aspetti del proprio pensiero: risulta, quindi, effettuata dall’autore stesso una cernita di scritti, allo scopo di chiarire ulteriormente le sue convinzioni politiche14. Si consideri, inoltre, che al momento della sua morte, ma avviata a cavaliere del 1955 e del 1956, era in corso di composizione la terza edizione di L’ordine politico delle Comunità, a cura di Sergio Cotta, in cui l’edizione del 1946 sarebbe stata integrata con i saggi pubblicati in Società Stato Comunità15. Per l’intrinseca coerenza e complementarietà del contenuto delle tre principali opere olivettiane è sembrata opportuna, per- 14 In Società Stato Comunità, cit., vi sono numerosi richiami, oltre che interni, all’edizione romana di L’ordine politico delle Comunità, cit., e anche in Città dell’uomo, cit., compaiono altrettanti rimandi interni al libro, ma soprattutto ai due volumi precedentemente pubblicati. Si osservi inoltre che in Società Stato Comunità, cit., il cap. 10, Riforma del Senato o della Camera?, pp. 115-129, è addirittura ripubblicato, con poche variazioni, in Città dell’uomo, cit., nel cap. V «Chi sceglie i Ministri? Tre saggi intorno alla riforma dello Stato», con il titolo Un Parlamento nuovo, pp. 229-241. Sempre in Società Stato Comunità, cit., nella «Prima appendice», i paragrafi I L’idea di una comunità concreta, pp. 183-220, e II Lo Stato funzionale secondo le leggi dello spirito, pp. 223-224, sono la ristampa, quasi identica, da L’ordine politico delle Comunità, cit., del cap. I «Di una società fondata sull’idea di una Comunità concreta», pp. 3-28, e del cap. III «Di taluni principi che reggono l’ordinamento delle Comunità», pp. 43-56 (per ciò che riguarda il paragrafo I) e del cap. IX «Comunità territoriale e Ordini Politici come elementi di un nuovo federalismo», p. 192 (per il paragrafo II). 15 Cfr. Adriano Olivetti, Chi sceglie i Ministri?, in Id., Città dell’uomo, cit., p. 268, e anche il risvolto di copertina. Il progetto di una terza edizione, a cura di Sergio Cotta, rimasto incompiuto e inedito, è ricordato, oltre che da V. Ochetto, Adriano Olivetti, Milano, Mondadori, 1985, pp. 250-251, anche da Renzo Zorzi, Nota al testo, in Adriano Olivetti, L’ordine politico delle comunità. Le garanzie di libertà in uno stato socialista, a cura di Renzo Zorzi, Milano, Edizioni di Comunità, 1970, p. XVIII. Così come Zorzi non rileva correzione del pensiero olivettiano, dal confronto tra la prima edizione di L’ordinepolitico delle Comunità e le bozze dell’incompiuta terza edizione a cura di Cotta (Nota al testo, cit., p. XIX), anche Valerio Ochetto afferma che «inalterati rimangono i contenuti e la sostanza» (Adriano Olivetti, cit., p. 132). 14