ATTUALITÀ

L’attività del Comitato consultivo delle regioni
dei Paesi membri della CEE
Dott. GIANFRANCO MARTINI
Segretario gen. aggiunto Sez. italiana Consiglio dei comuni d'Europa

La costruzione di un’Europa politicamente ed eco­
nomicamente unita non significa soltanto l’instaurazione
di nuovi e più stretti legami tra gli Stati e i loro governi,
ma la creazione di una comunità di popoli e l’integra­
zione delle società nazionali, pur rispettandone le insop­
primibili diversità, frutto della storia e della cultura.
e
11 processo di unificazione investe sempre più
direttamente — non solo l'economia, ma tutta la com­
plessa articolazione dell’ordinamento politico e giuridico
dei paesi membri della Comunità, i poteri e le ammini­
strazioni centrali accanto alle varie sedi che, in una de­
mocrazia, elaborano decisioni e assicurano la legìttima
rappresentanza delle popolazioni e delle loro esigenze:
comuni e province, regioni ed altri enti radicati nel terri­
torio.
Se ciò è vero, ne deriva la necessità di trovare delle
procedure e degli strumenti capaci di favorire — nel
rispetto delle norme fondamentali dell’ordinamento
della Comunità europea e di quello costituzionale degli
Stati membri — un dialogo tra gli enti territoriali auto­
nomi e le istituzioni europee e la loro collaborazione. In
tal modo si potranno meglio garantire sia una maggiore
aderenza dell’azione comunitaria alle reali attese delle
popolazioni, sia un’attività legislativa ed amministrativa
più coerente con le norme della Comunità, sia un più
soddisfacente utilizzo di tutte quelle possibilità che essa
offre con le sue varie politiche (regionale, industriale,
sociale, agricola, di protezione deH’ambiente. ecc.), spe­
cie se esse hanno una loro diretta incidenza sul territorio.
È necessario dunque ricercare queste forme di colla­
borazione tra enti territoriali, a livello regionale e locale,
e le istituzioni della Comunità: il Comitato consultivo
delle istituzioni regionali e locali dei Paesi membri della
Comunità — al quale è dedicato questo articolo — ne è
un esempio quanto mai interessante.
Il Comitato Consultivo delle istituzioni regionali e
locali dei Paesi membri della Comunità europea è sorto
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su iniziativa del CCE allo scopo di fornire alla Comunità
europea (Parlamento e Commissione e, più recentemen­
te, allo stesso Comitato economico e sociale) un interlo­
cutore unitario, sufficientemente rappresentativo della
realtà regionale e locale dei nove paesi membri. Esso ha
come compito lo studio di problemi di interesse regionale
e locale nel contesto e nella prospettiva europea, il con­
fronto di esperienze e l’elaborazione di proposte sulle
diverse politiche comunitarie (in primo luogo, ovvia­
mente, quella di riequilibrio regionale) da sottoporre agli
organi comunitari. Il Comitato consultivo è dunque una
struttura politico-operativa che ha l'ambizione di prepa­
rare soluzioni più organiche e istituzionalizzate di dialo­
go con la Comunità europea, cioè la costituzione di una
Conferenza o Assemblea periodica rappresentativa delle
autonomie territoriali nell’ambito della Comunità.
Il Comitato si è riunito a Campobasso nei giorni
11-12 aprile su invito del suo presidente Fiorindo
D’Aimmo che è, al tempo stesso, presidente della Re­
gione Molise. La scelta di una città italiana del Mezzo­
giorno rispondeva infatti al desiderio di favorire un’e­
sperienza diretta, da parte dei colleghi europei, dei pro­
blemi di un’area «test» degli squilibri regionali della
Comunità che spesso non sono sufficientemente cono­
sciuti al di fuori dei confini nazionali: la riunione ha così
offerto l’occasione di contatti umani e di scambi di idee
dei colleghi europei con alcuni amministratori regionali,
provinciali e comunali della zona, appartenenti a diverse
parti politiche, utili quantomeno a suscitare interrogativi,
a rimettere in discussione certi «clichés» che sembravano
acquisiti e a stimolare ulteriori confronti di situazioni
certamente diverse, dal punto di vista socio-economico e
culturale.
La riunione di Campobasso ha avuto un ordine del
giorno particolarmente importante ed attuale: l’esame e
la valutazione dei programmi regionali di sviluppo da un
lato e delle proposte della Commissione di Bruxelles