vo) in diversi paesi tfames, 1982a, 1982b, 1984, 1986; James-Gail, 1987). Le diversità internazionali nelle dimensioni del settore vengono infatti attribuite a «... two sets of demand side variables — excess demand and differentiated demand» (James, 1987, p. 400)11; l'offerta di beni pubblici da parte del settore nonprofit sarà perciò più elevata nei paesi in cui maggiore è l'eccesso di domanda rispetto all'offerta governativa e maggiormente differenziati sono i gusti dei consumatori. I limiti dell'offerta pubblica, spiegati in modo non dissimile da quelli proposti da Weisbrod, emergono dal ruolo redistributivo dell'operatore pubblico e dalla relativa impossibilità di eguagliare, per ogni singolo consumatore, l'utilità marginale del servizio ricevuto con l'aliquota marginale di tassazione pagata. L'offerta statale di «beni pubblici» è limitata dal gruppo di cittadini con la minore utilità marginale. James ritiene inoltre che la differenziazione della domanda divenga sempre più rilevante nei casi in cui la popolazione è geograficamente dispersa, l'operatore pubblico non può produrre beni eterogenei e le preferenze della maggioranza non possono essere imposte all'intera popolazione. Quando queste condizioni si realizzano, la «... nonprofit organization may be consi-dered a "community of interest" constituting an alternative to a geografically based community» (James, 1987, p. 402). Secondo James, il modello è piuttosto efficace nello spiegare la distribuzione delle scuole pubbliche e private in molti paesi in via di sviluppo. In queste società, tanto una agricoltura arcaica che un'industria arretrata che utilizza manodopera a bassa specializzazione ricavano una limitata utilità dall'educazione e non premono per la sua estensione. Inoltre, è generalmente difficile raccogliere imposte dalla popolazione rurale ed i cittadini più ricchi si oppongono alla espansione del settore pubblico in campo scolastico. Il sistema dell'istruzione pubblica avrà perciò a disposizione un ammontare di fondi piuttosto limitato, in particolare l'istruzione secondaria. Sia la popolazione rurale che quella urbana riconoscono infatti l'utilità dell'educazione primaria e, contemporaneamente, i cittadini più ricchi non si oppongono ad incrementi della tassazione che finanzino gli studi universita- 58