quelli di marzo 1975, ai quali erano espresse le supply estimates, dovevano comportare degli stanziamenti supplementari (supplementary estimates) per poter finanziare il volume di servizi originariamente previsto. Ciascuno di questi aggiornamenti dei costi delle existing policies era ovviamente oggetto della trattativa tra spending Departments e Treasury. "Nel corso del dibattito con i dipartimenti vi è ampio spazio per le discussioni relative ai 'veri costi1 e mutamenti di prezzo (...). Ciascun dipartimento si batterà per ottenere un generoso aggiornamento e un'ampia rivalutazione dei costi delle attività in atto e negherà che si tratti di un'attività nuova. Il dipartimento che riesce a far passare una rivalutazione più elevata otterrà più denaro senza che le cifre del PESC rivelino agli altri che vi è stata una particolare generosità nei suoi confronti. Dopo tutto si potrà spendere meno del previsto, più del previsto o esattamente quanto previsto a seconda dei prezzi che si prendono in considerazione" (12). Questo particolare aspetto del PESC fornisce lo spunto per una ulteriore considerazione di carattere generale sulla natura delle ipotesi sui prezzi nelle previsioni di spesa. Il fatto che tali ipotesi siano un elemento che scaturisce dal processo "politico" di formazione del bilancio vale al di là della particolare convenzione adottata. Quanto detto vale insomma non solo nel caso dei prezzi costanti (quanto oggetto della trattativa sarà la rivalutazione ex post per variazioni dei prezzi già avvenute), ma anche nel caso dei prezzi correnti attesi (quando oggetto della trattativa sarà la rivalutazione ex ante per 33