230 L ECONOMISTA 10 aprile 1910 dietro un miglioramento della casa — poiché mirano a ricostituire il focolare domestico, portano la loro parte di bene morale ed economico. Alle erogazioni ora accennate per la istruzione, volte a dar vita più feconda alle risorse del paese, susseguono quelle relative alla previdenza e utilità pubblica che troppo a lungo porterebbe illustrare. E’ però opportuno accennare che erogazioni improntate a carattere di redenzione a mezzo del lavoro e a carattere di pubblico utile sono pure disseminate in altre categorie di assistenza per ciò è raro che gli Istituti di beneficenza, financo quelli più propriamente caritativi, oltre al vantaggio diretto dei beneficati non assicurino utili eonseguenzé d’ ordine morale ed economico alla collettività. Nell’anno altre aspirazioni ed altre richieste di aiuto furono oggetto di istruzione e di esame, le quali non trovarono assecondamento o perchè inerenti a iniziative affatto primordiali, 0 perchè uscenti dai limiti disciplinar; delle erogazioni della Cassa. Come troppo spesso 1’ Istituto si è visto richiesto per opere che eccedono 1 confini della Regione lombarda, così troppo spesso fu domandato per forme di beneficenza che pure essendo pubblica- nei suoi fini, cioè rivolta a migliorare le condizioni delle classi povere, rimane affatto privata nel suo modo di essere e funzionare, sottraendosi al riconoscimento del potere pubblico o almeno non aspirando ad ottenerlo. E trattasi talvolta di istituzioni non sorrette puramente dai contributi dei soci e dalle oblazioni dei terzi, ma di istituzioni che, accumulando parte degli uni e delle altre, sono riuscite a formare un patrimonio e quindi a dare una certa stabilità all’adempimento del loro scopo. Sussidi notevoli a Istituzioni siffatte, che pure sono tanta parte della odierna beneficenza, la Cassa non può consentire se non subordinando la concessione alla erezione dell’ opera in corpo morale e all’ attribuzione del patrimonio all’ ente giuridico distinto dalle persone che l’anno accumulato. Nell’ anno ancora — come ebbe ulteriore incremento 1’ azione svolta dalle Opere Pie autonome amministrate dalla Cassa di Risparmio ■— Fondo di beneficenza per mutui a Comuni e sussidi a case di industria e ricovero, Fondazione Vittorio Emanuele II per incoraggiamento agli studi, Opera Pia di soccorso pei figli dei lavom-tori, e segnatamente quest’ultima di cui l’apposito Comitato volle, con recenti provvedimenti, intensificata l’opera in relazione alle cospicue sue riserve — ebbero attenzioni il funzionamento delle particolari fondazioni di patronato presso Istituti sanitari e di educazione della città di Milano, create al fine di estendere nel limite del passibile anche a poveri delle Provincie lombarde il beneficio di determinate assistenze e lo svolgersi di fondi di beneficenze stanziate in precedenti esercizi, Particolarmente furono oggetto di sollecitudini i fondi per gli Asili, dei quali dice una succinta separata pubblicazione, ed il fondo di nove milioni per la beneficenza spedaliera, di cui oltre sei milioni e mezzo destinati a 146 ospedali della Lombardia e il resto a varie Provincie quale Milano, Como, Bergamo, Cremona, Pavia. Casse di Risparmio in Italia (ROMA). Il Principe Don Mario Chigi Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cassa di risparmio di Roma ha pubblicato la consueta relazione, da cui risulta come i risultati economici dell’esercizio testé decorso, siano ancor più soddisfacenti di quelli del 1908, i quali già registravano un notevole miglioramento sugli anni precedenti. Codesta crescente progressione di avanzi nel succedersi di più esercizi, è manifesta prova del costante sviluppo dell’Istituto e delle sue accumulate riserve patrimoniali ; all’ incremento delle quali i detti avanzi sono per la maggior parte annualmente destinati. Ecco ora la situazione patrimoniale: Al 31 dicembre 1909 le attività e passività della Cassa di risparmio, in corrispondenza di quanto più particolarmente s; è riprodotto nel primo prospetto del bilancio, compendiavansi nelle seguenti generali categorie : A ttività. Mutui e Conti correnti ipotecari L. 49,485,613,28 Mutui e Conti correnti cliirografari ed altri crediti » 9,505,989.41 Titoli a debito dello Stato o da esso garantiti Cartelle fondiarie,obbligazioni diverse e a-zioni della Banca d’Italia L. 58,991,602.69 L. 41,490,404.70 » 19,444,414.00 Crediti diversi con garanzia ipotecaria provenienti da vendite di beni immobili Depositi in conto corrente presso .gl’istituti di emissione De JBothschild F.Ui di Parigi per residuo di conto corrente Beni stabili Residui di rendite Crediti diversi ed altri capitalimobili Cassa a contanti L. 2,543,662.00 318,775.98 703,857.63 » 60,934,818.70 » 755,402.64 » 679,757.42 » 130,814.45 » 5,513,085.87 L. 127,005,481.77 » 3,566,295,61 Attività dell’Istituto L. 130,571,777.38 Passività. Depositi a risparmio per capitale e interessi li. 112,066,484.64 Buoni di cassa in circolazione 1. 303,910.00 Certificati di frutti rilasciati sui libretti e-stinti a tutto giugno 1884 » 22,461.96 Debiti diversi ed altri residui passivi » 681,383.33 » 1,007,755.29 Passività dell’Istituto L. 113,074,239.93