608 L' ECONOMISTA 30 settembre 1906 L'Ufficio del Lavoro, data l'urgenza dei suoi studi non credette opportuno adottare il sistema belga, ma risolse di compiere una rilevazione puramente clescrit-tiva, od inoltre di limitare il campo dell'indagine, escludendone quelle speciali torme di attività economica che non sembravano presentare una necessità particolare di ricerca essendone le condizioni sufficientemente conosciute. Cosi fu stimato opportuno eli escludere tutto il lavoro agricolo, del quale si conoscevano bastantemente così la regola del riposo fe stivo, come le ecsezioni ad essa. Egualmente per i trasporti si stimò di non studiare né quelli per acqua, in cui appaiono ragioni ovvie di lavoro continuato durante il corso della navigazione, nè quelli ferroviari, sottoposti a speciali regolamenti riguardanti il personale. Così il campo dell'inchiesta si restrinse alle industrie estrattive (miniere, cave e saline) alla industria manifatturiera in generale, ai servizi di carattere pub blico e privato ed al commercio. Per l'inchiesta si ricorse alle rappresentanze delle classi interessate: Camere di commercio, Camere di lavoro, Associazioni fra industriali e Federazioni di mestiere. Furono diramati vari questionari », cui risposero -17 Camere di commercio, (non risposero fra altre Torino, Genova, Bologna e Roma.) 27 Camere del lavoro, 6 As sociazioni industriali, 12 Federazioni di mestiere. Insieme a queste indagini di indole generale furono ordinate piccole inchieste supplementari di carattere monografico per quelle industrie che per la particolare importanza che rivestono nel nostro paese o per il loro speciale ordinamento meritano investigazione più approfondita. Nel terzo capitolo della prima parte si tratta della formazione e dei caratteri delle legislazioni sul riposo festivo. Dopo aver ricordato che la prima rigorosa affermazione del riposo settimanale si trova presso il popolo ebraico anteriormente alle leggi di Mose, rileva die le prime legislazioni ebbero carattere strettamente religioso. Ora le leggi di puro tipo religioso non esistono più, o almeno esistono in forma limitata, ma esistono bensì legislazioni importantissime nelle quali il concetto religioso è prevalente (Stati Uniti). Si è creata poi in questi ultimi anni una legislazione sul riposo con scopo sociale igienico. In questa legislazione si riscontra l'Istituto del riposo per turno. Nel 1877 la Svizzera per la prima promulgò una legge sul riposo con carattere sociale-igienioo. Vennero dopo l'Austria, la Germania ed altri Stati. Il quarto capitolo si occupa delle questioni generali sulle modalità del riposo ebdomadario e cita le leggi estere per quanto riguarda le questioni del giorno di riposo, se la legge deve essere speciale o generale, delle eccezioni e si rileva che in massima parte è stabilita la domenica come giorno di riposo, che predominano leggi generali ammettendo però delle eccezioni concesse secondo varie procedure. Si rileva pure che le leggi estere concedendo eccezioni alla domenica circa il giorno del riposo stabiliscono tuttavia che il riposo deve cadere di tanto in tanto in domenica e che il riposo non deve in generale essere minore di 24 ore consecutive. Iti generale poi è riconosciut i l'eccezione per forza maggiore, né agli effetti delta legge devono essere rispettate le altre leste oltre le domeniche. Nel capitolo quinto sono esaminuti sinteticamente i risultati dell'inchiesta rispetto al lavoro festivo nell'industria. Risulta che vi sono industrie per le quali vi è lavoro festivo continuo richiesto: 1° da ragioni tecniche (industrie ti. fuoco continuo, necessità tecniche continue, lavorazione di materie putrescibili) ; 2° da necessità pubbliche (illuminazione, panificazione, industrie connesse ai trasporti, ecc.); 3° per ragioni economiche. Vi è poi un gruppo di industrie in cui il lavoro festivo è discontinuo: 1° per ragioni tecniche (saline, pesca, zuccherificio, oleificio, conserve alimentari, officine mosse dal vento e dall'acqua ecc.); 2° per ragioni economico-commerciali (urgenza di ordinazioni). Infine si è trovato il lavoro festivo continuo per la pulizia, manutenzione ecc. degli stabilimenti. La relazione si oecnpa poi dell' inchiesta rispetto al lavoro festivo nel commercio (cap. 6"), Come risultato generale si ha che con poche eccezioni e di non grande importanza il lavoro festivo ha luogo in Italia in tutti gli esercizi commerciali: varia soltanto l'ora di chiu- sura dei singoli esercizi che si chiudono alcuni a mezzogiorno, altri chiudono per un' ora al pomeriggio, altri chiudono nelle prime ore del "pomeriggio per riaprire la sera, ed altre tengono aperto come nei giorni feriali. Rispetto al lavoro festivo nei servizi (cap. 7" ed ultimo della prima parte; e cioè: impiegati delle amministrazioni pubbliche, addetti alle comunicazioni ed ai trasporti, personale addetto agli alberghi, trattorie e simili, personale addetto a stabilimenti di carattere igienico e sanitario, addetti all'industria giornalistica, barbieri, persone di servizio domestico, l'inchiesta ha. rilevato che la regola è data dal lavoro festivo, l'eccezione dal completo riposo. (Continua). LA SITUAZIONE DEL TESORO al 31 agosto 1906 Il Conto di Cassa del Tesoro al 31 agosto 190(5 dava i seguenti risultati : Fondo di Cassa alla (ine dell'eserc. Uk.5-06. L. 526,241,559.58 » al 31 agosto 1900 . . » 3S4.498,6t> 7.21 Differenza in meno L. 141,742,902.87 Pagamenti di Tesoreria dal 1° al 31 agosto 190(5: Per spese di bilancio. . L 274,3>4,454.95 ) . 11f.nni37ur_ Debiti e crediti di tesoreria» S4l,644,248.92 i MlthWS, Atf.87 Incassi di Tesoreria dal 1° al 31 agosto 1900 : Per entrate di bilancio . L. 325,080,533.17 ) ^ ,C1 . . Per debiti e cred. di tesor. » 049,187,947.93 i »74,-^b,481.10 Eccedenza dei pagamenti siigli incassi . L. 141,732*222.77 La situazione dei debiti e crediti di Tesoreria al 31 agosto 1906 risulta dai seguenti }cospetti : DEBITI Buoni del Tesoro . . . . L. Vaglia del Tesoro ...... Banche, Anticipazioni statutarie Amm. Debito Pnbb. in conto cor. infrntt. » Fondo Culto » » » Altre Ammin. in conto corr. fruttifero . Cassa Depositi e Presfc. in conto corr. frutt. Altre Amm. in conto corrente infruttifero . Cassa Depositi e Prest. in conto corr. infr. Incassi da regolare...... Biglietti di Stato emessi per l'art, ti della legge. 3 marzo 1.898, n. 47 . Operazione fatta col Banco di Napoli per effetto dell' art. 8 dell'allegato B alla legge 17 gennaio 1897, n. 9 Totale debiti L. al 30 | al 31 giugno agosto 1906 19l6 migliaia di lire migliaia di lire 188,220 28,342 133,112 41,910 92,00 I 256,606 17,081 77.85 1 976 23,971 85,886 90,249 255,796 20,663 101,650 1,09.1 31,969 31,131 11,250 11,250 28,112 27,885 709,096 751,702 CREDITI al 30 al 3i giugno agosto 1906 ....... Valuta presso la Cassa Depositi e Prestiti artic. 21 della legge 8 agosto 1895 . L. Amministrazione del Debito Pubblico per pagamenti da rimborsare .... Amministrazione del fondo per il Culto . Cassa Depositi e Prestiti per pagamenti da ! rimborsare .......j Altre amministrazioni . . . . ! Obbligazioni dell'Asse Ecclesiastico . . I Deficenze di Cassa a carico dei contabili ! del Tesoro . . . . . . . I Diversi........ Operazione fatta col Banco di Napoli per effetto dell'art: 8 dell'allegato B alla legge 17 gennaio 1897,. n. 9. Totale dei crediti L. Eccedenza dei debiti sui crediti . . » . Totale come sopra L. migliaia di lire migliaia di lire 91,250 91,250 179,371 17,682 221,981 23,311 27,075 99,754 41,596 1,712 61,494 1,712 113,481 28,112 27,8-5 883,090 32 ,006 620,573 1.33,729 709,096 754,702