adatte alle condizioni di vita sempre rinnovate. Le trasformazioni estetiche ed il senso del macchinismo, nell'idea moderna, provocano una revisione completa del concetto di costruzione tanto d'ordine utilitario, quanto d'ordine monumentale. Gli spettacoli architettonici cambiano ed i nostri mezzi si moltiplicano per la confidenza che il nostro occhio ha assunto nei confronti della velocità, ormai legge del mondo moderno. Non si tratta qui di obbligare l'architetto a seguire la moda dell'istante, a subire un metodo nuovo, ma bensì ad inventare un mondo nuovo in uno spirito che sia conforme alla nostra sensibilità, considerando che la similitudine umana non è più attraente. La nostra epoca, piena di contraddizioni, è però unanime, come osserva Amédée Ozenfant, a ricercare il bello. Ed è per tale ragione che un'architettura monumentale moderna non tenderebbe ad instaurare un nuovo accademismo od una nuova convenzione formale, ma assicurerebbe la calma nella velocità, la plastica del movimento, l'idea perenne della bellezza costruttiva, della bellezza plastica. Essendo l'ideale geometrico profondamente umano, è molto naturale che l'architetto razionalista cerchi di orientarsi in un mondo ch'egli geometrizza. Come la casa è fatta per essere abitata, la nuova architettura monumentale non deve colpire per il lusso, ma inquadrarsi dignitosamente nelle proporzioni del suo insieme. L'estetica dell'arte monumentale moderna è condizionata, come l'estetica dell'arte utilitaria, dalle leggi dell'economia. Si ritroverà la grandezza dell'architettura monumentale nel suo sistema unitario, nel suo ritmo ortogonale ed urbanistico, nel generale che determina il particolare, nei suoi tracciati regolatori che fisseranno le parti vitali dell'edificio in funzione dei suoi rapporti con lo spazio virtuale. In seguito, il carattere monumentale dell'architettura potrà assumere la missione di regolatore dell'arte tutta. Così, si vedrà l'architettura perseguire un fine che non sarà unicamente la negazione dei postulati della generazione precedente, ma la concentrazione dello spirito nuovo della nostra epoca. L'architettura monumentale, unificazione di tutti gli elementi di cui si compone un'opera, rinunciando a tutte le esperienze che contrastano il primato del concetto funzionale, condurrà l'arte di costruire verso il lirismo ed il patetico che hanno caratterizzato certi grandi periodi dell'arte antica. Un tale nuovo atteggiamento dell'architettura rispecchia la portata 68