Telemedicina in Italia Prima di proseguire nell’analisi, si ritiene utile e interessante riportare i risultati ottenuti nell’indagine relativamente alla tipologia di prestazione di telemedicina utilizzata (Grafico 3). In particolare, è stato riscontrato che il servizio maggiormente utilizzato è il teleconsulto, con una percentuale pari al 29,08%, seguito dal telemonitoraggio (29,57%) e dalla telerefertazione (23,40%). Meno diffuse sono invece la teleassitenza (4,96%), la telecooperazione sanitaria (4,61%), la televisita (3,90%) e la telesalute (2,84%). Il motivo della maggiore diffusione dei servizi di teleconsulto, telemonitoraggio e telerefertazione può risiedere nel fatto che si tratta di tre attività mediche che erano già praticate, anche se prevalentemente in via informale, prima della pubblicazione delle prime Linee di indirizzo nazionali sulla telemedicina (Ministero della Salute, 2014). Si pensi, ad esempio, ai contatti tra medici via telefono o e-mail per uno scambio di informazioni sanitarie oppure all’invio di referti per via telematica (Vadalà, Laurino, Malagoli & Palmieri, 2019). Dunque, in questi casi è stato più semplice passare a un contesto ufficiale grazie proprio a una maggiore abitudine nell’adozione di strumenti di telecomunicazione per svolgere tali attività. Fino a pochi anni fa, al contrario, era veramente raro erogare una visita a distanza, complice l’iniziale reticenza di medici e pazienti. Grafico 3. Distribuzione percentuale delle prestazioni di telemedicina per tipologie Altro, specificare 9,57% (27) Telerefertazione 23,40% (66) Televisita 3,90% (11) Teleconsulto 29,08% (82) Telecoop. sanitaria 4,61% (13) Telesalute 2,84% (8) Telemonitoraggio 21,63% (61) Teleassistenza4, 96% (14) Fonte: Ministero della Salute, 2019. 5.2 In che misura le competenze digitali influenzano la diffusione della telemedicina? Per rispondere a questa domanda, è stato utilizzato il modello OLS di cui si è fatta menzione nel paragrafo precedente. La Tabella 5 qui sotto riporta la tavola delle regressioni con tutti gli outcomes ottenuti. Nella Tabella 5 sono stati riportati sei modelli diversi: nel primo modello sono state inserite solamente le variabili che rientrano nel mondo del digitale. A questo modello iniziale sono state successivamente aggiunte altre variabili, rispettivamente una variabile demografica (modello 2), una variabile territoriale (modello 3), variabili relative ai finanziamenti (modello 4), variabili relative al PIL (modello 5), variabili relative alla spesa (modello 6), fino ad arrivare al modello finale (modello 7), che comprende anche una variabile legata all’ambito prettamente sanitario. 35