2-9-16-23 Novembre 1924 - N. 2634-35-36-37 L’ECONOMISTA. 187 mondiale dello zucchero di barbabietola si calcola | che si produrranno quest’anno circa 35 000.000 di quintali di zucchero greggio con un aumento del 22 per cento in confronto alla corrispondente produzione della camapgna 1923-24. RIVISTA DEL MERCATO Olii VALORI Rassegna settimanale. Dodo una serie di Borse calme nelle quali predominava la svogliatezza, i nostri mercati martedì si rianimarono quasi improvvisamente ed i venditori i della vigilia si mutarono in compratori. Queste di !j sposizioni dei nostri operatori provocarono una lu singhiera ripresa di quasi tutta la quota. Era gene-vale la convinzione che gli impegni aU’aumento fos-sero sensibilmente diminuiti; infatli dalla facilità nelle proroghe per novembre si arguisce che la situazione intrinseca delle nostre Borse è sana. Si afferma che a Genova ed a Roma le posizioni al rialzo siano di poca entità mentre a Torino si intravedeva una discreta abbondanza del denaro. A Milano si riscontrarono quasi le stesse condizioni del mese precedente. Le migliori notizie (’.all’America impressioni nano favorevolmente i nostri ambienti finanziari. Infatti negli Stati Uniti si constata ora una ripresa di affari e si considera ben avviato l’andamento in dustriale il quale sin’ora non riusciva ad uscire dalla sua depressione. In America si intravede ora la sili stemazione finanziaria ed economica dell’Europa at-| traverso al piano Dawes. Lo strepitoso successo dell’emissione del Prestito Tedesco 7 per cento in il America è una prova della ficucia nelle faccende ji europee. Altri prestiti europei sembrano già in pre |j parazione degli Stati Uniti. Senza volere esagerare la : ortata di questo mutamento nelle disposizioni degli Yankees verso l’Europa, questo fatto ha conmn-| que un grande significato e può avere delle conse I guenze importanti per lo svolgimento degli affari in i Europa ed aprire nuovi mercati anche ai nostri proli dotti. Dobbiamo nuovamente constatare che quasi j tutte le nostre industrie lavorano in pieno con ri-j stillati brillanti. Intensa e proficua è l’attività dei nostri Istituti Bancari; la disciplina ed il lavoro conti-I nuano a regnare nelle nostre fabbriche; il denaro è i abbondante e queste ragioni basterebbero per giu ; slifìcare l’ottimismo dei nostri mercati finanziari. Nel ¡1 cielo sereno non vi è che un puntino nero; le ap || passionate discussioni politiche, ina si nutre fiducia I che anche questa questione si risolverà senza lampi jj nò tempesta. I titoli che maggiormente destarono l’interesse 1 del pubblico sono le Comit, le Meridionali, le Medi |l terranee, i titoli di Navigazione, le Bonefiche Fer-I raresi, le Terni, i Cementi Spalato, la Monte Amiata, [I i Gaz di Torino, la Nebiolo. le Imprese Fondiarie, jl l’Alta Italia ecc e tutti questi valori segnano note-li voli plusvalenze con ottime disposizioni per prose !! guire nella via del rialzo. La fiat, la Chatillon, la Ascosa e qualche altro diedero luogo ad attivi scambi na sin’ora i loro corsi non subirono rialzo. Se nulla -iene a guastare l’attuale tendenza anche i titoli oggi stazionari finiranno per unirsi al movimento di ascesa. Por consolidare il rialzo è meglio che si proceda per gradi senza precipitazione. Per ora sono essenzialmente i professionisti che si interessano nei valori azionari; la partecipazione del pubblico si avrà dopo un breve periodo di costante aumento: cosi é la psicologia della Borsa! Col 30 ottobre si chiudono le sottoscrizioni al nuovo Prestito Tedesco 7 per cento (quota italiana) di soli 100 milioni di lire. E’ facile prevedere un clamoroso successo anche in Italia data l’esiguità della cifra riservata al nostro paese e la generale fiducia che la Germania, con la vantaggiosa sistemazione delle sue indennità di guerra, entrerà presto in un’era di risorgimento finanziario. Come è noto le obbligazioni da 500 lire rimborsabile entro il 1949 sono offerte a 460 e fruttano 35 lire nette all’anno e cioè il 7 60 per cento senza tenere conto del premio di rimborso. II richiesto deposito della Rendita 3,50 per cento per il cambio dei titoli porta grave intralcio alla negoziazione di questa rendita e specialmente per quanto riguarda i riporti, e le anticipazioni sul titolo. Col ricupero della carta rubata il Ministero del Tesoro potrebbe ora nell’interesse dei debitori della Rendita 3,50 per cento modificare i provvedimenti presi d’urgenza e dare disposizioni agli Istituti di emissione di continuare le anticipazioni sui titoli vecchi. Molii portatori preoccupati di questo vincolo dei loro titoli preferiscono disfarsene e queste vendite precipitate provocano una nuova depressione dei corsi caduti ieri a Milano a 81 1/4 mentre il riporto sulla Rendita 3,50 per cento è solito a Torino a 6 3/4 per cento; a Genova al 7 1/2 per cento, a Roma sino all'8 pei- cento circa. Il riporto del Consolidato 5 per cento è sceso invece dal 5 1/2 al 4 1/2 per cento. Sui titoli azionari le proroghe per fine novembre si effettuarono intorno al 7 per cento salvo poche eccezioni. La settimana chiude per la Rendita 3,50 per cento j a 81,25 per contanti e 81.85 per fine novembre e per il Consolidato 5 per cento a 98,80 per contanti e 99,20 per fine novembre. A Genova ieri si verificava oltre un punto di distacco fra il fine ottobre ed il fine novembre! In ripresa le azioni Banca d’Italia a 1700. La Comit registra attivi scambi e frequenti sposta nienti di corsi, oggi da 1544 a 1555 all’ultimo momento. Nulla di positivo è noto sul prezzo di emissione delle nuove 200.000 azioni. Corre voce che l’opzione avver rebhe verso il 26 novembre Migliori le azioni del Credito Italiano da 918 di lunedì a 936 ieri col riporto. Oggi da 936 a 952 coi 948. Banca Nazionale di Credito 560 circa. Banco di Roma fermo intorno a 129. Oggi 129 Credilo Marittimo sostenuto. Oggi 692 Banca Commerciale Triestina in rialzo a 592 Banca Agricola 278 circa. Il movimento di ascesa già segnalato sulle Meridionali fece un rapido progresso ieri sino a 768. Oggi da 774 a 808. all’ultimo momento. Questo nuovo rialzo di circa 100 lire in una settimana lascierebbe supporre che le trattative con gli obbligazionisti esteri siano bene avviate, e che vi sia una lotta di supremazia fra due potenti gruppi finanziari. Attive pure le Mediterranee. Oggi 364 a 378 sempre all’ultimo momento. Le proroghe degli impegni in cambi si effettua rono sulle basi seguenti: Parigi 10 centesimi a 25 cent.; déport ; Svizzera da 1,25 a 1,75 déport; New York da pari a 1 cent riporto; Londra da 7 a 12 déport. I Premi per novembre si possono valutare come segue: Consolidalo 5 per cento e Rendita 3 1/2 per cento 0,75 di scarto dont 0.50 di premio ; Banca Italia 35 dont; Comit 25 dont 22; Credilo Italiano 18 dont 15; Meridionali 25 dont 20; Mediterranee 13 dont 10; Ritballino 16 dont 14; Sabaudo 12 dont 11; Fiat 20 dont 15; Viscosa 20 dont 15; Chatillon 15 dont 15; Bonifiche 20 doni 20; Spalato 15 dont 15; Terni 15 dont 15; Consulich 15 dont 13; Montecatini 7 dont 7, tutto circa. Torino, 25 ottobre 1924-, La buona tendenza ebe s’intravedeva nelle prece denti rassegne per i nostri mercati finanziari ebbe la sua conferma in un nuovo rialzo di tutta la quota. II Duce dicltiarò di infischiarsi della discesa o meno delle opposizioni dall’Aventino ed anche la Borsa dà l’impressione di infischiarsi delle questioni di politica interna. Senza preoccuparsi dell’imminente riapertura del Parlamento i nostri dirigenti prosegoono nella via del rialzo. Già si osserva l’interessamento del pubblico il quale ritorna a comperare fiducioso che l’attuale campagna di aumento debba avere un maggiore sviluppo. Gli acquisti spc culativi crescono ogni giorno e sono serviti da ab bondar.ti vendite (ter realizzi di beneficio. Tutti questi scambi di titoli danno nuovamente alle borse una insolita animazione e vediamo ora svegliarsi il mercato di parecchi titoli da qualche tempo trascu rati. Una parte dei titoli azionari vengono ritirati dal portafoglio mentre il resto va ad aumentare le po sizioni speculative. Le emissioni di. nuovi titoli si susseguono con un crescendo che desta qualche preoc. cupazione nelle file dei vecchi borsisti, rea l’abbondanza del danaro, la potenza del risparmio ed i larghi mezzi dalle banche a disposizione delle borse per riporti degli impegni all’aumento furono sin’ora in grado di fronteggiare con discreta facilità i nuovi appelli di fondi delle società anonime. Il risultato delle elezioni inglesi è oggetto di commenti nei nostri ambienti industriali. Si aspetta con qualche an sietà di meglio conoscere il programma econòmico del partito conservatore che andrà ora al Governo; si spera comunque che la tendenza al protezionismo non si accentuerà troppo a danno di tutte le industrie estere che trovano nel mercato di Londra e delle colonie inglesi un largo sbocco ai loro prodotti.