struttura politico-operativa che ha l'ambizione di prepa rare soluzioni più organiche e istituzionalizzate di dialo go con la Comunità europea, cioè la costituzione di una Conferenza o Assemblea periodica rappresentativa delle autonomie territoriali nell’ambito della Comunità. Il Comitato si è riunito a Campobasso nei giorni 11-12 aprile su invito del suo presidente Fiorindo D’Aimmo che è, al tempo stesso, presidente della Re gione Molise. La scelta di una città italiana del Mezzo giorno rispondeva infatti al desiderio di favorire un’e sperienza diretta, da parte dei colleghi europei, dei pro blemi di un’area «test» degli squilibri regionali della Comunità che spesso non sono sufficientemente cono sciuti al di fuori dei confini nazionali: la riunione ha così offerto l’occasione di contatti umani e di scambi di idee dei colleghi europei con alcuni amministratori regionali, provinciali e comunali della zona, appartenenti a diverse parti politiche, utili quantomeno a suscitare interrogativi, a rimettere in discussione certi «clichés» che sembravano acquisiti e a stimolare ulteriori confronti di situazioni certamente diverse, dal punto di vista socio-economico e culturale. La riunione di Campobasso ha avuto un ordine del giorno particolarmente importante ed attuale: l’esame e la valutazione dei programmi regionali di sviluppo da un lato e delle proposte della Commissione di Bruxelles