«flessibile») delle attività di progettazione e trasformazione manufatturiera. La ricerca vuole cioè indagare in merito agli effetti quantitativi e qualitativi sull'occupazione determinati o chiamati in causa dall'introduzione presso le imprese industriali di forme avanzate di automazione. La convergenza tra tecnologia meccanica ed Information Technology attribuisce a queste ultime prerogative di flessibilità e di integrazione sistemistica tali da distinguerle nettamente dalle innovazioni di processo associate alla tradizionale traiettoria tecnologica dell'automazione meccanica, correntemente aggettivata, per contrasto, come «rigida». L'obbiettiva rilevanza del campo di indagine non può sfuggire. Automazione significa letteralmente assunzione da parte di macchinari e dispositivi artificiali di attributi umani, siano essi fisici o mentali, con un conseguente rapporto di sostituzione. D'altro canto, la pervasività dei processi di automazione delle attività industriali e l'innovatività della tecnologia disponibile sono tali che gli stessi mass media si sono da tempo appropriati dei temi della «fabbrica automatica» e della «robotica», per lanciare alternati messaggi di speranza tecnologica o di allarme per le conseguenze di disumanizzazione e disoccupazione che la diffusione dei nuovi sistemi porterebbe con sé. Nonostante ciò, appaiono tutt'oggi limitati, particolarmente in Italia, gli studi e le ricerche che abbiano esplorato il tema assumendo un'ottica di analisi sufficientemente generale e non episodicamente legata a singoli casi aziendali. Manca un serio dibattito sui nodi critici che, tenuto debito conto dei caratteri intrinseci delle nuove tecnologie, condizionano la possibile evoluzione del rapporto tra automazione computer-based ed occupazione. Nel tentativo di contribuire a colmare simile lacuna la ricerca ha assunto una caratterizzazione empirica e si è posta il compito di «guardare dentro» la scatola nera della tecnologia, cercando di esaminarne il contenuto e di derivarne le implicazioni economico-sociali. Ha di certo favorito questo approccio la formazione dei componenti il gruppo di ricerca, i quali, 10