4 marzo 1917 - N. 2235 L’ECONOMISTA 199 XII, ___Prezzi medii dei prodotti siderurgici ■ ________7 „ Asl-, /wi /-»„V* n li ! tn'Yì'rìolIn t n 3° trimestre 1914 4° s> ì> 1915 » 1916 i. di ferro Ghisa 1 Billette Profilati Barre d’ac. 12,60 69 82,5 110 94-97 12,80 74 90 110 94-97 12,80 74 90 110 91-97 14,20 81 97,5 120 135-140 15,60 18,5 102,5 130 140-145 16,30 --- 102,5 130 140-155 16,30 88,5 102,5 140 140-160 17 93,5 297,5 140 180-195 I Giù dimostra come lo ¡spostamento dell’ora estiva atoMa avuto uin benefico effetto nel rendere meno saltuario il servizio elettrico. I ¡risultati nelle città di provincia confermano i piìeieedemti : e cioè confrontati i consumi dea lo gliomi prima dell’attuazione dall’ora legale estiva e cioè quelli dal 30 maggio al 13 giugno incluso vii, e i 15 giorni successivi al cambiamento, e eroe dal 15 al 29 giugno inclusovi, si ottennero queste cafre : Grazie a tate aumento di prezzi, molte officine hanno fatto ¡nel 1916 una cifra d’affari maggiore degli anni precedenti, pur avendo una produzione quantitativa molto minore. Ad esempio, la Bochum Umori avteva venduto 312.931 tonnellate dd prodotti nel 1912-1913 per 52.791.720 marchi, mentre nel 1915-1916 ne ha venduto 247.197 tonnieflatei per 112.309.91~ marchi. Ora legale. — Nella scorsa estate grazie ■ all’ora legale si ebbero nelle varie città economie di carbone che variarono dail 5 aU’8. % nella produzione dii gas e dal 5 al 15 % niella produzione di energia termo-elettrica, eh© in Italia è ancora più. usata di quanto non si creda specialmente nell’Italia Meridionale e Insulare, relativamente povere di energie idriche, secondo quanto ¡afferma l’ing. Luigi Luiggi. Del resto sono termiche tutte le riserve per la punte che si verificano all’imtorimine anehei per te centrali idro-elettriche. Anticipando il mezzogiorno e risparmiando così un’ora dì luce ne,l pomeriggio — e perciò d:i energia idro-elettrica, non è vero che sua acqua perduta inutilmente, perchè il di più servte alta produzione elettrochimica di clorati e nitrati, per gli esplosivi. « Se il pubblico sapesse — mi diceva un fabbricante di acido nitrico per la, balistite — che il tenere accesa una lampadina elettrica un minuto di più dell necessario, rappresenta tanta baliisità-te di menò per una cartuccia da fucile, il pubblico, che è patriottico, sarebbe il ¡primo a, gridare che si cessi da quelito ¡spreco, quasi provociamte, di, luce e-lettrica, come vediamo a Roma ¡e in tante allre^ città, per illuminare i negozi, i teatri, i pubblici ritrovi. Se tutti ¡sapessero che spegnendo un minuto prima la luce elettrica, si offre il modo ialite fabbriche di esplosivi di fare una cartuccia (ìli ¡più, tutti diventerebbero i più caldi fautori dell’ora Leigaie estiva ». A questo benefico diretto si aggiunga poi quello per cui un’ora di più- di luce diurna favorisce la produzione di cannoni © protettili ¡perchè è ¡risaputo che gli operai producono dii più e ir figliò lavorando alla luce naturale anziché a quella artificiale. L’on. Honnorat, dal Parlamento francese affermò che, secondo un rapporto ufficiale del Prefetto della Senna, a Parigi Teconomiia di gas per illuminazione — escluso ben inteso quello ' per riscaldamento e forza motrice — fu del 6.25 rispetto ai corrispondenti mesi del 1915 e fu del 15 per cento per l'elettricità. E la controprova si fibbie ritornando diaill’o'ra estiva a quella invernale, perchè nei quattro giorni dal 27 al 30 settembre 1916, furono distribuiti a Parigi 2 milioni 270.150 kw., per illuminazione: e nei corrispondenti quattro giorni dal 2 al 5 ottobre -— simmetrici rispetto al 1° ottobre, giorno di domenica, 5in cui si effettuò in. Francia il cambiamento dello,ra legate estiva passando aM’oiia invernale — il consumo aumentò a 2.405.810 kw. ossia vf fu aumento di 135.660 kw. corrispondìeinti al 6,05 per cento. Analogamente fu peir il gas. Al 1° ottobre ritornando all’ora normale d’inverno le « punte serali », dipendenti dal coincidere l’acoen-si-one delle lampade col maggiore lavoro dei tram elettrici,. riapparvero con tutte le loro difficoltà pel servizio. A questo riguardo la Compagnie Parisien-ne d'élettricité riscontrò che le massime « ¡punte » alla fine di settembre — cioè prima del ritorno dell’ora invernale narasronate con quelle dei primi di Orleans p Elettricità Pau Gas illuminazione Elettricità Rouen Gas illuminazione Havre Gas . Tolouse Gas , Gas . Grenoble Giugno Luglio Agosto Totale rima del cambiamento Dopo Economia . kw. 150.280 145.840 6410 146.090 138.666 7836 kw. 13.106 6.499 6607 . m.c. 670.700 645.500 25200 » 712.640 639.610 38630 » 895.150 858.170 36980 incluse » 167.983 156.929 10654 1915 1916 m.c. 282.610 244.130 » 281.U0 255.700 » 269.940 256.160 i m.c. 833.600 755.990 77670 ! ctiicL mie uii o’tttuciinijic — a- 1 x _ l’ora invernale paragonate con quelle dei primi d'i ottobre, cioè, dopo la riforma ebbero questi valori: 27 settembre kw. 35.000 28 s> » 35.000 29 » » 37.000 massime « punte serali » 30 » » 33.000 la ottobre, domenica, giorno in cui si effettuò il ritorno dell’ora invernale : 2 ottobre kw. 53.200 3 » » 54.900 4 » » 57.100 massime « punte serali » 5 » » 58.700 Queste cifre, sebbene non complete, pure concordano tutte nell’accusare una economia di combustibili durante il periodo del regime deill’ora legale estiva. Tempo legale. — Il sistema dell’ora estiva, adotta to' per la prima volta lo scorso anno, presenta accanto a vantaggi incontestabili, l’imconveniente di modificare, alquanto bruscamente le abitudini umane e di produrre una perturbazione momentanea nella marcia dei tieni. Nell’intento di eliminare le obbiezioni che sorgono dalle circostanze citate, il sig. Leconniu propone (1) la seguente soluzione: dal solstizio d’inverno e sino al solstizio d’estate, cioè nel semestre, dei^ giorni crescenti.. ridurrei di 30 secondi rintervallo di tempo che separa due mezzanotti consecutive, poi, dal solstizio d’estate a,l solstizio d’inverno, aumentare, _ per contro, questo intervallo di 30 secondi. Si realizzerebbe, così, per gradi insensibili, un anticipo- totale che raggiungerebbe circa 45 minuti ¡ad ogni equinozio ed 1 ora e 30 minuti al solstizio d’estate. Il guadagno sarebbe, in media, di 45 minuti per tutto l’anno, mentre l’anticipo costante d,i un'ora applicato per 6 mesi, dà un guadagno medio di 30 minuti soltanto. Siccome importo, conservare la divisione attuale del giorno in 24 ore dii 3600 secondi ciascuna, si sarebbe condotti a far variare di 1/3000 circa, in più od in memo,, La durata del secondo legale, per rispetto, a quella del secondo astronomico (unità di tempo del sistema C. G. S.), che dovrebbe restare intangibile. Qui va osservato incidentalmente che il secondo siderale presenta, riguardo al secondo C. G S., una differenza otto volte maggiore di questo. Una tabella numerica semplicissima permetterebbe la conversione immediata del tempo legale in tempo solare medio,. Adottando questo sistema, non occorrerebbe, secondo il suo ideatore, .avvisare il pubblico ad ogni cambiamento d,i periodo, ma basterebbe modificare la marcia ¡degli orologi pubblici. Naturalmente, si e ammessa una differenza di 31) secondi soltanto im più od in meno, per rispetto alla durata del giorno medio, per non discostarsi troppo dal sistema esperimentato nel 1916; nulla impedirebbe, però, ¡d,i portare la differenza ad un minuto, ottenendo, al solstizio d’estate, un anticipo di tre 01*6 Alcuni popoli antichi facevano concidere il punto di partenza delle ora col sorgere del sole, e ciò era logico. Volendo, però, far rivivere tale sistema, si dovrebbe modificare- giorno per giorno_ la lunghezza del pendolo battente il secondo e si ricadrebbe, così, nelle difficoltà pratiche che hanno portato alla sostituzione del tempo vero col tempo medio. (1) Comptes rendus des séances de l’Académie des Sciences, 1917, 5 febbr.