2 giuguo 1907 IV ECONOMISTA 339 fornito dallo Stato a condizioni molto meno onorevoli di quello che non potessero ottenerlo le Società private. Le tasse sul movimento ferroviario sono previste con un aumento di 2.3 milioni. Nelle imposte dirette si trova subito una diminuzione notevole nella imposta sui terreni, la quale diminuzione è dovuta in gran parte all’esonero del 30 per cento accordato alle provinole meridionali ed insulari, agli sgravi alle Ca labrie per il terremoto e ai Comuni vesuviani per le eruzioni. In sostanza dai terreni lo Stato non ricava più che 85 milioni; dal 1886 in poi è stata una continua diminuzione del tributo fondiario che si è ridotto ora alla cifra anzidetta; che è di 10 milioni inferiore a quella dell’esercizio precedente. La imposta sui fabbricati sarebbe aumentata di 1.2 milioni, se la legge per il Mezzogiorno e le Isole non avesse ridotto tale aumento a 612,000 lire. La imposta di ricchezza mobile riscossa per ruoli aveva dato nel 1905-06 un gettito di 161 milioni ; a tutto febbraio era già nelle riscossioni in aumento di 6 milioni ; tuttavia la Giunta alle previsioni di soli 159 milioni e mezzo crede di portare la sola rettifica a 165 milioni. La parte invece riscossa per ritenuta che ammontava nell’esercizio precedente a 143.9 milioni viene ridotta a 103 milioni per la conversione del consolidato dal lordo al netto. In quanto alle tasse sugli affari ecco il prospetto che indica le riscossioni avute nel 1905-1906 e le previsioni della Giunta : Successioni (milioni) 41.5 Manimorte Registro Bollo Surrogazioni Ipoteche Concessioni riscossioni 1905-908 Giunta 39.0 5.5 76.0 70.0 22.0 5.5 74.2 71.1 19.3 7.9 10.4 8.0 12.0 2.5 1.8 1.1 2.7 0.1 1.6 Tra le prime previsioni e le rettifiche vi è in più una differenza di 10.7 milioni, ma siccome le previsioni erano state tenute piuttosto basse, tra esse e la rettifica, la differenza in più, per il complesso delle sette voci, è di soli 2.6 milioni. Però è da notare che le riscossioni, a tutto febbraio, 162 milioni, cioè 20 milioni il mese, lasciano ritenere che si oltrepasserà la somma di 232 milioni iscritta nella rettifica e ci si avvicina ai 240 milioni. Il gruppo delle tasse di consumo nel 1905-1906 ha dato un gettito di 138 milioni, la previsione per l’esercizio in corso era stabilita in 135 milioni ed ora viene rettificata in 141 milioni e mezzo. Va pero notato che le riscossioni a tutto febbraio furono di 98.7 milioni, cioè circa 12.3 milioni il mese, per cui anche senza ammettere nessun ulteriore progresso per 1’ ultimo quadrimestre, si dovrebbero riscuotere 148 milioni, cioè circa 6 milioni e mezzo più della rettifica. Diamo il relativo prospetto : riscossioni 1905-9C6 i’abb. zuccheri » spiriti » fiammiferi » gaz, luce elettrica » polveri, ecc » diverse Giunta 74.5 (milioni) 76.0 + 1.5 35.0 » 37.0 + 2.0 9.3 » 9.0 - 0.3 8.3 » 9.0 + 0.7 2.3 » 2.5 — 0.2 8.3 » 8.0 -f 0.3 Le dogane hanno dato nel 1905-1906 milioni 290.7 ; le previsioni furono stabilite in .238 milioni e la Giunta propone ora 283.7 milioni, con 7 milioni quindi meno dell’ anno decorso e con 45.7 milioni più delle previsioni. Le riscossioni a tutto febbraio furono di 204 milioni cioè 25.5 milioni il mese, per cui si dovrebbe sperare in un gettito di 306 milioni. In questo gruppo figura con alta cifra il grano che ha dato nel 1905-1906 milioni 92.6 di dazio, fu previsto in milioni 56.2 ed ora rettificato in milioni 75. Su tale argomento economicamente e finanziariamente così importante trascriviamo un brano della relazione dell’on. Rubini. «L’importazione di grano dall’estero — egli dice — negli otto mesi trascorsi, si è sempre sostenuta alla pari dell’esercizio passato, in cui fu straordinariamente abbondante, anzi leggermente superiore nell’ultimo bimestre. Nel periodo considerato, già ne entrano tonn. 778.092 onde siamo certi di rimanere prudentemente al di sotto della probabilità, sostituendo il quantitativo di tonnellate 1,000,000 e il ricavo di 75 milioni per l’intiero esercizio, alle 850,000 tonn. ed al ricavo di L. 63,750,000 proposto dal Governo. Gi asteniamo da riflessioni sull’argomento, perchè amare, se suggerite dalla enorme deficienza nella produzione dell’ alimento principale in un paese, come il nostro, sempre ancora, eminentemente agricolo ; — confortanti, se vogliamo vedervi l’indice (e tale è anche in fatto se non unicamente) di maggior benessere, di maggiore prosperità, dovuta specialmente al lavoro industriale e commerciale, il cui effetto si traduce in maggiore potenza di consumo, non soltanto di questa derrata, ma di altra come ad esempio, il vino, i legumi, le frutta, gli ortaggi, a grande benefizio dello stesso agricoltore; onde se ne riconoscerà, sebbene non tutti vogliono convenirne, l’intimo, benefico legame che vi è tra ogni forma di lavoro, di attività. Tuttavia non ci pare illecito formulare il voto che lo stesso fervore d’opera, di progresso (e in certe regioni ve ne è largo indizio) si generalizzi anche nell’ agricoltura ; che la coltivazione, se non può estendersi largamente in superficie, cresca in profondità, e col migliore lavoro possa intensificare i raccolti ed attenuare, se non esonererà del tutto, da quel-1’ enorme tributo. Iri verità — prosegue l’on. relatore — se dobbiamo prestar fede unicamente alle statistiche, dal 1901 al 1905 la superficie coltivata a grano sarebbe discretamente cresciuta, non così ia produzione unitaria per ettaro e neppure la quantità (compresa l’importazione) rimasta disponibile per il consumo, sia totale, sia a testa di abitante ». Dopo il grano viene lo zucchero, ma il reddito per le note ragioni del gruppo delle dogane è passato a quello della fabbricazione. Tuttavia perchè il consumo è in aumento o non lo è altrettanto la produzione che è sempre tormentata dalle incertezze sui propositi fiscali del Governo, la introduzione dello zucchero estero è in aumento. Infatti le previsioni del gettito del dazio sullo zucchero erano di sole 300,000 lire, che il Govorno proponeva di portare a 6 milioni e che la Giunta