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L' ECONOMISTA
29 aprile 1906
Il R. Oonaole, chiude il suo rapporto indicando quali sono i prodotti agricoli italiani, maggiormente apprezzati sui mercati della Germania.
Eccone il catalogo riassuntivo:
Uve della Prov. di Teramo (Castellammare Adriatico e Montesilvano), della Prov. di Piacenza (Castel-sagiovanni e Gropparello) e della Prov. di Pisa. ,. Queste uve vengono preferite a quelle della Prov. di Bari (Bisceghe), perchè più saporite e di buccia più sottile.
Patate primaticcie di Chioggia, Napoli e Bari.
Pere Spadone di Napoli e Cosce e Gentili Ai Firenze.
Mele Annurche e Agostine di Napoli.
Marroni e castagne del Piemonte.
Prugne della Prov. di Modena.
Pesche e indivie riccie di Verona.
Fichi secchi di Bari e Cosenza.
Nocciole di Napoli e di Messina.
Agrumi di Sicilia — specialmente aranci.
LE SCUOLE DI C00PERAZI0NE
in Inghilterra, in Danimarca, in Germania, in Austria, nella Svizzera e in Finlandia
Il Ministero di agricoltura industria e commercio pubblica nel Bollettino di notizie sul credito e sulla pi-evidenza una importante relazione sui resultati delle Scuole cooperative all' estero, che qui riportiamo :
Il movimento cooperativo, che va ogni giorno tentando nuovi rami d'attività, rivolge da qualche anno le sue cure più vive al)'insegnamento cooperativo. Si è oramai persuasi che la grande pianta della cooperazione diverrà sempre più fiorente e metterà più solide e larghe radici quanto più si spiegheranno alle masse i principi fondamentali che regolano il movimento cooperativo e le alte finalità che esso si propone. E già in i noi ti pa,esi d'Europa tale concetto si è estrinsecato e si va sviluppando con moderni e razionali sistemi d'insegnamento, che devono trasformare il cooperatore ignaro della grande importanza del movimento cooperativo, in un affiliato fedele e zelante e in un ardente propagandista.
Ma, oltre a ciò, l'insegnamento cooperativo tende ad elevare il livello intellettuale e morale degli aderenti alla cooperazione, dappoiché esso si estende anche agli elementi di cultura generale.
INGHILTERRA.
Cominceremo a parlare dell'istruzione cooperativa in Inghilterra per dire come, uno dei principi fondamentali del movimento cooperativo inglese consista appunto nello stabilire che una parte degli utili annuali di ciascuna Società venga destinata all'insegnamento.
Quantunque non tutte le Società applichino strettamente questo canone fondamentale della cooperazione, pure, nel 1903, vennero consacrati all'istruzione cooperativa quasi due milioni di franchi.
E siccome in molti distretti le autorità comunali provvedono largamente a che il popolo possa ricevere una sufficiente e svariata istruzione, i fondi che dovrebbero essere a ciò destinati vengono impiegati in spese affini all'istruzioue. In linea generale essi possono essere impiegati ad uno dei fini seguenti o divisi tra tutti questi scopi :
a) Biblioteche : b) Sale da lettura ; e) Corsi di lezioni su differenti soggetti ; d) Conferenze per studenti ;
e)	Assegnazione di borse di studio ; f) Distribuzione di libri, oppure in: a) Concerti; b) Conferenze per i soci in generale ; c) Sale di giuoco e di conversazione ; Jt d) Scuole di canto e di musica ; e) Escursioni e gite :
f)	Feste per fanciulli ; g) Trattenimenti diversi.
L'opera educativa del movimento cooperativo viene consigliata e guidata da apposito Comitato, il quale organizzò una serie di lezioni nei seguenti temi : a) Storia e principi della cooperazione ; b) Storia industriale e diritti del cittadino ; c) Tenuta dei libri cooperativi.
Nel 1904 ben 1273 alunni si son presentati agli esami delle materie ora esposte.
Oltre le classi per gli anziani, si fanno dei corsi d'istruzione pei giovani. Per questi è stato preparato un manuale speciale contente le idee e i principi es-
senziali della cooperazione. Durante l'anno scolastico 1903-904 vennero fatti 97 corsi per i giovani, ai quali assisterono 2000 fanciulli. Ad alcuni di questi giovani vengono impartite lezioni di contabilità allo scopo di addestrarli e di preparali a fungere da « verificatori dei conti » delle Società cooperative.
Molto importante è pure l'esame per «funzionari cooperativi ». Per essere ammessi a quest'esame, i candidati devono essere stati dichiarati ottimi in tutte le altre prove. Superato anche quest'ultimo esame, i candidati ricevono un certificato che li mette in grado di occupare anche i posti più elevati nel movimento cooperativo.
Di reeente istitituzione è la « scuola normale per i gerenti o direttori di Società cooperative ». Si spera che questa Scuola, la quale ha già un ottimo incremento, possa dare dei gerenti veramente competenti, i quali, ben penetrati dalle aspirazioni della cooperazione, possano dirigere con oculatezza i differenti affari loro affidati nel miglior interesse del movimento cooperativo.
In complesso gli scopi ricercati dall'istruzione cooperativa inglese sono: la formazione delle opinioni e del carattere cooperativo e la formazione di uomini e di donne capaci di prender parte alle riforme sociali e commerciali e alla vita politico-amministrativa.
L'istruzione cooperativa inglese appoggia poi, in tutti i modi, i tentativi che si stanno facendo per mettere l'istruzione universitaria alla portata dei lavoratori.
DANIMARCA.
I	primi tentativi d'istruzione cooperativa in Danimarca risalgono al 1902 e son dovuti all'attività e all'intraprendenza del presidente dell'Unione delle Società cooperative di consumo. Riusciti felicemente questi primi tentativi, le lezioni d'istruzione cooperativa possono ormai considerarsi come una stabile e fiorente istituzione. I corsi di tali lezioni, a spese dell'Unione, durano soltanto fi giorni e il numero degli alunni non può esser superiore a 3J per corso.
II	numero degli aspiranti all'istruzione cooperativa è però considerevole che si sorpassa quasi sempre il massimo di discepoli stabilito per ogni corso.
Tale istruzione comprende : contabilità, merceologia, conferenze sulle Società cooperative (specialmente per quelle di consumo) cosi in Danimarca, come all' estero.
Durante i corsi d'istruzione vengon tenute conferenze giornaliere sull' organizzazione cooperativa e sulla sua importanza sociale ed economica. Le materie di tali conferenze son così distribuite :
1° Sulla costituzione di una Società di consumo; sue operazioni iniziali e suoi statuti;
2° Diritti e doveri della Direzione, dei distributori. dei soci ;
3° Scopo dell'Unione e suoi rapporti con le Cooperative di consumo ;
4° Rapporto fra la cooperazione danese e il movimento cooperativo delle altre nazioni ;
5° Dell'elemento ideale e pedagogico della cooperazione in Danimarca e all'estero; sua importanza per la famiglia, per la società, ecc.
I cooperatori accorrono ad iscriversi a queste lezioni da ogni parte della Danimarca e tra tali discepoli si notano anche alcuni direttori di Società di consumo, parecchi agenti contabili e revisori.
In conclusione, se questi primi tentativi di istruzione cooperativa non hanno ancor dato in Danimarca importanti risultati palesi, essi hanno però tracciata la via che deve essere seguita e che deve condurre a pò-polarizzare l'idea cooperativa e a renderla vittoriosa.
(Continua).
CRONACA DELLE CAMERE DI COMMERCIO
Camera di commercio di Cosenza.—Nella seduta del 22 febbraio la Camera delibera di informarsi presto il Commissario Cipriani circa il compimento della tabella delle Competenze, incarica il Presidente di trasmettere all'ing. Pnglisi la relazione del cons. Pati-tucci sul Progetto pei restauri del palazzo della Camera: fa voti per la costruzione d'una pensilina nella stazione di Sibari, appoggia in ultimo il voto della Consorella di Foggia circa il monopolio del zolfaio di rame.