528 L' ECONOMISTA 15 agosto 1909 in conformità ad essà anche nei rispetti della misura dell'importo dell'assicurazione, anche quando per le disposizioni finora in vigore potessero cadere sotto la legge 7 gennaio 1898 sull'assicurazione degli operai contro le conseguenze degli infortuni in alcune industrie. Il che però non vale per le industrie che cadono sotto la legge 7 gennaio 1898, § 4 A, n. 1 e n. 10 (esercizi di fabbrica e molini) nei quali per gli infortuni trovano sempre applicazione le disposizioni della legge 7 gennaio 1898. II. — Diritti di assicurazione. § 10. Se avviene un'infortunio nelle condizioni previste nel cap.° I, il quale apporta una capacità al la voro, qualora l'incapacità al lavoro dura più di 13 settimane dal giorno dell'infortunio, alla vittima spetta un sussidio giornaliero secondo le disposizioni dei paragrafi seguenti. Però ì fanciulli che si trovano nelle cure domestiche dell'imprenditore non ricevono alcun sussidio giornaliero fino a quindici anni compiuti. ^ 11. Per le persone che all'accadere dell'infortunio non hanno compiuti 18 anni di età, il sussidio giornaliero ammonta a 75 Ore, per tutte le altre ad 1 corona e 20 (ire. Per ogni settimana 11 sussidio giornaliero e pagato per 7 giorni. Il sussidio giornaliero non è accordato in somme rateali. § 12. Il diritto al sussidio giornaliero è determinato dalla capacità al lavoro. Questa si ritiene che duri fino a quando la vittima è in grado di riassumere un lavoro, ed è accertata da un certificato medico. In nessun caso il pagamento del sussidio giornaliero continua oltre .1'anniversario dell'infortunio. § 13. Qualora l'infortunio apporta soltanto una temporanea incapaeita al lavoro, il sussidio giornaliero cessa al momento in cui non esistono più le rispettive condizioni. Se un infortunio apporta una incapacità al lavoro permanente, qualora esistano per essa le condizioni previste nel § 12, il sussidio giornaliero è pagato fino alla avvenuta assegnazione di una rendita di invalidità da parte del Consiglio di assicurazione operaia, se questa avviene l'anno dell'infortunio. Se l'infortunio apporta la morte, il sussidio giornaliero nelle medesime condizioni è pagato fino al giorno del decesso, se questo sopravviene entro un anno dal giorno dell'infortunio. § 14. Il sussidio giornaliero è pagato alle vittime alla fine di ciascuna settimana decorsa, la prima volta alla fine di 14 settimane. § 15. Decorse 14 settimane, la vitr.ima deve inviare all'imprenditore od alla rispettiva Compagnia di assicurazione riconosciuta, un certificato medico con la dichiarazione che esistono le condizioni per il pagamento di un sussidio giornaliero. Le spese di questo certificato medico stanno a carico della vittima. L'imprenditore, rispettivamente la Compagnia di assicurazione ha diritto, sostenendo le spese, di chiedere la presentazione settimanale di un nuovo certificato. § 16. Se l'imprenditore paga alla vittima l'intero salario, anche se non è interamente capace al lavoro, la vittima ha pure diritto a riscuotere il sussidio giornaliero. Se il sussidio giornaliero è maggiore del salario, l'operaio ha tuttavia diritto al di più. § 17. Se l'infortunio ha apportato una incapacità al lavoro che dal Consiglio di assicurazione operaia è dichiarata permanente (invalidità), la vittima riceve una somma in denaro. Se l'incapacità al lavoro è totale, la somma in denaro deve ammontare a sei volte l'importo della mercede annuale di 600 corone. Se la capacità al lavoro è soltanto diminuita, la somma in denaro è pagata soltanto in un importo corrispondente. Non si corrisponde alcuna indennità per la diminuita capacità al lavoro minore del 10 per cento. § 18. Se in conseguenza di un'infortunio sopravviene la morte, i parenti che sono indicati nei seguenti paragrafi ricevono una somma in denaro di 2,500 corone. Se esiste un solo avente diritto ai pagamento, esso riceve l'intera somma, osservando però l'ultima parte del § 19. Se esistono più aventi diritto al pagamento, decide il Consiglio di assicurazione operaia come fra essi de-vesi ripartire la somma da pagare. Se non esiste alcun avente diritto al pagamento, la persona o le persone che hanno sostenuto le spese di sepoltura ricevono un rimborso pef spese funerarie di 50 corone. § 19. Se la vittima lascia una vedova, questa riceve' l'importo dell'assicurazione nel caso che il matrimonio fu celebrato prima dell'infortunio e non fu prima sciolto per separazione. Però si decade da! pagamento dell'importo dell'assicurazione qualora i coniugi si siano separati prima dell'infortunio o sia accertato che la moglie ha prima abbandonato il marito. Se la vittima non lascia la vedova avente diritto al pagamento, hanno diritto al pagamento i suoi figli al cui mantenimento la vittima era obbligata o che di fatto li manteneva al tempo dell'infortunio. Se non lascia neppure figli aventi diritto all'assistenza, decide il Consiglio di assicurazione se la somma di assicurazione debba in tutto o ili parte essere risoossa da altre persone mantenute dalla vittima o il mantenimento era dalla vittima sostenuto al tempo dell'infortunio. Se si fa luogo ad un contributo di mantenimento, questo non deve superare la stabilita somma di 800 corone. § 20. Se la vittima od i suoi parenti ricevono in virtù di altre leggi una pensione od assistenza governativa, cessa il diritto all'indennità secondo la presente legge. Lo stesso vale per gli assicurati che stanno a servizi di Comuni, i quali, rispetto alla pensione od assistenza di vittime, hanno col consenso del Ministro dell'interno emanato disposizioni Speciali, per le quali le vittime godono almeno il diritto all'indennità regolato dalla presente legge. Se in conformità di una legge o di Uno speciale accordo la vittima riceve dall'imprenditore una pensione od assistenza del suo, l'imprenditore ha diritto in tutto o in parte, secondo la determinazione del Consiglio di assicurazione operaia, al pagamento della corrispondente somma di assicurazione secondo la presente legge. III. — Regolamento dell'obbligo di assicurazione- § 27. — All'obbligo dell'assicurazione secondo la presente legge sono soggetti gl'imprenditori degli esercizi indicati nel § 1 (confr. anche i §§ 2 e 3). Ad eccezione dello Stato e dei Comuni, ogni imprenditore, subito che trovasi nella condizione che fa luogo al suo obbl go all'assicurazione secondo la presente legge, è obbligato a trasferire il rispettivo rischio secondo la legge ad una associazione mutua d'imprenditori autorizzata dal Ministro dell'Interno all'esercizio di tale assicurazione o ad una Società a responsabilità limitata. Con l'assicurazione del rischio la rispettiva società-garantisce invece dell'imprenditore. L'autorizzazione delle associazioni mutue consiste nella approvazione dei loro statuti da parte del Ministro dell' Interno. Questi debbono contenere le necessarie e sicure disposizioni rispetto all'adempimento della garanzia solidale a cui sono tenuti i soci. Le Società con responsabilità limitata ottengono l'&utorizzazione ad esercitare le assicurazioni contro gl'infortuni alle condizioni in ogui singolo caso indicate dal Ministro dell' Interno. Negli statuti delle Società debbono essere contenute le necessarie disposizioni intorno all'ammissione, al versamento del contributo di assicurazione, alla riscossione ed all'amministrazione dei contributi, ai termini di disdetta, al sindacato sul trattamento medico e simili. Ogni autorizzazione di una Società deve essere pubblicata: può essere ritirata dal Ministro dell'In terno ed il ritiro dell'autorizzazione è resa pubblica nello stesso modo. § 22. Un imprenditore soggetto alla presente legge, che si è assunta L'esecuzione di un lavoro, vale come imprenditore anche di fronte agli operai che furono lasciati a lui dal contraente del lavoro. Se un esercizio è ripartito fra più persone, cioè a dire una parte dell'immobile è per esempio dato in affitto, per ogni parte vale come imprenditore degli operai colui che li ricompensa. § 23. I premi scaduti e non pagati possono essere ricuperati col pignoramento. In caso di fallimento i crediti per premi scaduti hanno pari grado dei crediti indicati nel § 33, n. 2, del regolamento sui fallimenti. Lo stesso grado conserva la vittima o i suoi parenti pei crediti verso l'imprenditore che non ha ot-