nel complesso, oltre la metà della produzione italiana e siano in ogni caso predominanti nell’offerta di prima serata, quella dove notoriamente si concentrano le aspettative di più larga resa di audience.
      Le ragioni per cui finora non si è prodotta in Italia serialità in senso forte non possono essere esaminate, e non sono rilevanti, in questa sede; ci interessa invece far emergere gli impliciti orientamenti di valorizzazione che ineriscono alla formula e al modello narrativo del film tv.
      Il film tv o tv-movie, come del resto la sua stessa definizione suggerisce, è un «media-hybrid»15 in cui confluiscono elementi derivati sia dal cinema sia dalla televisione; appartiene alla narratività televisiva l’articolazione in puntate (generalmente due o tre, e da quattro a sei nel caso delle miniserie); appartiene alla narratività cinematografica, e letteraria, il carattere di linearità e di compiutezza del racconto: il film tv narra una storia dotata di un inizio, uno svolgimento, una fine, una storia che al termine delle poche puntate è interamente conclusa (pur essendo suscettibile di una ripresa in un eventuale sequel-, ma i sequel, destinati prevedibilmente a moltiplicarsi in futuro, dopo l’esempio de «La piovra», sono ancora una tendenza produttiva irrilevante nel panorama attuale; se ne contano ad esempio solo tre, su trenta fra film tv e miniserie messi in onda da Rai e Fininvest nella stagione ’90-91).
      Delle due ascendenze, cinematografica e letteraria, è comunque la prima a generare i caratteri più forti e distintivi del film tv; se è possibile, infatti, considerare in qualche misura il tv-movie come un semplice adattamento televisivo di un film cinematografico (tant’è vero che di uno stesso film si producono spesso due versioni, per il grande e per il piccolo schermo), è invece più difficile rintracciarne la parentela con le narrative seriali tipicamente televisive: dalle quali, a parte l’artificio della divisione in puntate - prassi usuale ma non vincolante: sempre nell’ultima stagione, ad esempio, sono andati in onda cinque film tv one-shot - il tv-movie si differenzia in termini sostantivi. La temporalità evolutiva lo oppone alla serie, iscritta in un eterno presente; la chiusura narrativa lo oppone alle never-ending-stories del serial; l’arco breve della durata di programmazione (al massimo qualche settimana, nel caso delle miniserie) lo oppone ai flussi prolungati, per mesi e per anni, di serie, soap-operas e telenovelas.
      Film spezzato, diluito se si vuole, ma sotto molti profili iscritto nella tradizione cinematografica piuttosto che in quella televisiva, il film tv comporta dunque, di per sé, un «dar-valore» ai modelli narra-
52