convenzioni, accordi e/o contratti di collaborazione con tutti i soggetti pubblici e privati, nazionali ed internazionali che operino nel mondo della cultura e che anche occasionalmente, abbiano interesse alla salvaguardia ed allo sviluppo del sistema culturale della città di Torino e compiere tutti gli atti che siano collegati al raggiungimento dei propri scopi (le azioni intraprese in questo senso hanno lo scopo di ampliare le fasce di pubblico diffondendo, nell’ambito nazionale, europeo ed internazionale, la conoscenza del patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, della città di Torino); collaborare con tutti i soggetti, pubblici e privati, che, operando nel mondo della cultura, si pongano finalità analoghe, similari o compatibili a quelle della Fondazione; istituire premi e borse di studio; promuovere la raccolta, diretta o indiretta, occasionale di fondi da erogare - unitamente alle rendite derivanti dalla gestione del patrimonio - in favore di progetti ed iniziative culturali, di utilità sociale o di interesse generale, secondo quanto previsto dal presente statuto; da ultimo svolgere ogni altra attività strumentale e funzionale al perseguimento delle proprie finalità. Quello che emerge dalle precedenti righe mostra come - da statuto - la Fondazione organizza, promuove e realizza gli eventi e le manifestazioni culturali dell’amministrazione cittadina e della realtà del territorio, che hanno occupato negli anni una posizione sempre più centrale e fondamentale per l’economia e per le politiche culturali torinesi. Per il sostegno di questa funzione la Fondazione per la Cultura Torino sviluppa una duplice azione: da un lato svolge attività di fundraising4 per individuare risorse a sostegno di progetti di particolare rilevanza e di grande attrattiva turistica, per favorire lo sviluppo della cultura e dell’arte nel territorio della città di Torino e dintorni; dall’altro opera un'intensa attività di ricerca partner e sponsor5 attraverso strategie di 4 In merito al tema del fundraising culturale si veda: F. Ambrogetti, M. Coen Cagli, R. Milano (1998), Manuale di fund raising. La raccolta di fondi per le organizzazioni non profit, Carocci, Roma; P. L. Sacco (2006), Il fundraising per la cultura, Meltemi, Roma; F. Severino (2007), Il fundraising per la cultura: cosa offrire alle imprese, in "Economia della Cultura, Rivista trimestrale dell'Associazione per l'Economia della Cultura", vol. 1, Il Mulino, Bologna, pp. 97-102; V. Melandri (2012), Manuale di fundraising. Fare raccolta fondi nelle organizzazioni nonprofit e negli enti pubblici, Maggioli, Santarcangelo di Romagna; M. Veronelli (2014), Il fundraising per la cultura: il caso delle sponsorizzazioni, in “Economia dei Servizi, Mercati, Istituzioni”, vol. 3, Il Mulino, Bologna. 5 L’investimento nel settore culturale ha conosciuto negli ultimi anni un peso sempre più importante nelle linee strategiche delle aziende private. Quest'ultime non vedono più nella cultura un obiettivo finale, un punto ultimo, ma uno strumento, un mezzo per arrivare a uno scopo ben preciso: produrre valore aggiunto attraverso un canale ulteriore rispetto a quello che le contraddistingue nel proprio settore merceologico di riferimento. In quest’ottica, la città di Torino e Fondazione per la Cultura Torino hanno intrapreso una politica volta a favorire le aziende che decidono di investire legando il loro brand alle manifestazioni culturali della città. 3