tengono, come si può leggere in questo piccolo omaggio, un ricordo tenero ed affettuoso, colmo di rispetto per la sua onestà e le sue idee. Ma soprattutto ha lasciato un segno importante nelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Questo mi pare bellissimo. Anche se poi nella vita contano anche i fatti. L’ultima volta che l’ho visto mi ha spiegato che nella vita bisogna desiderare quello che si ha ed esserne felici anche se è “poco”. Mi parve intensa la vastità del concetto di “poco” che solo “pochi” uomini possono avere. Questo testo è pubblicato dalla Fondazione Adriano Olivetti della quale era stato Presidente anche Roberto e oggi Laura, sua sorella ed attuale Presidente, ne ha con grande affetto caldeggiato l’uscita. Ringrazio tutti coloro che con il loro ricordo hanno reso possibile questa raccolta, e che oggi, dopo molti anni hanno ridato il loro assenso alla pubblicazione con rinnovata stima. Grazie anche a Rossana Bonazzi che, attraverso il suo impegno di tutti questi anni, ha dimostrato l’affetto che la legava a mio padre. 28 luglio 2003. Ultimo Consiglio di Amministrazione di Olivetti S.p.A. in Ivrea. 4 agosto 2003. «Si è riunito oggi a Milano per la prima volta il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A., denominazione assunta da Olivetti S.p.A. (la Società Incorporante) a seguito della fusione per incorporazione di Telecom Italia S.p.A. (la Società Incorporata)» [comunicato stampa]. Il nome Olivetti scompare definitivamente dalla scena industriale e culturale del paese. 10