7 febbraio 1886 L' E CON OMIST A 89 di ricovero per la vecchiaia. In tutto essa pagava la somma di fr. 104,283,220.81. Al 31 decemb. il saldo dovuto dalla Cassa di Parigi a 511,914 depositanti sommava a fr. 111,814,309.77. 11 numero dei depositanti da 492,949 al 1° gennaio 1885 aumentava nel corso dell'anno di 18,965. Il saldo dovuto ai depositanti che al 1° gen. 1885 era di fr. 102,979,000 si accresceva nell'annata di fr. 8,844,408.86. Il numero delle iscrizioni di rendita nel portafoglio spettanti ai depositanti si elevava a 5,918 per la somma di 774,290 fr. di rendita 3 per cento, 3 O/o ammortizzabile, e 4 1/2 O/o antico e nuovo. I COMMERCJ DELLO ZANZIBAR Il sig. Vincenzo Filonardi nativo di Roma, ardito ed attivissimo commerciante, avendo dimorato un intero anno a Zanzibar, pubblicava nel 1884 un opuscolo sul mercato di Zanzibar e sulla opportunità per l'Italia di crearvi un consolato. Avendo non è molto il nostro Governo stipulalo un trattato di commercio e di navigazione co! Sultano di quel paese, crediamo non senza interesse il riassumere quella pubblicazione nella parte che specialmente riguarda i rapporti commerciali. Zanzibar per la posizione naturale, pel suo clima mite e buono relativamente alle altre spiaggie africane, e per la sicurezza che presenta, è il luogo più adatto a crearvi un attivissimo movimento di scambi commerciali. E ciò è tanto vero che in Zanzibar vengono dirette tutte le manifatture e produzioni europee atte all'approvvigionamento delle carovane dirette per l'interno, ed al consumo di tutte le popolazioni sparse sul littorale e sulle isole. Moltissime e svariate sono le merci su cui si aggirano gli scambi. Gli articoli principali di esportazione dal porto di Zanzibar sono : avorio; chiodi di garofano; steli di garofano; cautchouc; pepe rosso; (chillies) ; aloe; pelli di bue, di capra, di leopardo, di ippopotamo , di rinoceronte ; penne di struzzo ; corna; conchiglie (cowries) ; tabacco; gomma copale; gomma arabica ; incenso; mirra (edellio); cera vergine; madreperla; tartaruga; sesamo; noci di cocco (capra); noci di palma; arachide; pistacchi; oricello; stuoie di palma; zucchero. Gli articoli principali di importazione sono: piombo in pani ed in palle; ferro in isbarre, verghe, travi, lamiere e catene; lamiere scanalate di ferro zincato; filo di ferro, di ottone e di rame ; utensili per le arti, chiodi, viti e bullette; abete in tavole, tavoloni, murali e mezzi murali; imposte di legno interne ed esterne; mobili di legno; letti, lavamani, ecc, di ferro ; vini da pasto e da lusso ; vermouth ; aceto ; birra, cognac, gin e liquori diversi; terraglie -per tavola e per camera; specchi, candelabri e lampadarii di vetro; conterie diverse ; vetrerie per uso domestico; carta da scrivere e da impacco; filati di seta; rasetti colorati; filati e tessuti diversi di cotone ; calze e maglie di cotone ; filati di lana e flanelle ; mercerie diverse, cordami e iuta per imballaggi ; stivali, scarpette e pantofole ; cappelli di paglia e di feltro; ombrelli di seta, di alpaca e di cotone ; oggetti di chincaglieria; vernici e colori macinati ; allume, soda caustica, potassa ; medicinali diversi ; sapone per uso comune e per toeletta ; candele steariche, fiammiferi ; tabacco, sigari, sigarette; polvere da fucile; fucili e rivoltelle ; articoli diversi di coltelleria e caccia; patate, riso e legumi diversi, farina di grano; vermicelli e paste diverse; zucchero bianco, confetture e sciroppi; coralli in collane ; conserve alimentari; olio d'oliva; sale; mattoni; quadri di cemento ; cemento in barili. L'Inghilterra, la Francia, il Belgio, la Germania, e gli Stali Uniti di America sono gli Stati che hanno relazioni di commercio continuo e numerose con Zanzibar. L'Inghilterra e la Francia vi mantengono qualche nave da guerra, e vi hanno alcune missioni religiose ; il Belgio vi ha un consòie, e la Germania e gli Stati Uniti di America vi hanno consoli, e vi fanno stazionare qualche nave da guerra. L'Italia soltanto fino a quasi tutto il 1885 non vi aveva alcuna rappresentanza, perchè il decreto realo, che istituiva un consolato italiano a Zanzibar con giurisdizione su tutti i territori che dipendono da quel Sultanato, non data che da poche settimane. L'Italia per la sua posizione geografica può con siderarsi più delle altre nazioni adatta ad essere l'intermediaria naturale fra le popolazioni orientali dell'Africa e le nazioni occcidentali. Inoltre i molti articoli di produzione essenzialmente italiana che già trovano consumo in Zanzibar per una importazione annua superiore a due milioni, e le derrate che di là si esportano, alcune delle quali trovano in Italia un consumo annuo per un valore di 67 milioni, sono tutti fattori che concorreranno a far divenire questo paese un centro attivo di sfogo e di scambio coll'Italia, diminuendone le difficoltà preliminari. Ecco adesso l'importazione in Italia durante il 1881 di alcuni articoli che vengano prodotti in Zanzibar : Garofani. . . . Gomme e gomme resine. '. . . Pelli crude. . . Semi oleosi . . Cera vergine . . Avorio, madreperla, tartaruga. Caoutchouc . . quint. 660 L. 238,000 79,194 424,224 204,011 6,102 667 712 17,422,000 35,558,000 10,201,000 1,830,000 1,534,000 498,000 Totale L. 67,281,000 E sperabile adesso cbe la istituzione di un consolato italiano a Zanzibar, e la fondazione colà di alcune case commerciali, di cui alcuni operosi e intelligenti negozianti stanno tentando la prova, procurino un nuovo cespite al commercio e un nuovo sbocco alle nostre industrie. CRONACA DELLE CAMERE DI COMMERCIO Camera di Commercio di Avellino. — Nella seduta del 24 gennaio il Presidente dichiarata insediata la Camera pel biennio 1886-1887 leggeva una relazione sufi' operato dell' anno scorso. In essa cominciava col passare in rassegna tutti gli argomenti dei quali la Camera si è occupata nel 1885 e discorse lungamente sulle pratiche fatte in ordine al prolungamento della ferrovia Baiano-Avellino, al tracciato della linea Avellino-Ponte S. Venere ed al servizio cumulativo delle merci e viaggiatori sulla linea Codola-Nocera. Passò quindi ad enumerare i vantaggi che prò-