Occupazione femminile in Piemonte. Caratteri e dinamica generale e specifico femminile- espressa dal sistema economico complessivo e nelle sue fasi cicliche. Grafico 4: Tasso di attività femminile per fascia di età (Piemonte) 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 90% 40% 43% 38% 41% 42% 38% 15-29 80% 80% 79% 78% 78% 81% 30-54 55+ 80% 18% 19% 19% 20% 21% 22% 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Fonte: elaborazioni IRES su microdati RFL Il tasso di attività cambia secondo le età e rispetto agli uomini. Queste differenze –per età e per genere- derivano essenzialmente da: i percorsi scolastici e formativi delle giovani; la distribuzione dei carichi domestici e di cura nelle coppie nelle fasce centrali d’età; g le possibilità e le scelte di pensionamento per le donne mature. L’occupazione femminile, la sua struttura e la sua evoluzione prossima, presentano quindi specificità generazionali secondo le età, secondo i percorsi scolastici seguiti e il livello di istruzione raggiunto, gli orientamenti socio-culturali ed in relazione alla dinamica della domanda di lavoro sul mercato. g g Le donne occupate possono ripartire in 3 fasce di età posseduta (nel 2023): g g 6 Donne mature (da 55 a 64 anni) nate tra il 1959 e il 1968. Sono le ultime coorti dei baby boomers: solo 1 donna su 2 ha frequentato il secondo ciclo di istruzione e molte hanno bassa istruzione. Molte sono state o appartengono a famiglie protagoniste dell’emigrazione interna degli anni ’50 e ‘60. Spesso hanno iniziato precocemente a lavorare e si sono affacciate al mondo del lavoro nei difficili anni ’70; molte hanno maturato i requisiti di quiescenza. Il loro tasso di occupazione è quindi ridotto, ma risulta in aumento, per i cambiamenti nelle regole di pensionamento e per carriere lavorative iniziate via via più tardi. Donne nella fascia d’età centrale (30-54 anni), nate tra il 1969 e il 1993. Hanno avuto una scolarizzazione secondaria elevata: 80% per le più anziane e 90% per le più giovani. Hanno iniziato a lavorare più tardi e vissuto la diffusione della flessibilità del lavoro. Quasi una donna su cinque (19%) è straniera, con una scolarizzazione lievemente inferiore. La frequenza di corsi terziari tocca il 40% delle giovani italiane e il 18% delle donne straniere