Un’attenzione parallela e analoga rispetto all’interesse per la metodologia architettonica e urbanistica, anima la ricerca sulla «produzione di società»: l’impatto della società rurale con la modernità e le sue contraddizioni (L. Menozzi, L. Za), le ambiguità di una società industrializzata ma ancorata fortemente alle particolarità locali e della tradizione (nelpiano del Canavese, si veda soprattutto lo studio di M. Talamo). L’organizzazione della produzione tout court è il riscontro continuo della qualità sociale, del suo «stato di avanzamento», verificato in termini di capacità liberatorie. Le direzioni di lavoro che si intravedono indicano questioni del tutto aperte: affrontarle sulla base di un approfondimento della storia di Comunità e di Adriano Olivetti significa non solo formulare ipotesi per una metodologia di lavoro adeguata alla qualità dei problemi attuali efuturi; ma anche cercare — in quel quadro di esperienze collettive che fu la vicenda olivettiana — un riscontro con la realtà di effetti concreti rispetto ad azioni sempre anticipatrici. I materiali del Convegno di Reggio Calabria sono quindi un contributo di conoscenza ma soprattutto una sollecitazione per un campo di indagine che — nonostante la sua drammatica attualità — è ancora in buona parte da esplorare. Marcello Fabbri 10