tanto, al fine di meglio penetrare i concetti che le informano, un’interazione sistematica nello studio dei tre testi16, corroborato da una contestuale riflessione sulla critica storiografica prodotta intorno al pensiero politico di Olivetti, dai saggi specifici alle semplici recensioni dei suoi scritti. Il presente studio si propone come un’introduzione all’analisi di L’ordine politico delle Comunità17 e, per quanto già scritto, la chiave interpretativa offerta scaturisce da un’indagine sulla filosofia politica che pervade la riflessione olivettana18. 16 Questa impostazione smentisce implicitamente quanto ha affermato Vittorio Agosti: «il documento principale per conoscere il pensiero di Olivetti è il volume “Società Stato Comunità” [...], perché la prima opera di Olivetti (“L’ordine politico delle Comunità”, del 1946) per quanto possa sembrare più organico, tuttavia risente troppo del tecnicismo giuridico-economico e della fretta dello sperimentatore nel clima dell’immediato dopoguerra italiano. (Anche l’ultimo suo libro, “La città dell’uomo” del 1959, non aggiunge nulla di nuovo, almeno teoricamente, ai lavori precedenti, essendo una raccolta di articoli e di colloqui con gli operai e quindi di carattere divulgativo ed occasionale)» (Adriano Olivetti tra Maritain e Mounier, in «Humanitas», a. XVI, n. 3, marzo 1961, p. 228). 17 Per una sintetica descrizione dell’edificio istituzionale preconizzato da Olivetti in L’ordine politico delle Comunità, si consulti Costantino Mortati, Autonomie e pluralismo nel pensiero di Adriano Olivetti, in La regione e il governo locale. Atti del Symposium: «Problemi della Regione e del governo locale», a cura di Giuseppe Maranini, Milano, Edizioni di Comunità, 1965, vol. I, pp. XXXV-XLIX (rist. come Il pensiero di Adriano Olivetti, in «Comunità», a. XIX, n. 131, agosto 1965, pp. 25-33); C. Malandrino, Il federalismo comunitario, cit., pp. 213-218; e soprattutto [Umberto Serafini,] la nota VIII, in Henri Brugmans, Panorama del pensiero federalista, Milano, Edizioni di Comunità, 1960, pp. 133-134 (ivi, pp. 123-137, Serafini ha ripubblicato parte del suo Ci ha lasciato uno dei più grandi Maestri del federalismo integrale: Adriano Olivetti, in «Comuni d’Europa», a. VIII, n. 3, marzo 1960, pp. 1-6, 27-28; rist. in Id., Adriano Olivetti e il Movimento Comunità. Una anticipazione scomoda, un discorso aperto, Roma, Officina Edizioni, 1982, pp. 318-338; per la paternità della nota anonima, cfr. ivi, p. 458). 18 Per ‘filosofia politica’ si deve qui intendere ‘teoria dei valori’, nell’accezione espressa nel punto «IX. Filosofia politica e teoria dei valori» del saggio di Alessandro Passerin d’Entrèves, La filosofia della politica, in Storia delle 15